EAN 9788828211235
«Ho deciso di scrivere questa lettera perché vorrei che ogni vecchio, uomo o donna, fosse consapevole della straordinarietà di aver raggiunto questa fase della vita.» L’ultimo capitolo della nostra esistenza, come l’ultimo capitolo di un libro, è spesso anche il più interessante. E per spiegarlo Vittorino Andreoli utilizza una lettera diretta e appassionata. Una lettera che accompagna a prendere consapevolezza del proprio corpo e della propria mente, scoprendo le funzioni e le possibilità della senectus, come la chiamavano elegantemente i latini. A che cosa serve avere memoria di numeri, nomi o dettagli geografici quando si passa da un teatro operativo a uno fatto di sentimenti e di elaborazioni del pensiero? A una certa età serve piuttosto una memoria storica e sintetica. Più della precisione e della rapidità immediate conta rivivere e raccontare il passato non dentro la nostalgia, ma come fonte per disegnare meglio il presente e il futuro. È errato anzitutto credere che il tema attorno a cui ruota l’esistenza del vecchio sia la morte. Occorre invece che la società si convinca che egli ha bisogno di essere utile, di avere un senso proprio nel presente. Solo così si possono rimettere al centro il desiderio e le caratteristiche degli anziani, evitando loro il dolore dell’esclusione e dell’abbandono.
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13,00 €→ 12,35 € -
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Studente giancarlo rocchetta il 6 settembre 2023 alle 07:47 ha scritto:
Un vecchio (63 anni) "saggio" scrive cose interessanti imparate lungo il lungo cammino. Ricorda alcuni, famosi, vecchi antichi, antichi saggi. Merita di essere letto perché ricorda cose che si dimenticano per strada e ripete cose che abbiamo trascurato ma che avremmo fatto meglio a ricordare. Contrariamente ad altri lavori di Vittorino Andreoli, questo l'ho letto, capito e gradito. È un volumetto snello, di non tante pagine, scritto con semplicità ma non semplicistico.