L' agire della Chiesa
-Indicazioni di teologia pastorale
(Fede e annuncio)EAN 9788810203491
La domanda fondamentale per la teologia pastorale e per la pastorale potrebbe essere così espressa: come dire il messaggio di Gesù Cristo in una realtà sociale e culturale di seconda secolarizzazione e all’interno di una società liquida? Il vol. tratta dell’agire pastorale della Chiesa nell’oggi, all’interno di una visione profondamente radicata nella Tradizione e nel magistero, e insieme attenta a intercettare i segni dello Spirito. L’a. è docente di Teologia pastorale, responsabile del Centro studi e documentazione della diocesi di Torino e direttore dell’Osservatorio giuridico-legislativo regionale piemontese della CEI.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2009 n. 8
(http://www.ilregno.it)
La teologia pastorale continua a sollecitare l’attenzione e la riflessione sull’agire della Chiesa. È questo l’apporto di Giovanni Villata, docente, pastore e collaboratore sul campo in vari ambiti della pastorale in questo volume denso e agile nello stesso tempo. Il suo contributo alla riflessione teologico-pastorale non pone a tema le questioni di fondo o i nodi epistemologici irrisolti ma si inserisce nella schiera dei manuali di teologia pastorale. Il pregio, lo diciamo subito, è quello di un testo che è possibile usare nei percorsi teologici (la grafica editoriale, tuttavia, non si presta allo scopo). Nato dalla pluriennale esperienza didattica e dal ministero in parrocchia, si presenta quale testo per l’insegnamento, con intento sistematico, ragionato e di facile fruizione.
È un testo sistematico nella scansione dei temi seguendo una impostazione classica: dall’approccio storico alla disciplina fino alla scansione metodologica e operativa; dalle tematiche pastorali ai soggetti implicati ai modelli operativi. L’autore affronta l’universo «complesso» e a volte «contraddittorio» della vita della chiesa. La trama pastorale fa riferimento alla Parola di Dio, al mistero dell’incarnazione, alla coscienza ecclesiale e ad una spiritualità di comunione in chiave missionaria. In questo percorso vengono messi a fuoco i concetti e le tematiche attinenti ad un discorso di teologia pastorale o pratica. La prospettiva mira a superare il modello cosiddetto «tradizionale», che si esprimeva attraverso la «pastorale di cristianità» sviluppata dal concilio di Trento fino ai nostri tempi e che non risponde più alle esigenze della postmodernità. L’invito è a considerare il modello della «chiesa-comunione» e della chiesa «nel» mondo e «per» il mondo, che derivano dall’ecclesiologia del Vaticano II. Gli apporti e le determinazioni, sia dottrinali che operativi, specialmente dei teologi pastoralisti italiani più conosciuti (Lanza, Midali, Seveso, Tonelli…) vengono evidenziati con chiarezza e sinteticità. Uno spazio particolare (due capitoli) viene riservato alla relazione di aiuto (pastoral counseling) e alla progettualità. Schemi e tabelle riassuntive aiutano a sintetizzare i contenuti e le prospettive.
È un discorrere ragionato nel condurre il lettore lungo il «filo rosso» dell’agire pastorale della Chiesa in confronto con la Parola di Dio e le necessità quotidiane delle persone: «Che cosa sarebbe una dottrina sulla fede che si colloca al di fuori dei luoghi in cui vive, si confessa, si celebra e si pratica la fede? La pastorale non sarebbe forse solo sterile e fuorviante pragmatismo e umanesimo, se si colloca al di fuori di tutta la teologia?». Tale impostazione diventa l’obiettivo «ambizioso» a dire dello stesso autore del volume. Per questo la teologia pastorale opera secondo l’analisi e l’interpretazione teologico-critica della prassi ecclesiale, l’elaborazione critica di «imperativi di fede», la progettazione fatta alla luca della fede e di una strategia di intervento riguardante i soggetti, i metodi, le risorse. La verifica finale si pone come momento indispensabile in vista di una eventuale rettifica della prassi considerata. Questa riflessione sull’agire della Chiesa non è solo appannaggio del clero ma di tutto il popolo di Dio, secondo la nuova prospettiva conciliare. Di fronte al calo numerico delle vocazioni, si fa strada la corresponsabilità di tutti i cristiani, strada obbligata dalla necessità ma a ben vedere eloquente segno dei tempi.
È infine un volume fruibile anche da chi non è affinato alle problematiche epistemologiche o metodologiche attinenti alla teologia pratica perché approccia non tanto le questioni disciplinari quanto le risposte che la riflessione teologico-pastorale ha cercato di produrre nei decenni precedenti ma che soprattutto si impegna a dare nel presente. Va dato atto alla chiarezza con la quale le tematiche vengono trattate, equilibrando le definizioni con lo sviluppo dei contenuti.
La significativa bibliografia finale è suddivisa per temi e si offre come integrazione alle tesi del volume. Pur definita essenziale, tralascia qualche testo significativo.
Di fronte all’annoso problema di molti docenti di teologia pastorale o pratica di avere un testo di riferimento completo, sintetico e ragionato, una possibilità di colmare la lacuna è offerta da questo volume di don Giovanni Villata, incoraggiato a pubblicare anche dal sostegno dei confratelli.
Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2009, nr. 2
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)
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