RAFFAELE MENARINI, psicologo clinico e psicoterapeuta, ha insegnato Clinica Psichiatrica e Psicoterapia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia «A. Gemelli» dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. È attualmente titolare delle cattedre di Psicologia Dinamica e Teoria e Tecniche della Dinamica di Gruppo presso la Libera Università Maria S.s. Assunta (LUMSA) di Roma. Ha introdotto e sviluppato la psicoterapia analitica bimodale, che permette una sintesi tra psicoterapia individuale e psicoterapia di gruppo, orientando principalmente i suoi studi intorno al rapporto mente, cervello e società. Per le Edizioni Borla, ha curato il volume L'anima del sogno (Roma, 2003), ed ha pubblicato i volumi Neotenia (Roma, 2002), Tecniche di intervento in psicologia clinica (Roma, 2006), entrambi in collaborazione con Gabriella Neroni, e Freud e Jung, Temi e motivi dell'inconscio (Roma, 2007). Ha inoltre pubblicato numerose ricerche effettuate sui sogni, le loro dinamiche e la loro ermeneutica.
SILVIA LIONELLO, psicologa, libera professionista nell'ambito della Psicologia Clinica e di Comunità, si occupa di studi junghiani.
L'Anticristo riprodotto sulla copertina del presente volume è un particolare dell'affresco del Giudizio Universale di Luca Signorelli che, nel lontano 1897, folgorò Sigmund Freud durante una visita al Duomo di Orvieto. Tale visione accompagnò la scoperta del complesso di Edipo, soprattutto nella sua veste religiosa. Nel Muovo Testamento, il termine parusia rimanda al ritorno del Figlio dell'Uomo e alla Redenzione finale dell'umanità annunziati dalla tromba apocalittica. Il ritorno del messia malvagio, prima della fine del mondo, è legato invece al tema della falsità assoluta del primogenito di Satana che inganna, con la propaganda demoniaca, la massa posta in adorazione sotto di lui. Si tratta della nascita di un paganesimo finale volto ad abbattere la religione del Padre. Nel 1933, il nazismo, partorito dall'occultismo e dalla mitologia pseudo-apocalittica, venne a configurarsi quale incredibile attacco al monoteismo e Freud riuscì ad interpretare l'antisemitismo come espressione sintomatica dell'odio verso la religione di Mosè. Questo libro, partendo da una lettura freudiana e junghiana del terrorismo nazista, offre un'aggiornata interpretazione dell'organizzazione della personalità nazista e delle relative connessioni con gli aspetti psicologici dell'immaginario propagandistico di massa e del problema irrisolto della distruttività umana. Nell'invisibile confine tra storia e psicologia viene anche posto in risalto il pensiero straordinario di Edith Stein, che, prima tra tutti, individuò le profonde radici del male nazista.