EAN 9788815241610
Il carattere della piccola impresa è costitutivamente pre-economico, sociale, antropologico. Più che un attore economico, essa è un testimone vivente del passato agrario e della mobilità sociale ascendente delle classi non agiate della società. Si fonda sulla persona e quindi sulla fiducia, sulla inesauribile flessibilità di cui persone e famiglie sono capaci pur tra mille errori.
Non antitetica, ma complementare e sinergica rispetto al big business, nel nostro paese la piccola impresa è stata il veicolo dell’affermazione sociale delle classi subalterne, rappresentando un inesauribile serbatoio di imprenditorialità e forza creatrice. La sua crisi attuale è specchio della crisi di un intero sistema sociale prima che economico. Ma la piccola impresa italiana può risorgere, trasformata e rafforzata, a patto che il sistema sociale sappia sostenerla rifondando l’economia sulla persona e sulla famiglia.
Giulio Sapelli insegna Storia economica ed Economia politica nell’Università Statale di Milano. Tra le sue pubblicazioni: «La crisi economica mondiale» (Bollati Boringhieri, 2008), «Diario sudamericano» e «L’universo di Monti», edite nel 2012 da Guerini e Ass., oltre a «Storia economica dell’Italia contemporanea» (2008), «La democrazia trasformata» (2010), «Un racconto apocalittico» (2011), edite da Bruno Mondadori. È editorialista del «Corriere della Sera».
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