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Descrizione
Il lavoro come fonte di operatività e di creatività e di rapporto con gli altri è condizione fondamentale della vita umana e dell'essere sociale. In tutte le epoche il lavoro è stato fattore che ha permesso il sostentamento e il progredire della società. Eppure, allo stesso tempo, in ogni momento storico intorno al lavoro si sono stabiliti vincoli sociali che hanno determinato la creazione di strutture gerarchiche e di varie dominazioni. Per questo l'analisi del lavoro è necessaria per la comprensione di qualsiasi epoca e momento storico.
Ridotto a mera mercanzia sin dagli albori del capitalismo, il lavoro si è diviso tra lavoro ignorato (lavoro domestico, lavoro sociale) e lavoro espropriato, il lavoro-merce, la forza lavoro sotto sfruttamento. Tuttavia, a lungo andare i lavoratori hanno scoperto nella realizzazione della loro attività produttiva un processo di socializzazione sul quale costruire un'identità collettiva e un programma politico: la liberazione del lavoro. Le trasformazioni recenti del sistema capitalista sembrano aver rotto i vincoli sociali che permettevano l'autoriconoscimento individuale e collettivo dei lavoratori, fonte di coscienza di se stessi e di critica di ciò che è dato.
L'economia postfordista ha abituato alla precarietà e alla variabilità e i lavoratori che sono in attesa si attrezzano a sviluppare le proprie attitudini, non riuscendo però a vivere una «vita vera», una vita sociale di relazioni volontarie e non imposte dal ritmo dell'impresa just in time (ovvero dallo slogan della Toyota).
Questo è lo scenario dei prossimi anni, nel quale il movimento dei lavoratori dovrà organizzarsi e confliggere. Una società con forti differenze sociali, nella quale il sistema di protezione sociale a favore della fascia dei cittadini più deboli è sempre più ridotto. Segmenti di nuova emarginazione del lavoro e del non lavoro si allargano sempre più, arrivando a comprendere anche quegli strati della società che fino a pochi anni fa erano considerati garantiti.
Si devono introdurre nello spazio europeo nuovi diritti del lavoro, mentre non vanno elusi diritti acquisiti. Tra i diritti fondamentali sono imprescindibili i diritti all'occupazione a tempo indeterminato e a pieno salario, alla garanzia di un reddito sociale sufficiente, alla piena protezione sociale. Si pone infine la corresponsabilità nei confronti dei diritti dei lavoratori di altri paesi che sono, tra l'altro, fornitori di prodotti per l'Europa
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