Di troppa (o poca) famiglia

La psicologa Ameya Gabriella Canovi torna a parlarci del concetto di “famiglia” in tutte le sue diverse sfaccettature. Il significato di famiglia ci viene insegnato fin da piccoli, sembra essere un termine semplice e tutti crediamo di poterne dare una chiara definizione. Eppure questa parola rappresenta un mondo fatto di tante contraddizioni, un contesto in cui, che ci piaccia o no, succede di tutto. Ci sono famiglie ingombranti dove la troppa presenza, e il presunto affetto, soffocano i componenti. Famiglie a trama stretta, opprimenti, che non permettono a nessuno di allontanarsi o quelle che, al contrario, sono prive di stabilità, caratterizzate dall’assenza sia fisica che emotiva. E poi ancora famiglie che sopravvivono grazie ai segreti custoditi, famiglie tradizionali e quelle chiamate “arcobaleno”. Conoscere le nostre radici è importante per comprendere la nostra identità, il modo in cui ci relazioniamo con il nostro corpo e con gli altri. Non dobbiamo inoltre dimenticare che, qualunque sia la nostra storia familiare, è sempre possibile trasformare traumi e ferite in risorse per la propria crescita personale.