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Nuova sinossi dei quattro vangeli. Testo greco-italiano / Testo
[Libro rilegato]EAN 9788825015881
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Tipo
Libro
Titolo
Nuova sinossi dei quattro vangeli. Testo greco-italiano / Testo
Autore
Poppi Angelico
Editore
Edizioni Messaggero
EAN
9788825015881
Pagine
384
Data
gennaio 2006
Peso
1110 grammi
Dimensioni
17 x 24 cm
COMMENTI DEI LETTORI A «Nuova sinossi dei quattro vangeli. Testo greco-italiano / Testo»
Recensioni di riviste specialistiche su «Nuova sinossi dei quattro vangeli. Testo greco-italiano / Testo»
Recensione di Carlo Broccardo della rivista Studia Patavina
«Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi» (Is 40,31). Sfogliando la nuova sinossi di padre Poppi viene spontaneo applicargli le parole del profeta Isaia, perché si riconosce un esegeta che sembra proprio non stancarsi mai! Non si tratta infatti dell’ennesima edizione delle precedenti sinossi, ma di un’opera completamente reimpostata.
Finora l’A. aveva strutturato i suoi lavori in modo chiaramente sincronico: prima tutto il Vangelo secondo Matteo, poi Marco e infine Luca (più l’aggiunta di Giovanni); e di volta in volta i passi paralleli. Ora invece cambia completamente l’impianto generale: sulla scia di altre sinossi, come quella classica di K. Aland, fonde insieme i tre vangeli seguendo l’impianto narrativo-cronologico di Marco. Non si tratta, comunque, di una «edizione italiana» del lavoro di Aland; anzi, proprio il confronto mostra bene due peculiarità dell’opera di Poppi.
La prima riguarda la grafica: grazie ad una serie di accorgimenti (come lo sfondo del testo o l’indicazione delle pagine nell’intestazione), il lavoro di Poppi è più facile da usare. Aiuta anzi il lettore perché offre già un confronto sinottico, grazie ad un sistema di sottolineature che non è difficile imparare; se un giorno i diversi tipi di sottolineatura fossero sostituiti dai colori sarebbe ancora più immediato. Questi appunti non sembrino di poco conto: chi utilizza una sinossi sa bene quanto la grafica sia fondamentale.
Una seconda peculiarità riguarda l’ordine dei brani. Poppi ha scelto di fondere insieme i tre sinottici, ma in alcuni casi li ha volutamente tenuti separati. Leggiamo nell’introduzione: «le pericopi di alcune sezioni distintive sono riportate di seguito per rispettare l’opzione dottrinale di ciascun evangelista» (p. 5). Questo permette, per esempio, di leggere di seguito il discorso della montagna secondo Matteo o il viaggio verso Gerusalemme secondo Luca; lo stesso per i Vangeli dell’infanzia: prima il prologo di Giovanni e di Luca, poi l’infanzia di Gesú secondo Luca e quindi quella secondo Matteo. È una scelta metodologica significativa, che permette di cogliere nell’insieme almeno alcune delle parti proprie dei Vangeli.
In due parole si potrebbe dire che Poppi prende spunto dalla struttura classica di Aland, ma vi innesta i frutti del suo precedente lavoro; componendo così una sinossi che è nuova non solo in rapporto alle precedenti dello stesso Autore, ma in genere. Certo che proprio la novità di questo lavoro è ciò che potrà portare il maggior numero di discussioni. Per esempio: perché tenere insieme i racconti dell’infanzia e smembrare invece quelli della Risurrezione? Lc 24 presenta una struttura fortemente unitaria. Oppure: perché il viaggio verso Gerusalemme in Luca viene seguito solo fino a 18,30? Si tratta di scelte che hanno alle spalle una riflessione esegetica; e si sa che gli esegeti sono raramente d’accordo su ogni punto…
In Italia e anche all’estero (grazie agli studenti delle Università Pontificie) il nome di Poppi è indissolubilmente legato alla Sinossi. Questa nuova sfida non farà che aumentare il legame, oltre all’apprezzamento per i maestri che continuano a rinnovarsi, instancabilmente.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2007, nr. 2
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
Finora l’A. aveva strutturato i suoi lavori in modo chiaramente sincronico: prima tutto il Vangelo secondo Matteo, poi Marco e infine Luca (più l’aggiunta di Giovanni); e di volta in volta i passi paralleli. Ora invece cambia completamente l’impianto generale: sulla scia di altre sinossi, come quella classica di K. Aland, fonde insieme i tre vangeli seguendo l’impianto narrativo-cronologico di Marco. Non si tratta, comunque, di una «edizione italiana» del lavoro di Aland; anzi, proprio il confronto mostra bene due peculiarità dell’opera di Poppi.
La prima riguarda la grafica: grazie ad una serie di accorgimenti (come lo sfondo del testo o l’indicazione delle pagine nell’intestazione), il lavoro di Poppi è più facile da usare. Aiuta anzi il lettore perché offre già un confronto sinottico, grazie ad un sistema di sottolineature che non è difficile imparare; se un giorno i diversi tipi di sottolineatura fossero sostituiti dai colori sarebbe ancora più immediato. Questi appunti non sembrino di poco conto: chi utilizza una sinossi sa bene quanto la grafica sia fondamentale.
Una seconda peculiarità riguarda l’ordine dei brani. Poppi ha scelto di fondere insieme i tre sinottici, ma in alcuni casi li ha volutamente tenuti separati. Leggiamo nell’introduzione: «le pericopi di alcune sezioni distintive sono riportate di seguito per rispettare l’opzione dottrinale di ciascun evangelista» (p. 5). Questo permette, per esempio, di leggere di seguito il discorso della montagna secondo Matteo o il viaggio verso Gerusalemme secondo Luca; lo stesso per i Vangeli dell’infanzia: prima il prologo di Giovanni e di Luca, poi l’infanzia di Gesú secondo Luca e quindi quella secondo Matteo. È una scelta metodologica significativa, che permette di cogliere nell’insieme almeno alcune delle parti proprie dei Vangeli.
In due parole si potrebbe dire che Poppi prende spunto dalla struttura classica di Aland, ma vi innesta i frutti del suo precedente lavoro; componendo così una sinossi che è nuova non solo in rapporto alle precedenti dello stesso Autore, ma in genere. Certo che proprio la novità di questo lavoro è ciò che potrà portare il maggior numero di discussioni. Per esempio: perché tenere insieme i racconti dell’infanzia e smembrare invece quelli della Risurrezione? Lc 24 presenta una struttura fortemente unitaria. Oppure: perché il viaggio verso Gerusalemme in Luca viene seguito solo fino a 18,30? Si tratta di scelte che hanno alle spalle una riflessione esegetica; e si sa che gli esegeti sono raramente d’accordo su ogni punto…
In Italia e anche all’estero (grazie agli studenti delle Università Pontificie) il nome di Poppi è indissolubilmente legato alla Sinossi. Questa nuova sfida non farà che aumentare il legame, oltre all’apprezzamento per i maestri che continuano a rinnovarsi, instancabilmente.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2007, nr. 2
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
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Don Riccardo micheli il 10 febbraio 2018 alle 19:03 ha scritto:
Il testo è molto utile per studiare e approfondire la ricchezza del testo biblico. L?utilizzo principale per me è legato fondamentalmente a ricerche o indagini personali. Molto bella l?edizione, facile da usare.
Luca Tinagli il 21 luglio 2018 alle 14:40 ha scritto:
Ottima visione per una riflessione dei quattro vangeli e la fonte Q
Prof. SIMONE MILIOZZI il 5 gennaio 2020 alle 23:37 ha scritto:
Per studiare i Vangeli