EAN 9788816418646
I film sono capaci di attivare in noi una trasformazione emozionale. Questa nasce soprattutto nel dialogo tra l'opera filmica e l'inconscio non rimosso dello spettatore. "L'inconscio filmico" si genera quindi a partire da una area di contatto tra il film e i preesistenti vissuti dello spettatore, che ne vengono trasformati. Il film è infatti, al pari di tutte le arti, un generatore emozionale, ma in modo forse più intenso e specifico, in quanto sussiste una indubbia affinità tra la rappresentazione cinematografica e la rappresentazione inconscia, affinità che si basa anzitutto sullo statuto immaginifico di ambedue. Nello spazio-tempo dell'inconscio filmico si attivano processi che vedono entrare in gioco non solo la realtà storica, sociale e autobiografica dello spettatore, non solo i suoi conflitti e la sua realtà psichica (l'inconscio rimosso), ma anche un potenziale creativo che ancora attende di giungere a espressione (l'inconscio irrappresentabile). Il film può così fungere da stimolo nell'attivare la conversione delle sensazioni ancora informi e magmatiche in rappresentazioni. I film consentono l'emergere di un "pensiero senza pensatore", che sorge nello spazio della visione. Esso non appartiene al testo filmico, e forse inizialmente neppure allo spettatore.
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18,00 €→ 17,10 € -
6,50 €→ 6,17 € -
22,50 €→ 21,37 € -
8,78 €→ 8,34 € -
25,00 €→ 23,75 € -
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