Mai come prima il messaggio del Papa per Giornata Mondiale della Comunicazione sociale appare così urgente e aderente alla situazione che sta vivendo la comunità umana. L’avvento di Internet e dei media sociali ha “cambiato” il modo di fare informazione e di usare i big-data per il controllo degli utenti della rete. Per di più, la sovrabbondanza delle informazioni ha reso più difficile identificare la qualità delle notizie e spinto verso un confronto in cui sospetto e acredine stimolano il meccanismo del fascino e della accettazione o al contrario del rigetto apriori. Tempestività e istantaneità della pubblicazione hanno inficiato il dovere della verifica soprattutto per chi pubblica, ma anche per chi legge. Il fruitore stesso, lettore o spettatore che sia, si trova a volte di fronte alla sospensione del giudizio sulle informazioni ricevute rischiando di cadere nel paradosso della credibilità: le notizie cioè sono valutate incredibili, ma probabili o possibili. In questo clima prolificano le notizie false o menzognere il cui obiettivo è quello di creare distorsione della verità e conseguente disinformazione, e reconditamente di montare il sospetto, il complotto, la violenza verbale e il conflitto. Perciò l’appello alla “responsabilità personale di ciascuno nella comunicazione della verità” appare più che mai opportuno. Solo la veridicità delle notizie può contribuire a un giornalismo di pace, non “buonista”, ma a servizio dell’interesse di tutti poiché genera fiducia e apre “vie di comunione e di pace”.
Accogliendo la sfida proposta dal messaggio del Papa, la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS ancora una volta propone il contributo di docenti e specialisti dell’ambito su un tema di tale attualità convinti che informare, come afferma Papa Francesco, è “avere a che fare con la vita delle persone”.
Renato Butera Salesiano, giornalista pubblicista siciliano, è docente presso la FSC dell’UPS dove insegna Giornalismo, Etica e Deontologia della Comunicazio ne e del Giornalismo, Storia del cinema.
Paola Springhetti Giornalista, si occupa della comunicazione per il CESV, Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio. Insegna Giornalismo all’Università Pontificia Salesiana.