Il terrore rosso sulla Russia ortodossa

Il grande studioso del mondo russo Richard Pipes, nel suo saggio Il regime bolscevico. Dal terrore rosso alla morte di Lenin, afferma che nei libri sulla storia della rivoluzione russa lo spazio riservato alla religione è poco o nullo e che taluni autori lo ignorano totalmente, dimenticando il ruolo svolto dalla Chiesa nella storia e nella cultura russa, così impregnata di valori religiosi. Muovendo da questa considerazione l’autore ricostruisce con cura i fatti che caratterizzano la lotta spietata dei bolscevichi contro la Chiesa ed analizza la storiografia sull’argomento, che all’inizio vede su contrapposte posizioni gli autori sovietici, impegnati a ribadire le tesi ufficiali e a negare la persecuzione della Chiesa, e gli storici russi dell’emigrazione affiancati da quelli occidentali. Con l’implosione del sistema sovietico si assiste ad una fruttuosa collaborazione delle due scuole di pensiero, non più antitetiche, ma impegnate a collaborare per una attenta ricostruzione degli avvenimenti di quel tragico periodo storico.