Pensare l'agire morale

Il volume è un inedito viaggio nel mondo di Klaus Demmer, docente emerito di teologia morale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Un mondo che viene visto con gli occhi dei discepoli, e cioè di chi per età e formazione ne ha in qualche modo preso le consegne incamminandosi per altre strade, ma senza dimenticare mai il maestro.

Il volume che segnaliamo è un omaggio al maestro, ma anche la testimonianza concreta della fecondità e qualità del suo insegnamento. Il viaggio inizia con la presentazione di alcuni profili di K. Demmer (pp. 11-103): un profilo esistenziale, per una biografia teologica (V. Viva); un profilo teologico-morale, per una prima collocazione (A. Bonandi); un profilo filosofico, per un’analisi dell’infrastruttura trascendentale del suo pensiero (R. Dell’Oro); un profilo della sua idea di coscienza morale, per una scelta determinante all’insegna della «mediazione» (A. Fumagalli).

Il viaggio prosegue con alcuni sviluppi originali e al tempo stesso fedeli all’insegnamento del maestro (pp. 105- 229). Eccone l’elenco: l’esperienza di D. Bonhoeffer e l’esperienza di San Juan de la Cruz (G. Pellegrino); la dimensione spirituale dell’agire morale: per un superamento del moralismo (P. Mirabella); la razionalità delle tradizioni morali: l’epistemologia di A. MacIntyre (F. Gismano); il compromesso: una categoria controversa della teologia morale (G. Cioli); l’amore del prossimo: i legami nell’era dei social network (R. Caseri); le sfide dell’opzione vitale: riflessioni sul fidanzamento (G. Dianin); la testimonianza morale del cristiano in politica: l’esempio di Giorgio La Pira (R. Vinerba). Il viaggio si conclude con la raccolta di alcuni documenti (pp. 231-264): una bibliografia demmeriana (a cura di V. Viva) comprendente scritti di K. Demmer (libri, volumi curati, articoli, voci di dizionario); scritti in suo onore (tre miscellanee a cura di F. Furger, K. Arntz- P. Schallenberg, A. Fumagalli-V. Viva); tesi e studi sul suo pensiero. Seguono l’elenco dei suoi insegnamenti alla pontificia università Gregoriana di Roma (1970-2003), un indice dei nomi e la «tabula gratulatoria» dei suoi estimatori (istituzioni e persone).

Difficile e anche un po’ rischioso riassumere la complessità e la varietà dei contenuti. D’altra parte non si può non rilevare come l’analisi attenta e critica della figura e del pensiero di K. Demmer, in particolare del suo programma teologico, volto alla costruzione di una visione cristiana e teologale dell’esperienza morale, capace tanto di fornire un senso alla vita e alla storia dell’uomo, quanto di fondare un’etica condivisa, si riveli per tutti una ricca occasione di conoscenza di un maestro della teologia morale da non perdere. La pertinenza e lo spessore speculativo delle sue analisi e proposte epistemologiche e metodologiche, orientate al recupero dei fondamenti filosofici e teologici dell’agire morale, hanno fatto di lui un punto di riferimento per i discepoli, ma anche per chi da lontano ne ha sempre seguito e apprezzato le ricerche e le numerose pubblicazioni.

K. Demmer è riuscito infatti a unire, come forse nessun altro prima di lui, la rigorosità del metodo trascendentale-ermeneutico con una visione del mondo in cui Dio, rivelatosi in Gesù Cristo, si comunica nella storia chiamando tutti a viverla e interpretarla come grazia e comandamento, dono di salvezza e imperativo morale. O, in termini più correnti e semplici, come amore di Dio e amore del prossimo. O meglio ancora, come amore di Dio che si incarna e rivela nell’amore del prossimo, in un processo continuo di conversione, di cambiamento, di liberazione dall’egoismo, dall’individualismo, dal peccato. E verso un compimento dell’esistenza che nella storia può realizzarsi e configurarsi solo come anticipazione e testimonianza del Regno di Dio che è venuto, viene e verrà.

Tratto dalla rivista "Studia Patavina" n. 2/2012
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)