Il sapore del pane
(Biblioteca universale cristiana)EAN 9788821574931
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DETTAGLI DI «Il sapore del pane»
Tipo
Libro
Titolo
Il sapore del pane
Autore
Turoldo David M.
Editore
San Paolo Edizioni
EAN
9788821574931
Pagine
138
Data
settembre 2012
Peso
120 grammi
Altezza
19 cm
Larghezza
12 cm
Profondità
1 cm
Collana
Biblioteca universale cristiana
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Studente giancarlo rocchetta il 17 settembre 2017 alle 14:54 ha scritto:
Sia le riflessioni sia le poesie qui raccolte compongono un libro di meditazione e di vita, diventano un inno liturgico e un canto di battaglia, ci conducono nell'eremo ma anche nel groviglio della città (GFranco Ravasi). Turoldo, voce scomoda della chiesa militante non potrà mai tradire il lettore che sia o no in accordo con lui: troppo grande l'amore che egli nutre nell'uomo, poiché sempre gli ricorda l'Amico che con lui scende a parlare nelle notti solitarie o nei crocicchi dolorosi della vie umane.
Monica Moioli il 5 novembre 2018 alle 15:51 ha scritto:
IL SAPORE BUONO DEL PANE DIVINO
Siamo in tempo d'Avvento. S'accendono le fiamme ai piedi dell'altare e nel baluginio della luce incerta il silenzio si fa casa ai pensieri dell'attesa.
Si possono fare molte cose, in questo tempo, ma soprattutto lasciare che il cuore e la mente trovino una strada, un sentiero alla Venuta. Si può correre e sgomitare tra la folla vorace di emozioni e sentimenti, o meditare e contemplare, fermandosi ad occhi chiusi e farsi portare per mano da parole intense, preghiere e invocazioni, riflessioni e poesie.
Il volumetto "Il sapore del pane" di David Maria Turoldo, sa già di buono, come il cibo originario, come il padre e la madre dei cibi, fragrante e leggero eppure nutriente come pochi altri.
Il pane appena fatto e quello spezzato, quello offerto alla folla affamata sulle rive del lago, quello amaro, distribuito ai dodici fedeli e infedeli, quello che fa da parola d'ordine al riconoscimento in Emmaus, questo pane che profuma ancora di fuoco e quello sparso in briciole sotto la tavola dei ricchi e dei potenti.
In prosa e in poesia, padre Turoldo, friulano (1916-1992), dell'Ordine dei Servi di Maria, ci offre il "suo" pane, che è il pane del Padre e quello del Figlio, che è invocazione e gioia, paura e incertezza, lamentazione - però mai fine a se stessa - e ringraziamento, preghiera supplica e lode, "inno liturgico" e "canto di battaglia".
Il "suo" pane accompagna pietanze a volte indigeste, bocconi amari d'ingiustizia sociale, di peccato, di solitudine e disperazione sui quali veglia però una luce di speranza, domande cui la riposta è fede incrollabile nello smisurato incalcolabile libero amore di Dio.
Sull'umanità ferita e persa dal distacco del principio dei tempi veglia e soccorre la Vergine, "madre della vita": alcune tra le pagine più belle ed intense del libro. Maria, piena di grazia, "armoniosa, bellissima, pacificata". Maria, "la santità ridonata alle radici delle cose, comunicata al sangue dell'uomo".
Ma è nelle poesie che compongono la seconda parte del libro - "Poesie in libertà" (Dramma dell'uomo e di Dio) - che la parola, limpida e vibrante, dice tutta l'impotenza e la sofferenza, la tenerezza e la passione, tutto l'amore e l'abbandono alla volontà di Dio, con il quale padre Turoldo intesse un costante fiducioso dialogo.
Rubo, infine, le parole di padre Turoldo per un augurio:
Si chiuda la Vigilia su "il fruscio delle nostre passioncelle/del quotidiano, uguale/a un crepitare di foglie/sull'erba disseccata."
Si apra il Natale "nel silenzio" con "il Verbo,/cui fa eco un vento/leggero leggero."
Monica Moioli
Raimondo Carlo Meloni il 18 maggio 2023 alle 15:33 ha scritto:
Completo come tutte le pubblicazioni di David Maria Turoldo. Molto bello e avvincente.