Vita di s. Francesco d'Assisi
(Biografica)EAN 9788827001158
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DETTAGLI DI «Vita di s. Francesco d'Assisi»
Tipo
Libro
Titolo
Vita di s. Francesco d'Assisi
Autore
Della Torre Renato
Editore
Porziuncola Edizioni
EAN
9788827001158
Pagine
320
Data
1987
Peso
294 grammi
Dimensioni
12 x 19 cm
Collana
Biografica
COMMENTI DEI LETTORI A «Vita di s. Francesco d'Assisi»
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Prof. Stefano Coccia il 15 settembre 2017 alle 23:54 ha scritto:
Forse può sembrare banale commentare un libro come la "Vita di san Francesco d'Assisi" perché è stato letto da tantissime persone e ogni biografia può sottolineare un particolare diverso della vita o del carattere del "Poverello" assisano. A me ha comlpito molto questa biografia perchè oltre ad essere molto semplice, e quindi di facile lettura ed alla portata di tutti, mette in risalto la vita di s. Francesco in tutte le sue sfaccettature. Una delle tante cose che più mi ha colpito durante la lettura del libro è che Francesco scelse di vivere nella povertà volontaria e, ispirandosi all'esempio di Cristo, lanciando un messaggio opposto alla società duecentesca dalle facili ricchezze. Francesco rinunciò alle attrattive mondane, vivendo gioiosamente come un ignorante, un "pazzo" ovvero un "giullare", dimostrando come la sua obiezione ai valori egemoni nella società secolare di allora potesse generare una perfetta letizia. In questo senso il suo esempio aveva un che di sovversivo rispetto alla mentalità del tempo.
"Povertà", "castità" ed "obbedienza" sono aspetti fondamentali della vita di san Francesco e dei suoi discepoli. Dopo un primo periodo passato in solitudine, lui iniziò a vivere la propria vocazione insieme a dei compagni che volevano imitare il suo esempio. L'umiltà e l'ascetismo al quale si accompagnò l'opera del santo gli valse il nome di Imitator Christi ("Imitatore di Cristo"): da qui inizia l'esperienza della "fraternità", nella quale ciascun membro è dunque un imitator Francisci ("Imitatore di Francesco"), e dunque un imitator Christi. Secondo la regola dettata da Francesco, la vita comunitaria deve cercare di conformarsi a questi principi:
1-Fraternità: i frati non devono vivere soli, ma devono prendersi cura dei propri fratelli (e in generale di tutti) con amore e dedizione. La stessa cura si estende incondizionatamente non solo alle creature umane, ma a tutto il creato in quanto opera di Dio e dunque sacro, vivendo in questo modo la fraternità universale;
2-Umiltà: porsi al di sotto di tutto e di tutti, al servizio dell'ultimo per essere davvero al servizio di Dio, liberarsi dai desideri terreni che allontanano l'uomo dal bene e dalla giustizia;
3-Povertà: rinuncia a possedere qualsiasi bene condividendo tutto ciò che ci è dato con tutti i fratelli, partendo dai più bisognosi.
Alla preghiera e alla meditazione, la Regola francescana aggiunge lo "spirito missionario", in conformità ai precetti evangelici, assumendo una condotta completamente diversa rispetto alla norma seguita fino ad allora. È chiaro come a San Francesco interessassero soprattutto i ceti sociali più deboli, tendesse con amore fraterno verso quel "prossimo" spesso respinto e disprezzato dalla società, cioè verso il povero, il malato, il perdente, l'ultimo.
Francesco vuole essere il «minore tra i minori» (umile tra gli umili). Si sostiene che egli applicò ai compagni l'appellativo minores, dato in spregio ai popolani dai ricchi, perché lui stesso voleva incarnare la figura di "uomo del popolo".
Molto emozionante e commovente è il capitolo che tratta degli ultimi tempi della vita di s. Francesco: delle stimmate sulla Verna, del Cantico delle Creature e della morte.
Dopo le Fonti Francescane ovvimente, è il libro più bello che abbia letto sulla vita e le opere del Santo di Assisi.