Maria, ragione credente del cristianesimo
-Mariologia fondamentale
(Teologia/Strumenti)EAN 9788830816275
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DETTAGLI DI «Maria, ragione credente del cristianesimo»
Tipo
Libro
Titolo
Maria, ragione credente del cristianesimo - Mariologia fondamentale
Autori
Luca Mantovani , Gianluigi Pasquale
Editore
Cittadella
EAN
9788830816275
Pagine
194
Data
aprile 2018
Altezza
21 cm
Larghezza
14 cm
Collana
Teologia/Strumenti
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Prof. Giovanni Spagnolo il 21 maggio 2018 alle 07:18 ha scritto:
L’antico adagio De Maria "numquam satis", a riprova del ricchissimo patrimonio di riflessione teologica che ha sempre avuto come scopo quello di approfondire la conoscenza della Madre di Dio a partire dai dati essenziali, contenuti nella Sacra Scrittura e letti nei vari tempi nella Chiesa, trova un’ennesima conferma in questo volume scritto a quattro mani.
Ne sono autori due frati cappuccini: Luca Mantovani, laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista e baccelliere in Sacra Teologia e Gianluigi Pasquale, professore di Teologia all’Università Lateranense della Città del Vaticano e a Milano nello Studio Teologico dell’Ordine, che ha ormai all’attivo una quantità enorme di pubblicazioni che spaziano dalla Filosofia, alla Teologia e all’Agiografia, per limitarci alla sua attività di scrittore.
Nella ricca e articolata Introduzione gli Autori comunicano il motivo ispiratore di questo volume che “nasce dall’aspirazione di incontrare la Beata Vergine Maria, Madre di Gesù ed intende intercettare, tra l’altro, il XXX anniversario della Lettera Enciclica "Redemptoris Mater" (1987-2017), nel tentativo di osservare l’itinerario mariologico percorso, nel frattempo, dalla teologia” (p. 7).
Non a caso, come si può verificare scorrendo il ricchissimo apparato di note che costella il volume e la bibliografia utilizzata, gli Autori hanno attinto a piene mani al magistero di san Giovanni Paolo II la cui devozione mariana era nota a tutti e riassunta, del resto, nel motto del suo stemma papale: "Totus tuus!".
La finalità spirituale della ricerca, condotta con rigore scientifico e metodologico, prende in esame “Lo sguardo performativo della Beata Vergine Maria” che “propone Gesù come senso e paradigma” di ogni cammino credente, davvero “ratio fidei del cristianesimo, avendo sperimentato per prima l’incontro con l’avvenimento-Gesù” e partecipandolo a tutti quelli che vogliono convogliare il loro fiat nel suo (p. 10).
Per sviluppare questa tematica gli Autori hanno raggruppato il frutto delle loro ricerche in tre sostanziosi capitoli che formano alla fine un vero e proprio trattato di mariologia, che diventa poi cristologia, esposta con tutti i crismi del rigore teologico, senza cedere alle lusinghe delle sirene della facile “sdolcinatura” o di “una effusione superficiale dei sentimenti” che purtroppo, in tempi diversi, ha offuscato la bellezza del culto mariano nella Chiesa (p. 167).
Il primo capitolo, infatti, mette a confronto Il pensiero della Beata Vergine Maria e la Parola di Dio, in prospettiva veterotestamentaria, a partire dal fatto che Maria è "segullà" (proprietà particolare) YHWH e "kecharitoménē" (piena di grazia), nel contesto della speranza messianica.
In modo particolare, in questa prima parte, gli Autori scandagliano la fede e la ragione (fides et ratio) di Maria in rapporto alla Parola di Dio, nella sua potenza obbedienziale plasmata dallo Spirito Santo, nel suo pensiero simbolico-orante e in rapporto alla sua verginità perpetua (pp. 17-82).
Nel capitolo secondo poi gli Autori analizzano Il pensiero cristologico della Beata Vergine Maria, con la sua fede certa in Gesù Cristo, unico salvatore del mondo per poi passare a leggere la sua esperienza credente, sempre tra fede e ragione, in rapporto alla questione del senso e, soprattutto, snodo centrale, in rapporto alla croce e alla risurrezione di Gesù (pp. 83-139).
La ricaduta della mariologia nel vissuto ecclesiale è descritta infine nel capitolo terzo, Il pensiero “ecclesioforme” della Beata Vergine Maria, in quattro passaggi: 1. La "consummatio Synagogae" nel pensiero cristo-ecclesiologico della Beata Vergine Maria; 2. Il rapporto tra la fede e la ragione di Maria nella duplice cristologia dello Spirito e del Verbo; 3. La parola “ecclesiogenetica” della Croce nella ragione di Maria; 4. La partecipazione della Chiesa alla fede e alla ragione di Maria (pp. 141-166).
Anche la Conclusione fissa alcuni punti che sono stati approfonditi dagli Autori nei capitoli del volume, quasi a sottolinearne il valore di sintesi o di concetti-guida per orientarsi in un campo così vasto, e per certi versi teologicamente minato, che è la mariologia.
Questi punti hanno al primo posto l’affermazione più volte ricorrente nel volume e cioè: La mariologia è una cristologia; Il pensiero di Maria e la sua appartenenza al popolo di Israele; Lo Spirito Santo e la ragione di Maria; Gesù Cristo Loghos e il pensiero della Beata Vergine Maria come paradigma teologico e filosofico e, "last not least", Il pensiero simbolico di Maria e la sua dimensione ecclesio-verginale (pp. 167-174).
Una ricca Bibliografia, ordinata in Documenti del magistero, Insegnamenti pontifici e Studi (pp. 175-184), come pure l’immancabile Indice dei nomi (pp. 187-190), rendono conto e ragione della pluralità di voci confluite nelle ricerche accurate e nelle argomentazioni profonde di Luca Mantovani e Gianluigi Pasquale per quello che possiamo chiamare, a tutti gli effetti, un aggiornato manuale o “strumento” di mariologia.
Al termine dell’avvincente lettura di questo volume, anche se piuttosto impegnativa per il rigore del linguaggio specifico usato, è bello constatare come la Vergine Maria contribuisce in modo decisivo a mantenere vivo il "depositum fidei" della Chiesa diventando, come dice il titolo, “ragione credente del cristianesimo”.
Ella, infatti, è stata capace “di mettere insieme, concretamente, l’amore fattivo per Gesù Cristo "usque ad crucem" (cfr. Gv 19, 25) con l’amore fattivo e verginale per tutti coloro in riscatto dei quali Egli ha dato la propria vita, affinché formino la Chiesa della quale la Beata Vergine Maria, , è Madre ” (p. 174).
Infine, dulcis in fundo, non c’è sfuggita la delicatezza degli Autori, entrambi frati cappuccini, a inserire all’inizio e alla fine del volume frammenti di citazioni dottrinali e poetiche in cui non poteva mancare l’antifona Santa Maria Vergine (FF 281) di Francesco d’Assisi che “circondava di indicibile amore la Madre del Signore Gesù, perché aveva reso nostro fratello il Signore della Maestà” (FF 786).
Giovanni Spagnolo