Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana
(Attualità e storia)EAN 9788821560002
Le Lettere di Don Milani sono un gioiello perché rivelano, senza nulla nascondere o addolcire, le caratteristiche della sua personalità quanto mai ricca ed originale, dandoci la possibilità di rivedere giudizi avventati e gratuiti che da sempre feriscono gravemente la persona cui sono diretti. Da tutte traspare la sua anima sacerdotale, dimentica di sé, che cerca con passione e in tutti i modi il bene dei suoi “figli”. Sorprende enormemente, infatti, la sua capacità inventiva che con coraggio e determinazione mette su a Barbiana una scuola tutta nuova, diversa da tutte le altre. Barbiana non è un paese, né un villaggio, ma una piccola chiesa con canonica nel territorio di Vicchio, in provincia di Firenze. Nel 1954, quando vi arrivò Don Milani, non era segnata neppure sulla carta geografica, senza luce elettrica, senza strada, senza ferrovia, senza telefono, senza ufficio postale. Ancora oggi chi si imbarca nell’avventura di andarci ha l’impressione di essere in capo al mondo: guadagna un mucchietto di mura immerse in un bosco, la cui bellezza è scampata alla manipolazione dell’uomo, affrontando una salita dopo l’altra, e comprende cosa significhi l’esilio, la solitudine, l’esser tagliati fuori dal mondo, il non poter comunicare.
Nonostante tutto questo Don Milani trasformò Barbiana in un faro luminoso e modello per chi vuole educare i propri allievi e formarli per la vita. La canonica, divenuta aula scolastica, accolse – a partire dal 1956 – i primi sei suoi ragazzi, che avevano finito le Scuole Elementari, in una scuola di avviamento industriale poverissima, dove Don Milani era l’unico insegnante; vi era un solo libro di testo da cui i ragazzi a turno leggevano la lezione e Don Lorenzo spiegava. Inoltre tutto il necessario era fatto dai ragazzi: due lunghi tavoli, le sedie, le carte geografiche, l’astrolabio che ancora si possono ammirare. Si era sempre al corrente di quanto avveniva nel mondo nel campo del lavoro e sindacale, attingendo dai giornali di varie sponde e si discuteva soprattutto sulle ingiustizie sociali e lo sfruttamento perpetrato nei confronti dei poveri e dei deboli. L’insegnamento di Don Lorenzo mirava proprio ad abilitare i suoi ragazzi a possedere la parola per poter comunicare e far rispettare i propri diritti. A tale scopo grande importanza veniva data all’apprendimento delle lingue, strumento indispensabile per entrare in rapporto con uomini di altre nazioni; e quando si giungeva a una conoscenza discreta di esse Don Milani li mandava, per quanto molto giovani, all’estero: in Francia, Germania, Inghilterra. Molte delle lettere qui pubblicate riportano le risposte che egli mandava ai suoi “figli”, tutte intrise di amore appassionato per il loro bene, amore dimostrato col suo grande interessamento circa il loro lavoro, la condotta morale, le abitudini, la frequenza alla S. Messa e ai Sacramenti.
Niente di quanto è necessario per essere “buoni cristiani ed onesti cittadini” veniva trascurato: la loro vita era l’oggetto di preoccupazione per questo “apostolo della scuola”, così completo, zelante, dedito al servizio di Dio, e vivendo il Vangelo sine glossa. Nonostante le accuse ingiuste e le punizioni subite amò sempre la Chiesa da figlio obbediente, pur non tacendo mai la verità nei confronti di Vescovi e Cardinali. Varie lettere sono inviate ad amici con la richiesta di aiutare i suoi ragazzi all’estero a trovare lavoro o la pigione. Altre sono indirizzate all’Arcivescovo di Firenze per mostrargli con grande chiarezza quanto lo avesse frainteso. Da tante lettere si apprende il lavoro indefesso che impegna tutti a Barbiana, ossia la stesura di alcune Lettere, ad es. ai cappellani militari, ai giudici, a una professoressa che aveva bocciato tre dei suoi ragazzi agli esami sostenuti nelle scuole statali. In tutte vibra il suo animo schietto e generoso fino all’eroismo, che lo ha reso capace di spendere letteralmente la vita per i suoi ragazzi. Anche quando per la malattia (venne stroncato da leucemia a soli 44 anni) e non aveva la forza di rispondere a ciascuno, inviò per due volte una Lettera circolare della repubblica di Barbiana a tutti i suoi rappresentati diplomatici all’estero. Loro sedi. Questo indirizzo mostra la sua fierezza e la fiducia che aveva riposto in questi cari figli e l’affetto che nutriva verso di loro. Confessa, infatti, in una lettera a Michele: «Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto» (p. 347). Ringraziamo il curatore di queste Lettere, allievo tra i primi sei di Barbiana e oggi Direttore della “Fondazione Don Lorenzo Milani”, perché è in esse che si rivela l’uomo, il prete, l’educatore e il segreto per cui la scuola di Barbiana è diventata meta di numerosi visitatori, desiderosi di imparare ad insegnare non con i libri, ma con la vita.
Tratto dalla Rivista di Scienze dell'Educazione n. 2/2008
(http://www.pfse-auxilium.org)
-
-
25,00 €→ 23,75 € -
-
-
-
-
-
20,00 €→ 19,00 € -
12,00 €→ 11,40 € -
16,00 €→ 15,20 €
Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.
I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).
Giorgio Rejna il 15 luglio 2017 alle 22:21 ha scritto:
Don Milani è stato per me, come per molti miei coetanei, un maestro della mia giovinezza. Ho letto per la prima volta questo libro 40 anni fa, quando avevo 20 anni ed ancora oggi conserva la sua bellezza . Non so quante copie ho regalato ad amici..