NOTA EDITORIALE
Questo terzo volume del Commento al Vangelo di Matteo ricopre il testo evangelico da Mt 20, 17 a 22. 33, con ampio svolgimento che segue, commenta, tematizza:
La Chiesa-sequela: Cm Mt XVI, 1-3 su Mt 20, 17-19: il cammino di Gesù si avvicina a Gerusalemme e i Dodici, a nome della comunità dei discepoli, sono chiamati a parte per testimoniare gli eventi pasquali — croce e risurrezione —. condividerli, annunciarli;
La Chiesa-servizio: Cm Mt XVI, 4-8 su Mt 20, 20-28: per via, i discepoli si mostrano ancora contesi fra i due regni - la sovranità mondana e il dominio regale di Dio -; il Cristo li chiama a penetrare il suo mistero di Servo per la salvezza degli uomini:
La Chiesa-veggenza: Cm Mt XVI, 9-13 su Mt 20, 29-34: la guarigione dalla cecità è proposta simbolicamente come dono di illuminazione per la sequela - offerta a Israele e alle genti — nel discepolato nuovo che passa attraverso la croce di Gesù:
La Chiesa-liberazione: Cm Mt 14-19 su Mt 21, 1-11: il Re-Messia profetizzato dalle Scritture antiche giunge a Gerusalemme, realizzando la libertà di quanti erano legati, perché possano precederlo e seguirlo fino al ristabilimento tra le realtà sante;
La casa di Dio: Cm Mt XVI, 20-25 su Mt 21, 12-16; Re mansueto e misericordioso, il Logos di Dio entra mentre siamo nati noi e Io Spirito Santo per purificare, sanare, e ricevere la lode dei piccoli - giudizio e grazia di fronte all'offerta di pace La Chiesa dei frutti: Cm Mt 26-29 su Mt2;17-22;
Gesù cammina come uomo tra gli uomini e nel fico inaridito si coglie una tappa storico-salvifica relativa ad Israele, ma questo non è l'ultimo esito — lo spostamento escatologico dei monti — atteso nella fede e nella preghiera dei credenti;
«Dal cielo o dagli uomini?»: Cm Mt XVII, 1-3 Mt 21, 23-27; i rappresentanti ufficiali d'Israele pongono a Gesù, che insegna nel tempio, la questione sull'autorità; essa — che dal Padre e include la missione del Battista — si rivela solo per la conversione di fede;
I due figli: Cm Mt XVII, 4-5 su Mt 21, 28-32; nei due figli si leggono primariamente le genti e Israele; il paradigma si estende, con l'avvento di Dio nel mondo in Gesù, al giudizio su peccatori e giusti — per le vedute umane e nel nuovo ordine di salvezza —;
I vignaioli omicidi: Cm Mt XVII, 6-14 su Mt 21, 33-46; nella parabola, sintesi di teologia per la Chiesa ed epifania cristologica, si intrecciano le vie d'Israele e del nuovo popolo di Dio — giudei e pagani giunti alla fede — nell'ascolto di Gesù;
Le nozze del Figlio: Cm Mt XVII, 15-24 su Mt 22, 1-14; nel ristabilimento della Chiesa-Sposa al Cristo-Sposo Dio invita alla letizia delle nozze Israele dimentico dei primi inviti, e ricorda a cattivi e buoni nella Chiesa di custodire la salvezza donata;
Il tributo a Cesare: Cm Mt XVII, 25-28 su Mt 22, 15-22. è l'apice del dibattito sull'autorità del Figlio del Re; la sovranità di Dio è al di là delle controversie umane: Nessuno che rende a Cesare quel che è di Cesare è impedito di dare a Dio quel che è di Dio;
La risurrezioni dai morti: Cm Mt XVII, 29-36 Mt 22,23-33; la risurrezione si fonde con l'immagine del Dio che dà la vita: Gesù riassume la rivelazione concessa al primo popolo, cui apporrà come sigillo — nella propria morte e risurrezione - il dolore della filiazione divina in ordine al Dio che è anche Padre.
Nella pagina conclusiva del Commento al Vangelo di Matteo emerge un invito e una speranza, dono e consegna alla Chiesa in cui si compie la rivelazione a Israele: è bene vivereper Dio in Cristo; questa parola unifica detti ed eventi via via susseguitisi nel dialogo-itinerario che Gesù ha stabilito con gli uomini — discepoli e folle — interrogandoli e portandoli alla scuola di Dio. L' esegesi fiorisce spontaneamente in teologia — il Vangelo è il luogo teologico in cui Gesù è proclamato Dio — sprigionando le potenzialità dalla lettera per tornare al dato di partenza, quasi cerchio che non si chiude e via che non si arresta, riconoscendo che il Logos nelle espressioni delle Scritture mostra lo splendore dei pensieri (Cm Mt XII, 39), simbiosi mistica di logos e dabar. Spigolando:
— la torre edificata nella vigna è il discorso su Dio, tempio dell'intelletto divino. Se ti accingi a far discorso su Dio considera se, una volta incominciato, tu sia in grado di espletare tutte le esigenze, onde evitare che tu cominci con gli insegnamenti della pietà e lasci poi incompiuta la torre che riguarda Dio Cm Mt XVII, 7);
— quando vedrai che uno non soltanto conosce esattamente la divinità di Gesù, ma spiega anche ogni testo dei Vangeli: per tale uomo le vesti di Gesù sono diventate candide come la luce (Cm Mt XII, 38);
— nel Vangelo Gesù è conosciuto non più secondo la carne, bensì proclamato Dio e contemplato nella condizione divina sull'alto monte della sapienza (Cm Mt XII, 37):
— Gesù accoglie dai discepoli quell'insegnamento teologico sul Padre che essi possono parzialmente annunciare (Cm. Mt XI, 2), lasciandoli nella libertà dei loro cammini umani:
— poiché c'è un secolo nuovo nel quale si spera e cielo nuovo e terra nuova... tutte le cose della vita di lì dovranno essere diverse e realmente beate (Cm Mt XVII, 33).
Ricordiamo l'auspicio di un profeta pagano: Bello il premio e grande la speranza...