EAN 9788817028899
Ultimati nel 1889, i "Ditirambi di Dioniso" sono espressione della personalità ricchissima e poliedrica del loro autore: affondano le radici nella poesia classica (da Pindaro a Goethe) e contribuiscono a gettare le basi di quella successiva (dal dadaismo all'ermetismo). Perché Nietzsche, nei versi come nella speculazione, è sempre antichissimo e contemporaneo: la sua parola di filosofo del Novecento per eccellenza ha tutta la forza remota dell'oracolo. Quest'opera è una delle più problematiche di Nietzsche: quale posto occupa all'interno della sua sterminata produzione? Quale rapporto può instaurarsi tra la speculazione filosofica e la parola poetica? Quale valore dev'essere attribuito a questi versi, scritti dal filosofo tedesco nella sua piena maturità ma a un passo dal baratro della follia?
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