ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
1. LA VITA
a) Giovinezza e primi anni di episcopato. Dal 375 ca al 430
L'interesse di quanti, antichi e moderni, si sono occupati di Cirillo di Alessandria è in gran parte appuntato sull'azione di questo battagliero vescovo nella controversia con Nestorio, vescovo di Costantinopoli. Poco o nulla invece sappiamo. per fonte diretta, sulla sua infanzia e giovinezza, nonché sulla sua formazione culturale e su quegli avvenimenti giovanili che spesso contribuiscono non poco a plasmare il carattere del personaggio divenuto adulto.
La prima data certa è il 403, anno in cui si svolse presso Calcedonia, in Bitinia, ll cosiddetto sinodo della Quercia. II giovane Cirillo, probabilmente poco più che ventenne. vi accompagnava lo zio Teofilo, che allora sedeva sulla cattedra vescovile alessandrina, e che in quel luogo coglieva la vittorie sa conclusione della sua intrigante lotta contro Giovanni Crisostomo, in quegli anni vescovo di Costantinopoli. Anche se in seguito Cirillo considererà con rispetto la figura del deposto patriarca costantinopolitano, in quell'occasione dovette essere favorevolmente colpito dall'immagine di potenza che di sé stava dando la sede alessandrina.
Le fonti ci ripresentano Grillo nove anni dopo quell'evento. Il 17 ottobre del 412, non senza contrasti, il nipote del vescovo Teofilo veniva consacrato vescovo di Alessandria, succedendo allo zio, morto da meno di tre giorni e che quella cattedra aveva tenuto per ben 27 anni. Il nipote Cirillo, che adesso gli stava succedendo, era stato accanto al potente zio almeno negli ultimi 10 anni.
A partire da queste due date sicure, si può ragionevolmente presumere che il nuovo vescovo di Alessandria fosse nato circa 30 anni prima; e quindi possiamo fissare la data di nascita di Cirillo tra il 375 e il 380. Probabilmente il luogo che vide la nascita del futuro vescovo di Alessandria fu il villaggio di Theodosiou, posto sul delta del Nilo, a circa 120 km da Alessandria Trascorsa la prima infanzia, ilgiovanissimo Cirillo, rampollo di una facoltosa famiglia, fu inviato, come era consuetudine, presso qualche rinomata scuola per apprendervi la grammatica e la retorica. Di questo studio Bara gran saggio nelle sue numerosissime opere, non tanto perché esse siano caratterizzate da ricercatezze stilistiche, quanto per il loro stesso numero e specialmente per l'abilità che vi si scorge nell'uso degli accorgimenti retorici, miranti alla chiarezza espositiva. A completamento della sua formazione intellettuale e spirituale, come era uso in molte famiglie facoltose, il giovane Cirillo fu inviato presso qualche rinomato monastero, dove probabilmente trascorse circa cinque anni, nutrendosi di spiritualità e di cultura biblica, di cui darà ampio saggio, allorché siederà sulla cattedra di San Marco. Non poteva evidentemente mancare nella sua formazione intellettuale un'approfondita conoscenza degli scritti dei Padri.