Dia-logos. Per una teologia del dialogo
-Orientamenti
(Universo teologia)Scognamiglio Edoardo
EAN 9788821572500
Questo volume rilegge gli orientamenti principali del dialogo interreligioso a partire dal Concilio ecumenico Vaticano II. "Dia-logos" vuol dire lasciarsi attraversare dalla parola e all'esperienza di fede dell'altro; vuol dire permettere all'altro di rivelarsi nella sua alterità e i testimoniare il suo vissuto di fede attraverso gesti d'amicizia e parole che colpiscono dritto al cuore. Il dialogo è la profezia dell'Amore: perché se è vero che la vita si esprime nel suo significato più profondo attraverso l'arte di amare, la comunicazione rivela a ciascuno di noi la capacità di saper vivere in questo mondo. All'origine della nostra capacità di comunicare vi è sempre l'esperienza fondante dell'amore. Perché l'amore ci costituisce, ci personalizza, ci rende veramente autentici, ci dona il fondamento di noi stessi.
DESTINATARI
Per studenti e professori della materia, e perchi si occupa di dialogo interreligioso.
L’ AUTORE
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia(1997) e in filosofia (2005), insegna teologiadogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e Dialogo interreligioso e Introduzione all’Islam presso la Pontificia Università Urbaniana. Consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio della Famiglia e Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli, Basilicata e Calabria, è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran e dell’opera filosofica di Henri-Louis Bergson. Dirige, per la Messaggero, la collana Hiwar-Dialogo. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo:Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica,filosofica e teologica (Paoline, 2001); Il volto dell’uomo, I-II (San Paolo, 2006-2008); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Islam-iman.Verso una comprensione (Messaggero, 2009);Dia-Logos. I. Verso una pedagogia del dialogo (SanPaolo, 2009).
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35,00 €→ 33,25 € -
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9,90 €→ 9,40 € -
12,90 €→ 12,25 € -
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20,00 €→ 19,00 € -
18,00 €→ 17,10 € -
24,00 €→ 22,80 € -
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Prof. Stefano Coccia il 26 ottobre 2015 alle 11:48 ha scritto:
Bel libro. L'ho comprato per il corso di ecumenismo all'università e sono rimasto molto contento e soddisfatto perché mi ha aperto gli occhi su diverse cose nell'ambito dell'Ecumene che non sapevo o sul quale non mi ero mai soffermato. Molto interessanti sono i capitoli che esprimono i contributi dei vari Papi, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che hanno dato tutti un contributo molto importante a livello ecumenico.
Durante il concilio Vaticano II, iniziato da Giovanni XXIII e concluso nel 1965 sotto la presidenza di Paolo VI, furono invitati come "delegati fraterni" membri autorevoli delle Chiese separate, vennero annullate le reciproche scomuniche pronunciate nello scisma d'Oriente del 1054 tra la chiesa di Roma e quella di Costantinopoli; inoltre, uno dei nove decreti prodotti dal lavoro conciliare dei vescovi, assistiti dai consulenti teologici, è dedicato specificamente all'ecumenismo: Unitatis Redintegratio.
Giovanni Paolo II è, forse, stato il più grande ecumenista degli ultimi tempi. Questa dote, gli derivava dalla sua capacità, più unica che rara, di disarmare i cuori. Il Papa, che ha voluto marcare con più encicliche la funzione missionaria e universale della Chiesa,
ha fatto di sé stesso la Chiesa peregrinante che doveva portare Cristo ad ogni uomo anche quello più lontano e dimenticato.
Uno degli snodi fondamentali del pontificato di Benedetto XVI è il dialogo ecumenico con il Patriarcato di Costantinopoli e la Chiesa ortodossa tutta.
Questa attenzione da parte di Benedetto XVI è sottolineata da uno dei suoi primi atti ufficiali da pontefice, il primo motu proprio "L'antica e venerabile basilica" del 31 maggio 2005, in cui rinnova esplicitamente il mandato ai monaci benedettini della basilica di San Paolo fuori le mura di promuovere e curare speciali eventi di carattere ecumenico, proprio nella basilica eretta sul luogo di sepoltura dell'apostolo Paolo.
Durante il viaggio apostolico in Turchia nel 2006, il Papa ha assistito alla Divina Liturgia ortodossa celebrata da Bartolomeo I, insieme hanno visitato il santuario di Efeso e scritto una dichiarazione congiunta. Nel 2007 si sono incontrati a Ravenna i rappresentanti delle due Chiese per intavolare un dialogo al fine di attenuare le divergenze teologiche.
Il 29 giugno 2008, nella Basilica Vaticana, durante la celebrazione dei santi Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha ceduto la parola a Bartolomeo I durante l'omelia, quindi i due hanno recitato insieme il Credo in lingua greca. Quest'ultimo è un segno importantissimo per l'appianamento della disputa sul filioque. Al termine della celebrazione hanno impartito entrambi la propria benedizione solenne.
Grandissimo il lavoro di questi santi Papi.
Catechista ANDREA BONZANO il 13 ottobre 2023 alle 02:12 ha scritto:
È necessario un dialogo ecumenico e questo testo ci spiega soprattutto che questa condivisione deve avvenire prima di tutto a livello teologico. Sembrerebbe banale ma è così. Ottimo testo per ricordarci che il nostro Dio è uno.