Paolo di Tarso
-Un'introduzione alla vita e all'opera dell'apostolo di Cristo
(Nuova biblioteca scienze religiose)EAN 9788821307348
Consapevole di collocarsi in un settore molto frequentato soprattutto nell’ultimo anno, quello degli studi su Paolo, l’a. illustra lo scopo del suo libro – nato da 25 anni di studi e dalla docenza – come un aiuto a capire Paolo all’interno della storia del cristianesimo primitivo (parte I), facendo della sua biografia la chiave per l’interpretazione della sua opera; anche le lettere ritenute autentiche sono lette nel quadro della vita dell’Apostolo (II), mentre nella III parte s’affronta la fecondità storica del suo pensiero nel sorgere della cosiddetta «scuola paolina». Infine nella IV si offre una sintesi della teologia paolina. Ricchissima la bibliografia.
Tratto dalla rivista
Il Regno 2010 n. 10 (http://www.ilregno.it)
Nel redigere l’opera, l’Autore – docente alla Pontificia Università Salesiana (Roma) – si è posto un triplice obiettivo: (1) situare Paolo nel cristianesimo primitivo; (2) far comprendere le lettere dell’Apostolo come parte della sua vita; (3) presentare una sintesi del pensiero paolino. Lo studio è suddiviso in quattro parti, precedute da un’introduzione e integrate da un’appendice (tavola cronologica del cristianesimo paolino, mappe e bibliografi a).
Nelle pagine introduttive l’Autore richiama «l’importanza della conoscenza di Paolo, della sua opera storica e della sua eredità nel seno del primo cristianesimo» (p. 13). «Nessun altro uomo – afferma Bartolomé – ha influito tanto sulla genesi della coscienza cristiana; nessuno come lui ha aiutato in modo così determinante a identifi are il suo nucleo irrinunciabile e a identificarsi di fronte al giudaismo in cui nacque» (p. 14). Tramite le sue lettere «possiamo essere sicuri di essere in contatto con la prima generazione del cristianesimo» (p. 15), all’epoca in cui «la fede cominciava il processo di autocomprensione e di espressione nelle diverse teologie, e il lavoro missionario accresceva straordinariamente il numero dei credenti e, in pari tempo, il numero dei problemi» (p. 16).
Nella Parte prima (“Il paolinismo problema del cristianesimo”) la figura dell’Apostolo è inquadrata nella storia del cristianesimo primitivo, all’infuori del quale – sottolinea l’Autore – «non vi è alcuna possibilità di comprendere il fenomeno storico e religioso rappresentato da Paolo; né avrebbe alcuna legittimità la sua opera teologica» (p. 22). Diversamente da quanto si potrebbe pensare, l’inserimento di Paolo nella Chiesa delle origini non fu facile, anzi «l’Apostolo ha sempre costituito per la comunità cristiana un serio problema» (p. 22). «Fin dal II secolo – nota Bartolomé – l’entusiasmo nei confronti della sua opera e della sua persona nella Chiesa è sempre convissuto col riserbo o il disinteresse, l’incomprensione e l’anatema» (p. 34).
La Parte seconda pone l’accento sulla vicenda biografi ca di Paolo, «la chiave per l’interpretazione della sua opera» (p. 17), nella convinzione che «non è possibile comprendere il messaggio e la teologia dell’Apostolo Paolo se non si tiene presente lo sviluppo della sua vita e le tappe della sua missione» (p. 105). Per l’Autore «il miglior modo possibile di presentare le lettere di Paolo, quello che più le rispetta, trattandosi di scritti d’occasione, è quello di situarle nel preciso momento in cui sono sorte» (p. 103), poiché «tutta la sua produzione scritta non è stata che una parte – e pure accidentale – della sua movimentata storia personale» (p. 17).
Si tratta della parte più consistente dell’opera, in cui l’Autore delinea il profilo biografico dell’Apostolo (cap. 3: “Il cammino di Paolo: dalla persecuzione all’apostolato”), ricostruisce la storia delle sue comunità (cap. 4: “Paolo e le sue comunità”) e illustra i suoi viaggi missionari (cap. 5: “Il secondo viaggio paolino”; cap. 6: “Il terzo viaggio”; cap. 7: “L’ultimo viaggio di Paolo”). “L’eredità paolina” è il titolo della Parte terza. Nel cap. 8 (“Il periodo post-paolino”) l’Autore si sofferma sulla “terza generazione” cristiana – quella che si assunse «la responsabilità in primo luogo di conservare, ed in seguito di mettere per iscritto, la tradizione evangelica e apostolica» (p. 453) – e sulla cosiddetta “scuola / tradizione paolina”, ossia coloro che – dopo la scomparsa di Paolo – «si sarebbero mantenuti identificati con lui e la sua opera e si sforzarono di conservare l’eredità dell’Apostolo raccogliendo la corrispondenza paolina che si trovava frammentata e dispersa presso le loro comunità» (p. 454).
I due capitoli successivi sono dedicati alle “Lettere alle due Chiese dell’Asia Minore: Col e Ef” (cap. 9) e a “Le lettere pastorali” (cap. 10). La Parte quarta (“Teologia paolina. Un abbozzo”: cap. 11) propone una rassegna delle principali tematiche del pensiero paolino: vangelo, rapporto con il giudaismo, cristologia, soteriologia, antropologia, etica, ecc. «Paolo non fu un teologo di professione; lo divenne per vocazione. Come missionario dovette presentare il vangelo, […] come pastore doveva dare risposte alle questioni che le sue comunità gli presentavano», perciò «il suo pensiero fu un modo particolare di esprimere la sua reazione apostolica» (p. 527). In altri termini «la sua è stata una teologia fissata in scritti congiunturali» (p. 528), anche se – ricorda l’Autore – «le situazioni particolari non dettano a Paolo quello che scrive, ma erano piuttosto le occasioni per articolare diversamente l’unico vangelo» (p. 532).
Frutto di un’esperienza didattica pluriennale, l’opera si distingue per l’organicità e la chiarezza dell’esposizione. Due tratti – tra gli altri – meritano una segnalazione. In primo luogo, le note a piè di pagina, ricche e accurate, nelle quali l’Autore riporta le opinioni più significative sulle questioni affrontate, fornendo spunti per ulteriori approfondimenti. In secondo luogo, l’analisi esegetica di alcuni testi, con i quali il lettore è posto a diretto contatto con lo stile e il pensiero dell’Apostolo. Discutibile, invece, la scelta della trattazione “globale” delle Lettere Pastorali; considerato il carattere “introduttivo” dell’opera, sarebbe forse stata preferibile la presentazione distinta di ciascuna di esse. Nell’insieme il libro offre un’ampia panoramica sulla vita, l’opera e il pensiero dell’Apostolo, alla luce della bibliografi a più autorevole (e recente). Si tratta di un prezioso contributo alla conoscenza di Paolo, oltre che «una guida utile per un ulteriore, e auspicabile, studio personale» (p. 18).
Tratto dalla rivista "Miscellanea Francescana" n. I-II/2010
http://www.seraphicum.org
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3,90 €→ 3,70 € -
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giacomo medde il 6 settembre 2018 alle 13:37 ha scritto:
Molto impegnativo da leggere....