Lettera di Barnaba - Omelia dello Pseudo-Clemente - Frammenti di Papia
(Minima)EAN 9788831114462
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Tipo
Libro
Titolo
Lettera di Barnaba - Omelia dello Pseudo-Clemente - Frammenti di Papia
A cura di
Quacquarelli A.
Editore
Città Nuova
EAN
9788831114462
Pagine
80
Data
luglio 2010
Peso
80 grammi
Dimensioni
12 x 18 cm
Collana
Minima
COMMENTI DEI LETTORI A «Lettera di Barnaba - Omelia dello Pseudo-Clemente - Frammenti di Papia»
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Albanese Pasquale il 18 aprile 2013 alle 14:40 ha scritto:
Libretto estremamente variegato, e non solo all'interno del contesto della collana "MINIMA" che la casa editrice Città Nuova offre all'attenzione del lettore moderno che in ogni angolo del nostro Bel Paese volesse portare sempre con se la sapienza degli antichi padri.
Libretto estremamente variegato: due opere senza autore, un autore senza opere; all'interno però tutta la freschezza, tutta la forza, tutta la belleza del Cristianesimo delle origini.
Così oggi è possibile leggere opere diversamente abbandonate all'oblio ed alla dimenticanza, se non fosse per la costanza ed il coraggio di editori che hanno puntato più alla preziosità dei testi che alle mode del momento (in realtà stampare libri è come impastare il pane: con uno nutriamo il corpo, con l'altro la mente; se poi crediamo nell'esistenza dell'anima... allora qui il cibo è assicurato).
Opere senza autori: la lettera tramandata sotto il nome di Barnaba, elemento di spicco della prima generazione cristiana, e l'omelia tramandata sotto il nome di Clemente, elemento di spicco della comunità romana; opere di cui l'autore materiale si perde nelle pieghe della Storia per riemergere a tratti nell'influsso spirituale che esercitano ancor oggi.
I frammenti di Papia: un autore senza opere, perdita incommensurabile per la storia della ricerca spirituale e della necessità di assoluto.
Cosa darebbe ogni anima bella per stare in compagnia di così Grandi Spiriti...
Studente Marco Marinelli, marchiuz@hotmail.it il 16 luglio 2020 alle 09:15 ha scritto:
Un bellissimo libretto in edizione minima che testimonia a noi oggi quello che doveva essere la freschezza del cristianesimo delle origini; un lieto annuncio, appunto. Anche i temi della dottrina e della morale, riletti nell'oggi, non perdono quasi nulla della loro consistenza.