All'uomo di oggi, alle prese con una profonda crisi di valori e con dei vasti cambiamenti esistenziali, può risultare esaltante scoprire la sua fede in Dio altro non che un'eco della "fede" che Dio ha in lui. Una vita vita personalmente impegnata nell'esperienza del Vangelo è pertanto la sola risposta valida ai numerosi interrogativi della modernità.
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L'uomo che vuol comprendere se stesso fino in fondo — non soltanto secondo immediati, parziali, spesso superficiali, e perfino apparenti criteri e misure del proprio essere — deve, con la sua inquietudine e incertezza ed anche con la sua debolezza e peccaminosità, con la sua vita e morte, avvicinarsi a Cristo.
Egli deve, per così dire, entrare in Lui con tutto se stesso, deve «appropriarsi» ed assimilare tutta la realtà dell'Incarnazione e della Redenzione per ritrovare se stesso. Se in lui si attua questo profondo processo, allora egli produce frutti non soltanto di adorazione di Dio, ma anche di profonda meraviglia di se stesso. Quale valore deve avere l'uomo davanti agli occhi del Creatore se «ha meritato di avere un tanto nobile e grande Redentore», se «Dio ha dato il suo Figlio», affinché egli, l'uomo, «non muoia, ma abbia la vita eterna».
In realtà, quel profondo stupore riguardo al valore ed alla dignità dell'uomo si chiama Vangelo, cioè la Buona Novella. Si chiama anche Cristianesimo. Questo stupore giustifica la missione della Chiesa nel mondo, anche, e forse di più ancora, «nel mondo contemporaneo».
(Enciclica Redemptor hominis, n. 10)
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PRESENTAZIONE
Mio caro Justo Mullor,
Mi rivolgo a te in questo modo perché tu stesso hai scelto di presentarti così ai lettori! Visto che al tuo libro hai inteso dare la forma familiare di una lunga lettera ad un nipote, permettimi di seguire l'esempio dando a queste parole di presentazione un carattere amichevole ed informale.
A dire il vero, non c'è bisogno di presentazioni. Fin dalle prime pagine di Dio crede nell'uomo proponi un cammino diritto ed una guida sicura. Nessuno può dubitare degli obiettivi che il libro si propone. Nessuno dei grandi problemi di oggi viene eluso. La totalità del Vangelo nella totalità della vita: questa è la passione di cui ognuna di queste pagine porta la fiamma e il fascino.
Alcuni lettori si sorprenderanno di sapere che dietro la testimonianza pastorale di questo libro si nasconde — o meglio, si rivela in pienezza — uno di quei vescovi che si chiamano «nunzi apostolici»; di essi l'opinione pubblica non conosce, di solito, che l'abilità diplomatica ed il tatto politico. Il tuo orizzonte abituale, aperto su continenti e conferenze internazionali, ti ha affinato lo sguardo per individuare, seguendo le tracce dell'uomo moderno, i segni di un'ansia: quella della ricerca di una fede che illumini la vita.
Scrivo queste righe in mezzo alla lieta valanga degli auguri natalizi. In questi tempi, in cui tanti dicono di non credere più in Dio, è riconfortante che qualcuno ricordi che Dio, da parte sua, continua a credere nell'uomo. Ti auguro di trovare molti «nipoti»..., di tutte le età, disposti a prestarti attenzione mentre parli loro, in tutta semplicità, con le parole del Vangelo. Perché il Vangelo conserva intatta la sua giovinezza!
Roma, 12 gennaio 1990 Roger Cardinale Etchegaray
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Dott. luisa sirtoli il 28 febbraio 2023 alle 19:49 ha scritto:
Manuale di teologia biblica che rilegge le categorie bibliche dell'alleanza fondandole su una teologia e una antropologia positiva e moderna, rispettosa della libertà dell'uomo e della sua responsabilità