Risorsa umana
-L'economia della pietra scartata
(Problemi sociali d'oggi)Francesco Gesualdi
EAN 9788821595219
L'economia capitalista ha messo a repentaglio la sopravvivenza del pianeta e condannato miliardi di individui a una vita disumana, persone classificate come poveri assoluti, e nessuno sa quanti siano esattamente. Inutili come consumatori e come lavoratori, non si sente il bisogno di contarli: «Sono solo avanzi, scarti, di cui sbarazzarsi». Francesco Gesualdi non usa mezzi termini, descrive senza giri di parole le conseguenze sociali e ambientali di un sistema che dà importanza solo ai soldi e antepone la ricchezza alla felicità. Ma ora che il pianeta è sull'orlo del collasso si tratta di capire come recuperare la situazione, come garantire a tutti un'esistenza dignitosa riducendo il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. La soluzione è cambiare prospettiva, rifondare l'economia sui valori che questo sistema ha sempre rinnegato: equità, inclusione, solidarietà, comunità, sostenibilità. Solo trasformando la pietra scartata in pietra d'angolo potremo salvarci. Va ripensato il ruolo del mercato e dell'economia pubblica, del lavoro salariato e dell'autoproduzione. Ricordandoci che in economia non esistono nuove leggi da scoprire, ma solo nuove miscelazioni da sperimentare.
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Paolo il 24 giugno 2015 alle 11:24 ha scritto:
Amo moltissimo il mondo in cui vivo: la bellezza non è stata ancora soffocata dalla mediocrità: dalla dimensione economica che riduce tutto - bambini, donne, uomini - a merce; dal tentativo di monetizzare tutto, dalle relazioni interpersonali, ai sentimenti, alla spiritualità; dall'uso indiscriminato, suicida delle risorse ambientali. La bellezza la trovo in una poesia di Pavese, in un brano di musica medioevale, nell'aria limpida delle nostre montagne; negli infiniti silenzi delle Alpi Giulie; negli struggenti tramonti invernali sul mare a Duino...... Per cambiare il grigiore della mediocrità, mefitico veleno che sta intossicando l'umanità (il "Nulla" de "La storia infinita" di MIchael Ende), di chi vuole ridurre tutto alla dimensione economica, mercificando sogni e sentimenti, riducendo la ricchezza della nostra diversità nei rassicuranti e controllabili limiti dei pensieri unici, delle lingue uniche, dei modelli antropologici unici, bisognerebbe, come ricordato più volte da don Ciotti, avere la forza di gridare che la speranza non muore per soffocamento, che altri stili di vita sono possibili, rispettosi della dignità di ogni e ciascun uomo, del creato, della diversità di ogni persona, comunità o popolo, nelle loro espressioni culturali e sociali. Ma farlo non è facile: bisogna comprendere quali siano le alternative praticabili, i futuri possibili e, su queste utopie concretamente attuabili, generare reti di relazioni, sviluppare forme di comunicazione efficace, implementare strategie per persuadere (come voleva Michelstaedter) gli uomini a non rassegnarsi alla predominante, pervasiva non-cultura del pensiero unico economico, ma che un mondo diverso è possibile. E come possa essere possibile questo "altro" mondo, ce lo racconta - tra gli altri - con efficacia Francesco Gesualdi (uno dei ragazzi di don Milani), nel suo ultimo libro "Risorsa umana. L'economia della pietra scartata", ed. SanPaolo, dove ci ricorda che "l'economia capitalista ha messo a repentaglio la sopravvivenza del pianeta e condannato miliardi di individui a una vita disumana, persone classificate come poveri assoluti, e nessuno sa quanti siano esattamente. Inutili come consumatori e come lavoratori, non si sente il bisogno di contarli: «Sono solo avanzi, scarti, di cui sbarazzarsi»". Un'analisi impietosa, limpida, senza schermature, per esortarci a cambiare i nostri stili di vita, osando ancora di sognare, di desiderare un mondo migliore, di esperire la speranza. L'autore propone peraltro alcuni percorsi molto concreti per generare un'economia a misura di uomo, abbandonando gli attuali paradigmi che riducono l'uomo ad uno schiavo dell'economia. Un bel libro, da leggere avidamente!