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Descrizione
La venuta del Regno è da considerarsi il primo e irrinunciabile annuncio di Gesù, un annuncio, almeno in parte, dimenticato in favore del kerygma pasquale, che si sostituì al primo in seguito all'esaltante esperienza della morte e risurrezione del Signore. Ciò spiega come mai il termine Regno, che riempie di sé tutte le pagine dei vangeli sinottici, vada poi lentamente scomparendo nel prosieguo degli stessi scritti apostolici. Dopo che per secoli la chiesa aveva accaparrato l'attenzione degli studi teologici, la recente ricerca sul Gesù storico ci ha tramandato la certezza che egli è essenzialmente il profeta del Regno. Intorno a questo concetto roteano i suoi insegnamenti, in particolare le sue meravigliose parabole, i suoi atteggiamenti, i suoi miracoli, da intendere come segni del veniente Regno di Dio, perché dovunque arriva il Regno il male retrocede. Tutto il male: il male morale (cioè il peccato), il male fisico (cioè la sofferenza e la morte, culmine di tutte le passività dell'uomo), il male sociale (cioè l'ingiustizia e la sopraffazione).Una volta acclarato che Gesù è l'uomo del Regno, occorre affermare e considerare la chiesa, l'organismo che da sempre è stato ritenuto come la sua personale creazione e continuazione. Nel convincimento che la visione del Regno - scritto con la maiuscola - aiuterà la chiesa - scritta dall'autore con l'iniziale minuscola, quale «piccolo e innocente ma anche significativo tentativo di risarcimento» - a essere più completamente se stessa. In base alle indicazioni del Vaticano II, la chiesa viene qui definita come «inizio e serva del Regno» (sottotitolo del volume). Parlare della chiesa in riferimento al Regno significa poi ridefinire la sua stessa missione.
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Recensioni di riviste specialistiche su «Per un mondo nuovo»
Per ammissione dello stesso a., il testo è «un rimprovero per quanti dichiarano con troppa facilità di conoscere il Concilio, che in realtà riescono soltanto a orecchiare in lontananza». Poiché sempre più spesso la teologia non è «al servizio della pastorale e della vita», oggi essa «batte di nuovo alla porta e domanda un momento di ascolto e di attenzione». In particolare la «teologia del Regno» dovrà avere sin d’ora un posto di maggiore importanza nella vita delle comunità.
Tratto dalla rivista Il Regno 2010 n. 10
(http://www.ilregno.it)
Il libro rappresenta un saggio ecclesiologico modulato nella prospettiva del Regno, nel convincimento che la visione del Regno aiuterà la chiesa a essere più pienamente se stessa. In base alle indicazioni del Vaticano II, essa viene qui definita come «inizio e serva del Regno». Parlare della chiesa in riferimento al Regno significa ridefinire la sua stessa missione. L’autore è noto per molte opere di teologia, ripensata con un impianto sistematico, ma con un linguaggio e con una sensibilità che la comunicano come spiritualità per il credente.
Tratto dalla rivista Concilium n. 3/2010
(http://www.queriniana.it/rivista/concilium/991)
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