EAN 9788816415287
Quando il Messico, nel 1821, diventa indipendente, comprende vasti territori cui gli USA mirano e dei quali si impadroniranno: California, Texas, Nevada, Utah e altri (attuali) Stati americani. Questa conquista territoriale, costata anni di guerre e contraddizioni, portò “di qua dal confine” non solo i pellerossa, ma anche popolazioni meticce di lingua spagnola. Molti di essi vennero spossessati delle terre che coltivavano, non solo perché la terra era un bene appetibile, ma anche per sottometterli attraverso il lavoro bracciantile nei latifondi. Questo libro è un lungo viaggio attraverso barrios, villaggi e campi della California, del Nuovo Messico, del Texas. Il mondo dei messicani-americani viene esplorato dall’autore con competenza e passione, e il risultato di questo lavoro mostra come queste genti – «La Raza» – vogliano recuperare un’identità che avvertono come defraudata. Dice Tijerina, il capo mitico della Raza: «Un popolo che ha fede andrà lontano», e quando gli si fa notare che son trascorsi quasi due secoli dall’annessione, aggiunge: «Noi non abbiamo fretta», perché un popolo che ha cultura conosce il peso del tempo.
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