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Descrizione
"Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza". Come comprendere questo detto? È la domanda che si pone il teologo Bernard Sesboué. Non costituisce l'espressione più compiuta di un atteggiamento di esclusione nei confronti di tutti quelli che non condividono la fede cattolica? La formula, che in partenza riguardava quelli che erano tentati di lasciare la Chiesa, è stata spontaneamente e massicciamente estesa a tutti quelli che, nello spazio dell'Europa e del mondo mediterraneo, restavano materialmente al di fuori della Chiesa. Ma allora, come applicarla agli indiani del Nuovo Mondo, scoperti all'alba dei tempi moderni, che non avevano ricevuto l'annuncio del Vangelo e ai quali non si poteva imputare alcun rifiuto della Chiesa? L'impatto di queste scoperte porterà il detto a una regressione lenta e prudente, ma continua. L'espressione antica può dunque fare posto a una nuova: "La salvezza con la Chiesa". Non c'è nessuna esclusione, ma una proposta fatta a tutti, che passa attraverso la mediazione di Cristo e la missione della Chiesa. Si aprono così dei cammini di dialogo e una nuova percezione dell'atto di credere. È lo studio di questo rovesciamento copernicano che propone qui Bernard Sesboué con un appassionante percorso teologico e storico. L'autore si interessa ugualmente alla difficile questione dell'interpretazione delle formule dogmatiche.
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DETTAGLI DI «Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza. Storia di una formula e problemi di interpretazione»
Tipo
Libro
Titolo
Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza. Storia di una formula e problemi di interpretazione
Autore
Sesboüé Bernard
Editore
San Paolo Edizioni
EAN
9788821564383
Pagine
344
Data
marzo 2009
Peso
592 grammi
Altezza
23 cm
Larghezza
15,5 cm
Profondità
2,3 cm
Collana
L'abside
Recensioni di riviste specialistiche su «Fuori dalla Chiesa nessuna salvezza. Storia di una formula e problemi di interpretazione»
L’antico assioma «extra Ecclesiam nulla salus» (fuori dalla Chiesa non c’è salvezza) è meno chiaro di quanto possa apparire. L’a., noto teologo francese, ricostruisce il tracciato storico di una formula che ha attraversato i secoli ricevendone via via un significato parzialmente o significativamente diverso. La scoperta dei nuovi popoli americani rendeva difficile una declinazione immediata dell’esclusione dalla salvezza. Così nel XX sec. si accentuò il significato di una esclusione solo in caso di un rifiuto colpevole della Chiesa. Ma con il Vaticano II siamo passati da una comprensione individuale a una comprensione di Chiesa: grava su di essa la responsabilità dell’annuncio di salvezza. Da «fuori dalla Chiesa non c’è salvezza» siamo passati a «la salvezza avviene con la Chiesa». L’offerta vale per tutti e passa per la missione ecclesiale.
Tratto dalla rivista Il Regno n. 22 del 2009
(http://www.ilregno.it)
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Prof. CRISTINA PARASILITI il 31 marzo 2021 alle 08:48 ha scritto:
Un testo che ho letto e studiato a fondo, gustandone ogni pagina. Molto ben fondata la ricerca storica sull'assioma "Fuori dalla Chiesa...", nella Scrittura, nella tradizione, nel Magistero, nella teologia; e il teologo non fa mancare le sue considerazioni, con le quali mette in evidenza i punti che avrebbero ancora bisogno di essere chiariti dalla teologia.