La comunicazione nella liturgia
(Ascoltare celebrare vivere. Formazione)EAN 9788825016444
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Alcuni studiano ciò che altri hanno scritto. Altri scrivono ciò che hanno sperimentato e riflettuto a lungo. Nell'arte della comunicazione liturgica e teologica i primi sono i teorici, i pastoralisti, i liturgisti, gli altri sono i parroci. Da qualche anno molte pubblicazioni e studi celebrano la liturgia come 'comunicazione'. Mentre molti parroci da anni la praticano. Se poi chi studia è anche chi fa il parroco e viceversa, si ottengono risultati come questa pubblicazione.
Ottimamente Damiano Passarin nella presentazione evidenzia con chiarezza le (consapevoli) caratteristiche che l'Autore ha inteso configurare in questa sua opera. Ma nello stesso tempo indica le prospettive che (consapevolmente) mancano. E che forse è meglio che non ci siano per non essere un libro sulla comunicazione nella liturgia simile ad altri.
Il volume si caratterizza per la sua essenzialità (anche dal punto di vista sintattico ed espressivo, a volte quasi apoftegmatico), per la concretezza delle relazioni che evidenzia e documenta tra la liturgia e i diversi ambiti e modalità di comunicazione, per la schematicità (quasi sempre) sinottica che chiarisce e differenzia. Un'opera concreta, pratica, che ci dona i frutti di osservazione e di esperienze pastorali, proponendoci osservazioni, indicazioni, suggerimenti, constatazioni, insegnamenti... Quasi a farsi un manuale per tutti coloro che partecipano a diverso titolo alle celebrazioni perché rivela puntualmente la valenza comunicativa di tutto ciò che orbita nell'evento liturgico, dallo spazio, agli oggetti, al rito, al tempo, alla proclamazione, alle azioni, al canto, ...così che la liturgia è intesa come un evento globale e globalizzante dell'esperienza della Trinità salvifica. Un manuale utile di consigli e di discreti insegnamenti soprattutto per giovani sacerdoti così che possano acquisire il comportamento e la dovuta considerazione a gesti e forme di comunicazione liturgica ed usufruire di tanta esperienza pastorale che viene proposta in modo semplice, caritatevole, fraterno, sapido dell'esperienza di chi sta tra la gente e conosce le difficoltà ad una actuosa participatio della gente (una osservazione per tutte: l'Autore fa osservare, a proposito del canto che "quanto più ci si 'atteggia a intellettuale', tanto meno i canta; quanto più qualcuno si fa schiavo del potere, tanto meno canta; quanto più uno si ritiene superiore agli altri, tanto meno è capace di cantare... Dove mai si trovano intellettuali, politici, grandi impresari che abbiano voglia di cantare? Chiunque ha paura o vergogna di emozionarsi, è incapace di cantare" (p. 69).
Per ciò merita di essere consultato più che letto, considerato utile più che interessante di novità. Anzi la sua novità è nella diversità dagli altri testi di teoria della comunicazione nella e della liturgia. E la diversità non poteva che venirci da terre dove la cattolicità della liturgia richiede inculturazione, passione comunicativa, novità che inculturano tradizioni locali e 'latine'; dove la incomunicabilità si paga con l'assenza e la comunicabilità con una fede viva e partecipata. Anche per la liturgia il futuro ci è prospettato dal nuovo oriente, quello che viene dall'occidente del mondo eurasiatico e latinoamericano? Per ora registriamo la vivacità delle liturgie latinoamericane e africane e la diversità dei professori di liturgia, preoccupati di rendere efficace la loro comunicazione più che sistemica la loro riflessione. Almeno di quella sistemicità che non regola la prassi ma la configura e la universalizza, la pone in correlazione e ne sa gestire la comunicazione della sua efficacia e della valenza delle intenzioni dei partecipanti e della natura dell'evento celebrato.
L'Autore, parroco e professore di liturgia presso l'Istituto di filosofia e teologia "João Cista" dell'arcidiocesi di Belo Horizonte (Brasile), pur con qualche caduta di stile o di semplicismo (come eccessiva la rilevanza quasi normativa nel campo della comunicazione liturgica riconosciuta ad un famoso attore intervistato nelle premesse aventi un inspiegabile titolo come "Liturgia e comunicazione") riesce a "far interagire i piani semantici e pragmatici della comunicazione liturgica in un itinerario formativo valido e accessibile a tutti". Perché "frutto di un'esperienza formativa consolidata e valicata dall'esercizio pratico, prima che la sintesi divulgativa di una riflessione accademica" (D. Passarin).
P. T.
(RL 2008)
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100,00 €→ 95,00 € -
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25,00 €→ 23,75 € -
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6,00 €→ 5,40 € -
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