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Descrizione
Fra i poli contrapposti di un forte antropocentrismo (l'uomo come capolavoro della creazione, sul quale tutto è centrato) e di un forte evoluzionismo (l'uomo come prodotto casuale dell'evoluzione), esiste un ampio spettro di concezioni sull'essere umano. Si va dall'immagine del superuomo di Nietzsche fino alla descrizione dell'uomo come macchina intelligente, il cui cervello funziona alla stregua di un computer.
Sono concezioni che non passano accanto all'individuo senza influire sulla coscienza che egli ha di sé. Sempre meno tale coscienza è quella espressa dal filosofo francese Gabriel Marcel con l'immagine dell'uomo viator dell'infinito, alla ricerca del tutto diverso. La domanda del salmista: Che cos'è l'uomo, o Dio, ché ti ricordi di lui? difficilmente è ancora posta in questo modo, e rimane pure senza risposta.
La consapevolezza che l'uomo ha di sé esercita un decisivo influsso sul modo con cui concepisce la vita e il mondo. Quando egli fonda la coscienza di sé sulla fede in Dio e su di essa struttura il suo vivere e il suo operare, nasce l'antropologia in quanto disciplina teologica.
Nella tradizione francescana la questione antropologica è totalmente integrata nella questione di Dio.
Prefazione. Introduzione e formulazione del problema. A. La creazione. 1. L'origine della salvezza. 2. La determinazione della salvezza nel compimento finale della creazione. B. La realtà senza salvezza. 3. L'uomo come peccatore e la miseria della vita umana. C. La nuova creazione. 4. La salvezza di Dio nel mondo e il compimento della salvezza. D. Antropologia teologica ed ethos fondamento di una prassi. 5. La salvezza di Dio e la realtà umana.. Bibliografia.
Johannes B. Freyer (1953) è entrato nella provincia Frati Minori dei Tre Re Magi di Colonia nel 1977, ha emesso la professione solenne nel 1982 e ricevuto l'ordinazione presbiterale nel 1983. Ha studiato teologia a Münster, Lucerna, Bonn, Roma e Treviri; qui conclude gli studi teologici con la libera docenza in dogmatica e storia del dogma. Attualmente è rettore della Pontificia Università Antonianum, dove insegna dal 1996. È direttore della sezione di filosofia e teologia francescana al Centro Quaracchi di Grottaferrata (RM). Ha occupato e occupa incarichi di rilievo all'interno dell'Ordine e della sua provincia religiosa.
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DETTAGLI DI «Homo Viator»
Tipo
Libro
Titolo
Homo Viator - L'uomo alla luce della storia della salvezza. Un'antropologia teologica in prospettiva francescana. Corso di teologia spirituale 12
Autore
Freyer Johannes B.
Editore
Edizioni Dehoniane Bologna
EAN
9788810541326
Pagine
512
Data
ottobre 2008
Peso
575 grammi
Altezza
21 cm
Larghezza
15 cm
Profondità
2,7 cm
Collana
Teologia spirituale
Recensioni di riviste specialistiche su «Homo Viator»
Fra i poli contrapposti di un forte antropocentrismo e di un forte evoluzionismo, esiste un ampio spettro di concezioni sull'essere umano. Sono concezioni che influiscono sulla coscienza che egli ha di sé. Ma sempre meno tale coscienza è quella espressa dal filosofo G. Marcel con l'immagine dell'uomo viator dell'infinito, alla ricerca del tutto diverso. Tuttavia, quando egli fonda la coscienza di sé sulla fede in Dio e su di essa struttura il suo vivere, nasce l'antropologia in quanto disciplina teologica. Nella tradizione francescana la questione antropologica è totalmente integrata nella questione di Dio.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2008 n. 20
(http://www.ilregno.it)
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