Comprendere e sfruttare la forza terapeutica delle parole di Gesù. Gesù ha guarito i malati, gli storpi, i ciechi, i muti, i sordi e le persone possedute dal demonio. «Meditando sulle sue parole, approfondendo le innumerevoli occasioni in cui egli ha incontrato le persone, si è intrattenuto con loro e ha dispensato i suoi benefici, veniamo a conoscere la sua arte somma di medico e terapeuta, di curatore d'anime e guida spirituale». Anselm Grün in questo libro spiega e interpreta come Gesù ha guarito, il suo modo straordinario per risolvere i conflitti e ripristinare l'unità interiore dell'uomo. Ma, avverte Grün, Gesù non era un mago, la guarigione interiore richiede sempre un cammino spirituale.
INTRODUZIONE
Da circa vent'anni, nei locali d'accoglienza dell'abbazia di Miinsterschwarzach, incontro donne e uomini attivamente impegnati nella Chiesa, che non di rado denunciano notevoli stanchezze. Anche dai partecipanti a miei corsi spesso ricevo confidenze sulle molteplici difficoltà in cui si dibattono. Nel mio lavoro di accompagnamento spirituale mi sforzo di comprendere sempre meglio il modo in cui Gesù incontrava le persone, le accoglieva, trattava con loro, le conquistava con le sue parole.
Nel Vangelo contemplo Gesù che opera come un terapeuta, guarisce i malati e li restituisce alla gioia di vivere. Lo vedo dialogare, raccontare storie e parabole. Le sue parole hanno il potere di smuovermi interiormente. Da tempo nutrivo l'idea di approfondire i metodi di guarigione da lui messi in atto, al fine di rendere efficace anche per noi oggi la sua arte terapeutica. M'interessa in primo luogo capire come si possa, nel nostro incontro con Gesù, acquisire una nuova, differente immagine di noi stessi. Infatti, dipende in gran parte dalla propria "autoimmagine" se la nostra vita ottiene senso e pienezza. Inoltre, in quale modo possiamo oggi presentarci a lui con le nostre ferite psichiche, fiducioso di ottenere conforto e guarigione?
Questo libro è stato pensato per quelle persone che desiderano conoscersi meglio, ridare un senso alla loro vita, trovare una via d'uscita dalle strettoie delle loro sofferenze. Ma lo scrivo anche per me, in funzione del mio impegno come guida spirituale, e per tutti coloro — uomini e donne — che si dedicano ad accompagnare altre persone: abbiamo un grande bisogno di assimilare e mettere in pratica i metodi di guarigione adottati da Gesù. E oso sperare che anche i terapeuti di professione siano interessati ad approfondire la sapienza terapeutica del "Medico divino", così da attingervi proficue indicazioni per la loro attività.
Ovviamente non farò riferimento ad alcuna "scuola terapeutica". Gesù non ha inteso dare vita a una propria corrente di psicoterapia. Egli si accostava alle persone guidato dalla sua intuizione, seguendo l'impulso del cuore. Noi non possiamo "copiare" Gesù, possiamo solo lasciarci ispirare e orientare da lui. Egli, infatti, dopo aver alitato sui suoi discepoli il proprio Spirito, diede loro il mandato, in forza di quello stesso Spirito, di guarire i malati e di proclamare il suo messaggio di salvezza. Così la sua forza risanatrice avrebbe continuato a raggiungere e beneficare gli uomini di ogni tempo.
Questo libro non intende proporsi come alternativa ad alcuna terapia. Come certi malati gravi si presentavano a Gesù, e dall'incontro con lui uscivano risanati, anche noi abbiamo bisogno, per le nostre infermità fisiche e psichiche, di un medico o di un terapeuta che ci curi professionalmente. E tuttavia ognuno di noi, quando sperimenta una situazione di sofferenza, può accostarsi a Gesù nella preghiera e nella meditazione, ottenendone salutari effetti. Meditando sui racconti di guarigioni contenuti nei Vangeli, potremo facilmente constatare un benefico risultato anche per noi stessi.
Quando approfondiamo, lasciar penetrare in noi le parole di Gesù — quasi "masticandole" o "ruminandole" come si esprimevano gli antichi monaci —, esse in qualche modo ci cambiano. Modificano l'immagine che avevamo di noi stessi, e al contempo l'immagine che avevamo di Dio. Questa nuova visione, di cui mi viene fatto dono, fa sì che io mi sperimenti in maniera diversa da prima: più sano, più libero, ricolmo di speranza e di nuova energia. Tuttavia, questa salutare assimilazione meditativa delle parole e delle azioni di Gesù non può sostituire una corretta terapia medica, qualora sia richiesta dal quadro clinico.
I tre modi in cui s'esprime l'arte guaritrice di Gesù
1. In primo luogo nelle sue parabole: sono una vera e propria forma di "colloquio terapeutico". Le parole di Gesù mirano ad aprire una nuova prospettiva sulla nostra vita. Con i suoi racconti egli vuole liberarci da una falsa e deleteria concezione di Dio, oltre che da una impropria e perniciosa immagine di noi stessi. Gesù ci propone una differente maniera di guardare a Dio e alla nostra realtà: è dalla qualità di questo sguardo che dipende il nostro modo di condurre — positivamente o negativamente — la nostra esistenza.
Nelle parabole Gesù dimostra di padroneggiare bene l'arte di produrre un cambiamento dall'interno, senza imposizioni e forzature. Le parabole costituiscono un percorso terapeutico nel quale gli ascoltatori sono invitati a entrare. Esse non mirano per prima cosa a 'l'istruire", bensì a guarire le nostre rappresentazioni interiori. Personalmente sono molto interessato a scoprire tutta la forza guaritrice, e sempre attuale, delle parabole e dei racconti evangelici, visti i benefici che producono in molte persone del cui accompagnamento mi faccio carico.
2. L'arte terapeutica di Gesù la scopriamo anche nelle sue parole, che la sacra Scrittura ci tramanda. A mio modo di vedere, le sue espressioni, i suoi detti, non sono in prima istanza moralizzanti, bensì "risananti", in quanto aprono le nostre orecchie e il nostro cuore per comprendere la genuina realtà della nostra vita. Gesù vuole portarci su un altro livello d'intendimento, dove le infirmanti parole umane non ci raggiungono più, dove possiamo sentirci totalmente accolti da Dio.
3. Il potere risanante di Gesù sì manifesta soprattutto nei racconti di guarigioni. Egli non interviene sempre alla stessa maniera; restituisce salute e integrità agli infermi adottando, a seconda dei casi, differenti metodi terapeutici. Ho già commentato altrove le guarigioni operate da Gesù;qui mi propongo di esaminare più sistematicamente i diversi modi in cui egli si accosta ai malati e interviene nei loro confronti.
Questi racconti devono diventare un invito affinché anche noi abbiamo il coraggio di presentarci a Gesù con tutte le nostre ferite, confidando che quanto accadde in passato possa verificarsi oggi. E sono pure un invito affinché noi stessi, avendone l'occasione, andiamo incontro ad altre persone con la forza del suo Spirito, così da poterle a nostra volta consolare, incoraggiare e guarire.
A tale scopo occorre che ognuno di noi — vuoi persone in ricerca, oppure guide spirituali o terapeutiche si proponga un'assidua meditazione delle azioni e delle parole di Gesù, allo scopo di scrutare la nostra autoimmagine e confrontarci con essa. Questa immagine di sé ha sempre a che fare, in certa misura, con l'immagine che si ha di Dio. L'idea di un Dio severo, per esempio, mi fa sentire piccolo e timoroso; immagini alterate di Dio ingenerano modelli e comportamenti nevrotici, e rendono gravoso il mio vivere.
A tutti voi, lettori e lettrici, auguro che attraverso la riflessione sui testi biblici di volta in volta segnalati e per quanto possibile riletti integralmente sulla Bibbia — possiate realizzare una nuova scoperta di voi stessi, comprendervi meglio, e soprattutto sperimentare una salutare trasformazione interiore. Per quanti operano come guide spirituali, auspico che si lascino efficacemente ispirare dai metodi terapeutici di Gesù, così da sviluppare una sempre maggiore sensibilità nei confronti di quanti ricorrono alle loro cure.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
LA METODOLOGIA TERAPEUTICA DI GESÙ NELLE PARABOLE
Nella maggior parte dei trattamenti terapeutici o di counseling un posto privilegiato compete tradizionalmente al colloquio. Nel dialogo la persona si esprime, comunica senza troppe remore i propri pensieri. Talvolta è il terapeuta a mettere in campo un racconto, in modo da indicare al cliente il cammino che può favorire la guarigione. Già nell'antichità la narrazione di storie rappresentava una vera e propria forma di terapia. Nella celebre raccolta araba di novelle, Mille e una notte, la principessa Sherazad racconta ogni sera una nuova storia al re, fino a quando egli non uscirà dal suo stato di sconforto e si riconcilierà con la vita.
Gesù era un arguto narratore, affascinava le folle con le sue parabole, dalle quali si sprigionava un'energia salutare. Esse facevano parte della sua metodologia terapeutica. Con quelle storie Gesù cercava di comunicare agli uditori una nuova immagine di Dio, nonché una differente visione di se stessi. Infatti, false concezioni su Dio e una erronea immagine di sé condizionano negativamente il modo d'intendere e condurre la propria esistenza.
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loredana sabatini il 2 settembre 2012 alle 06:59 ha scritto:
Conoscevo già il pensiero di Grun attraverso la lettura di numerosi suoi libri e il suo modo di scrivere semplice, ma profondo, mi ha da sempre affascinato. La lettura di questo ultimo testo, "Gesù il terapeuta", mi ha insegnato un nuovo approccio alla lettura delle parabole, dei detti e degli insegnamenti in generale di Gesù, improntato soprattutto sull'esercizio di "guardarsi dentro". E così, ecco che il bene o il male, il buon raccolto o la zizzania non dobbiamo cercarli guardando solo agli altri, solo all'esterno, ma come realtà facenti parte di noi stessi. Il "tesoro" trovato e conservato gelosamente riguarda la nostra realtà interiore, la nostra realtà più profonda nella quale è celata la presenza di Dio e che siamo continuamente invitati a riscoprire.
Dott. Maria Gloria Campi, mariagloria.campi@virgilio.it il 5 giugno 2016 alle 18:56 ha scritto:
L'esperienza di Anselm Grun, del suo rapporto con le persone, e la sua apertura ad ogni aspetto del sapere, si riconferma ogni volta nei suoi libri. Qualsiasi angolazione dell'animo umano è per lui un libro aperto, nelle cui pagine e tra le righe scopre con curiosità i migliori e i più reconditi segreti. Per una psicoterapeuta, sistemica e cristiana come me, la strada indicata da Grun riveste un estremo interesse. E' attraverso gli occhi, i gesti e le parole di Gesù che prende vita l'incontro terapeutico tra l'anima (psiche) del terapeuta e l'anima della persona che accoglie il suo aiuto. L'empatia è la strada maestra per la misericordia: solo se conosco fin nei meandri più segreti me stesso e l'altro posso riconoscere il luogo dove lo posso incontrare.
Giovanni Basile il 30 settembre 2016 alle 19:46 ha scritto:
Impossibile non dare il massimo dei voti previsti a questo libretto molto stimolante. Suddiviso in tre capitoli di "metodologia terapeuticaita", si parte dalle parabole di Gesù, passando alle sue parole, per terminare con i racconti delle guarigioni. Anselm Grun espone, analizza, adatta le proprie riflessioni alla nostra vita quotidiana, grazie all'abilità di scrittore divulgativo di cui è capace.
Libero Vespi il 10 marzo 2018 alle 22:57 ha scritto:
Anselm Grun con questo libro m'ha fatto meditare molto più a fondo sull'insegnamento delle parabole di Gesù, ma molto di più sul positivo impatto che hanno e hanno avuto in me in situazioni difficili che si sono presentate nel cammino della mia vita. Consegna nei tempi previsti
Chiara Peyron il 17 settembre 2019 alle 12:20 ha scritto:
Anselm Grün presenta 3 modi attraverso cui Gesù guarisce la nostra anima: le parabole, le parole ed infine le guarigioni vere e proprie.
Attraverso le parabole interpretate in chiave psicologica e interiore, Gesù guarisce le immagini sbagliate di Dio che ci siamo fatti e che si ripercuotono sull'immagine che ci siamo fatti di noi stessi.
Attraverso le parole (uno o due versetti), spesso dure e provocatorie, Gesù ci invita a seguirlo anche se si tratta di passare per la porta stretta e ci chiede di avere fede in Lui.
Attraverso le guarigioni, Gesù fa sentire la sua vicinanza: la guarigione avviene quasi sempre nell'incontro col malato, il quale, per poter essere veramente guarito, deve ammettere le proprie ferite sia del corpo sia dell'anima.
Libro facile da leggere ma ricco di spunti di riflessione. Lo consiglio a chiunque voglia "correggere" l'immagine di Dio che si è fatta.
Donatella Pileri il 14 dicembre 2020 alle 14:24 ha scritto:
A.Grun è psicologo e uomo di fede...forse anche Gesù era così. Molto interessante..
Marco Cimini il 5 febbraio 2022 alle 09:32 ha scritto:
In questo testo l'autore ha la capacità di rendere le parabole che racconta Gesù, gli incontri che vive, i miracoli che fa fortemente terapeutici. L'azione sanante di Gesù passa attraverso tanti modi e quelli precedentemente citati sono quelli che Gesù ci fa sperimentare. Noi siamo chiamati ad "ascoltare" Gesù, e cioè ad essere co-protagonisti del miracolo, a fare la nostra parte nel metterci in gioco, in discussione, e camminare così nella via della santità che è quella che Gesù ha tracciato per ciascuno.
Chiara De Piccoli il 22 aprile 2022 alle 17:30 ha scritto:
Libro interessante ed originale, che si presta bene a un utilizzo pastorale, ad esempio all'interno di gruppi di preghiera o per stimolare i catechisti di gruppi giovanili alla costante ricerca di nuovi stimoli educativi.