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I laici in Giovanni Crisostomo. Tra Chiesa, famiglia e città
EAN 9788821306358
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DETTAGLI DI «I laici in Giovanni Crisostomo. Tra Chiesa, famiglia e città»
Tipo
Libro
Titolo
I laici in Giovanni Crisostomo. Tra Chiesa, famiglia e città
Autore
Pasquato Ottorino
Editore
LAS Editrice
EAN
9788821306358
Pagine
252
Data
2007
COMMENTI DEI LETTORI A «I laici in Giovanni Crisostomo. Tra Chiesa, famiglia e città»
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Recensioni di riviste specialistiche su «I laici in Giovanni Crisostomo. Tra Chiesa, famiglia e città»
Recensione di Celestino Corsato della rivista Studia Patavina
A milleseicento anni dalla morte di Giovanni Crisostomo (407-2007) non sono mancate le iniziative culturali (pubblicazioni, dibattiti, tavole rotonde, convegni internazionali in diversi centri culturali dell’Occidente e dell’Oriente come di oltre-oceano) sia per celebrarne la figura di monaco, pastore-‘teologo’, omileta, retore, esegeta, sia per stilare lo status quaestionis della ricerca storico-critica e fare il punto degli studi attinenti alla tradizione manoscritta, alle fonti, alle edizioni, alla cronologia delle opere crisostomiane, ecc.: si vedano, solo a citare due eventi, il «Symposium Chrysostomianum» di Basilea (25-27 gennaio 2007) e il recente Convegno (8-10 novembre 2007), significativamente intitolato «Chrysostomika II» (a cento anni esatti dalla pubblicazione di Chrysostomika [I], settembre 1907, edito a Roma dalla Congregazione di Propaganda Fide), promosso dall’Istituto Patristico Augustinianum in collaborazione con il Pontificio Istituto Orientale di Roma.
In tale fervore di studi cade opportuna la pubblicazione, in terza edizione (1998; 2001; 2006), del volume che qui presentiamo: riveduta e corretta, ma anche aggiornata nei titoli bibliografici sia all’interno delle note a piè di pagina sia nell’ampio elenco finale che appare ben articolato e suddiviso in studi sul Crisostomo (storici, esegetico-letterari, teologici, spirituali, pastorali, pedagogici) e studi vari (storico-patristici, teologico-pastorali) [pp. 235-247] (per una bibliografia esaustiva si veda Chrysostom Bibliography nel sito http://www.cecs.acu.edu.au/chrysostombiblio.htm).
Il percorso del volume è orientato a mettere in luce, sulla base delle fonti prevalentemente omiletiche e degli studi scientifici più recenti, il rapporto tra il Crisostomo, presbitero e vescovo, e i fedeli-laici all’interno della comunità ecclesiale, che si prolunga, come suggerisce il sottotitolo del volume, nella famiglia e nella città.
I contenuti sono organizzati in una scansione di sette capitoli: identità dei laici nella Chiesa; laici in azione nella comunità cristiana; laici e famiglia in contesto (giudaico e pagano); laici e famiglia cristiana, l’educazione dei figli; laici e città: per una animazione cristiana; laici e pietà popolare: il pellegrinaggio.
La lettura dei titoli, tuttavia, non rende ragione della ricchezza e della declinazione dei temi affrontati quali: l’esercizio della funzione sacerdotale, profetica e regale dei laici; il ruolo della donna nella chiesa (l’apporto di Olimpiade nella comunità cristiana di Costantinopoli); la vita sessuale e coniugale-familiare tra fenomeni di costume (eredità del paganesimo) e ideali crisostomiani; la prassi sponsale e le nozze cristiane (il grande mistero, i fini, l’indissolubilità); la famiglia «piccola chiesa» nella quale acquistano un ruolo di primaria importanza la Scrittura e la preghiera; il progetto educativo e la pedagogia corale (il ruolo di entrambi i genitori) nell’educazione dei figli; la rilevanza del vissuto ecclesiale e della frequenza alla chiesa nella costruzione della personalità; le dimensioni (corporale, intellettuale, religioso-morale) del processo educativo che la famiglia, autentica scuola di vita e di valori, sviluppa all’interno delle singole fasi (infanzia-fanciullezza, adolescenza-giovinezza, fidanzamento-matrimonio).
Non manca di realismo... e insieme di utopia il Crisostomo, quando affronta i problemi della città sia ad Antiochia che a Costantinopoli: ricchezza e povertà, schiavitù, lavoro, scuola, cultura, non sono temi marginali, ma quotidiani, che spingono il predicatore a immaginare una città a misura di cristiano nella quale i laici si impegnano a seguire un’etica sociale ispirata al vangelo e alla prassi delle prime comunità apostoliche, a fare della sapienza umana appresa nelle scuole uno strumento di crescita intellettuale e di inculturazione della fede.
Alla fine del IV e inizi del V secolo viene favorito e sviluppato il pellegrinaggio dentro e fuori città (ad Antiochia e a Costantinopoli). Il Crisostomo mette in opera una vera strategia pastorale di animazione cristiana della pietà popolare che si fa pellegrina ai luoghi dei martiri: si valorizzano i luoghi, le reliquie, i riti e le feste di culto in onore dei martiri (ma anche dei santi e degli asceti), le modalità della partecipazione attiva dei fedeli, ma anche si propone l’esemplarità martiriale per incentivarne l’imitazione.
Questo «bel» volume si accredita per l’attualità del tema e per la competenza di chi, da molti anni rigoroso studioso del Crisostomo (è uscita, in novembre 2007, la traduzione curata dal Pasquato di: Rudolf Brändle, Giovanni Crisostomo, vescovo riformatore martire, Borla), lo ha scritto con passione: ne fa fede il moltiplicarsi delle edizioni e delle traduzioni in greco, ucraino, rumeno, russo, alle quali auguriamo lettori attenti e altrettanto appassionati.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2007, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
In tale fervore di studi cade opportuna la pubblicazione, in terza edizione (1998; 2001; 2006), del volume che qui presentiamo: riveduta e corretta, ma anche aggiornata nei titoli bibliografici sia all’interno delle note a piè di pagina sia nell’ampio elenco finale che appare ben articolato e suddiviso in studi sul Crisostomo (storici, esegetico-letterari, teologici, spirituali, pastorali, pedagogici) e studi vari (storico-patristici, teologico-pastorali) [pp. 235-247] (per una bibliografia esaustiva si veda Chrysostom Bibliography nel sito http://www.cecs.acu.edu.au/chrysostombiblio.htm).
Il percorso del volume è orientato a mettere in luce, sulla base delle fonti prevalentemente omiletiche e degli studi scientifici più recenti, il rapporto tra il Crisostomo, presbitero e vescovo, e i fedeli-laici all’interno della comunità ecclesiale, che si prolunga, come suggerisce il sottotitolo del volume, nella famiglia e nella città.
I contenuti sono organizzati in una scansione di sette capitoli: identità dei laici nella Chiesa; laici in azione nella comunità cristiana; laici e famiglia in contesto (giudaico e pagano); laici e famiglia cristiana, l’educazione dei figli; laici e città: per una animazione cristiana; laici e pietà popolare: il pellegrinaggio.
La lettura dei titoli, tuttavia, non rende ragione della ricchezza e della declinazione dei temi affrontati quali: l’esercizio della funzione sacerdotale, profetica e regale dei laici; il ruolo della donna nella chiesa (l’apporto di Olimpiade nella comunità cristiana di Costantinopoli); la vita sessuale e coniugale-familiare tra fenomeni di costume (eredità del paganesimo) e ideali crisostomiani; la prassi sponsale e le nozze cristiane (il grande mistero, i fini, l’indissolubilità); la famiglia «piccola chiesa» nella quale acquistano un ruolo di primaria importanza la Scrittura e la preghiera; il progetto educativo e la pedagogia corale (il ruolo di entrambi i genitori) nell’educazione dei figli; la rilevanza del vissuto ecclesiale e della frequenza alla chiesa nella costruzione della personalità; le dimensioni (corporale, intellettuale, religioso-morale) del processo educativo che la famiglia, autentica scuola di vita e di valori, sviluppa all’interno delle singole fasi (infanzia-fanciullezza, adolescenza-giovinezza, fidanzamento-matrimonio).
Non manca di realismo... e insieme di utopia il Crisostomo, quando affronta i problemi della città sia ad Antiochia che a Costantinopoli: ricchezza e povertà, schiavitù, lavoro, scuola, cultura, non sono temi marginali, ma quotidiani, che spingono il predicatore a immaginare una città a misura di cristiano nella quale i laici si impegnano a seguire un’etica sociale ispirata al vangelo e alla prassi delle prime comunità apostoliche, a fare della sapienza umana appresa nelle scuole uno strumento di crescita intellettuale e di inculturazione della fede.
Alla fine del IV e inizi del V secolo viene favorito e sviluppato il pellegrinaggio dentro e fuori città (ad Antiochia e a Costantinopoli). Il Crisostomo mette in opera una vera strategia pastorale di animazione cristiana della pietà popolare che si fa pellegrina ai luoghi dei martiri: si valorizzano i luoghi, le reliquie, i riti e le feste di culto in onore dei martiri (ma anche dei santi e degli asceti), le modalità della partecipazione attiva dei fedeli, ma anche si propone l’esemplarità martiriale per incentivarne l’imitazione.
Questo «bel» volume si accredita per l’attualità del tema e per la competenza di chi, da molti anni rigoroso studioso del Crisostomo (è uscita, in novembre 2007, la traduzione curata dal Pasquato di: Rudolf Brändle, Giovanni Crisostomo, vescovo riformatore martire, Borla), lo ha scritto con passione: ne fa fede il moltiplicarsi delle edizioni e delle traduzioni in greco, ucraino, rumeno, russo, alle quali auguriamo lettori attenti e altrettanto appassionati.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2007, nr. 3
(http://www.fttr.glauco.it/pls/fttr/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=271)
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