Forme del bene condiviso
(Percorsi)EAN 9788815119889
Condividere vuol dire dividere con altri, partecipando ad un bene comune. Il legame, fra l’orizzontalità delle forme storiche della convivenza e la verticalità del bene che accomuna, aiuta a rileggere in un orizzonte più ampio l’intera trama delle relazioni di reciprocità. Il presente volume, frutto di un’esperienza di ricerca realmente condivisa, ripensa i temi della persona e del mondo della vita, dell’ospitalità e della cittadinanza, prossimità e partecipazione comunitaria. L’attenzione si sposta quindi lungo quel complesso crinale in cui si incontrano etica pubblica , politica e religione. La distinzione tra pubblico e privato nel mondo classico e nella modernità aiuta a rileggere alcuni nodi tematici cruciali: individualismo, pluralismo, democrazia, secolarizzazione, laicità e religione civile. Si tratta di un contributo di straordinaria attualità nel segno di un “ethos” della convivenza che oppone alla tentazione dell’atomismo sociale le ragioni del bene comune condiviso. Esso si compone dell’apporto, oltre che del curatore che lo introduce, di 12 studiosi impegnati nella docenza e nella ricerca in modo qualificato e con un orientamento sicuro. Ciascun intervento garantisce l’assun zione di principi e criteri che a livello operativo consentono di affrontare le numerose sfide che ostacolano una vita più giusta e solidale.
Tratto dalla Rivista di Scienze dell'Educazione n. 1/2009
(http://www.pfse-auxilium.org)