La ricca raccolta di liriche latine preparata da un giovane poeta contemporaneo, che scrive unicamente in latino, permette, oggi soprattutto, di recuperare e riflettere sul complesso e organico substrato culturale talora lasciato ai margini della cultura ufficiale. Con questa raccolta Mauro Pisini, efficacemente sostenuto dal prof. Manlio Sodi e da altri appassionati cultori d’un sapere senza limiti né di spazio né di tempo, ha richiamato in vita una consuetudine viva qualche secolo addietro, e ha sfidato l’impossibile con coraggio davvero eroico.
Il prof. Pisini non solo è vero poeta, ma sa dimostrare che anche in piena epoca tecnologica un elevato sentimento dell’anima si può compiutamente esprimere in latino, una lingua più viva che mai. Con quest’opera, unica nella sua solida impalcatura formale, il poeta tocca tutte le corde che un’anima nel nostro tempo riesce a percepire, ad assimilare e ad estrinsecare.
La lettura talvolta può presentare qualche difficoltà soprattutto a quanti non hanno eccessiva dimestichezza con l’antica lingua di Roma, che in questo volume, almeno per l’aspetto formale, rivive gli splendori dell’età augustea. Del resto i maestri, dai quali l’Autore è stato allevato, appartengono tutti a quel periodo, anche se non mancano i più significativi autori sia del Medioevo sia del Rinascimento sia delle epoche successive, che rivivono nelle sottili allusioni in più luoghi del volume.
L’opera permette di compiere un percorso “corpo a corpo” (Comminus), quasi un insieme di incursioni in tematiche che il prof. Pisini ha saputo affrontare ed esprimere anzitutto in lingua latina. Affiancano il lavoro dell’Autore Chiara Savini, docente di lettere, che ha curato le versioni dei testi, e il poeta Nicola Scapecchi, autore delle note.
Scorrendo le varie sezioni si è condotti come in un viaggio immaginario con brani poetici da leggere e ascoltare per realizzare autentici colloqui con se stessi, con la natura, con i sentimenti… con quelle realtà e situazioni della vita che contribuiscono – se ben “letti” – a cogliere in profondità il mistero che avvolge ogni persona, i suoi rapporti con gli altri e la natura.
Ciò costituisce un invito a cogliere i valori di pagine di letteratura che, se pur in latino, offrono un ampliamento e uno sviluppo anche a quella italiana, come pure di quelle altre letterature legate alle lingue neolatine che, in qualche modo, dipendono nella loro storia dalla cultura di Roma.