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Descrizione
In questo libro Massimo Piattelli Palmarini, biofisico e scienziato cognitivo, e Jerry Fodor, filosofo del linguaggio e cognitivista, sostengono che il principio darwiniano di selezione naturale e di progressivo adattamento all'ambiente non è verificabile. Anzi, con grande probabilità, è sbagliato. Lo dimostrano i dati più recenti della ricerca genetica, embriologica e biomolecolare. E lo dimostra l'esame stringente della logica interna della teoria darwiniana. Sulla scia di Stephen J. Gould e Richard Lewontin, i primi evoluzionisti a mettere in seria discussione il principio di selezione naturale, Piattelli e Fodor processano Darwin e i suoi seguaci più ortodossi. Oggi, sostengono, possiamo affermare con certezza che i viventi evolvono. Quali siano però i meccanismi che innescano il cambiamento è questione controversa e non ancora del tutto chiara. Atei, materialisti, non sospetti di derive creazioniste, i due autori credono che non esistano nella scienza discussioni "inopportune". Al contrario, proprio nel nome della scienza occorre discutere con chiarezza e onestà i presupposti, i riscontri e le aporie di tutte le teorie scientifiche. Darwin e il darwinismo sono stati a lungo ritenuti fondamentali per comprendere la natura del vivente, ma non sono un feticcio che non possa essere messo sotto osservazione critica.
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DETTAGLI DI «Gli errori di Darwin»
Tipo
Libro
Titolo
Gli errori di Darwin
Traduttore
Sala V. B.
Editore
Feltrinelli
EAN
9788807104572
Pagine
263
Data
2010
Collana
Campi del sapere
Recensioni di riviste specialistiche su «Gli errori di Darwin»
Recensione di Marco Respinti della rivista Il Timone
Due esperti mondiali di scienze cognitive, evoluzionisti e dichiaratamente atei, minano alle fondamenta l’ipotesi materialistico-meccanicista circa la nascita e lo sviluppo della vita. Il concetto di “selezione naturale”, il perno principale dell’intero costrutto darwiniano-darwinista, non spiega infatti i meccanismi dell’evoluzione della struttura vivente e attribuisce irrazionalmente al “caso naturale” azioni di tipo intenzionale tipiche invece di ciò che ha “mente”. Decine di meccanismi biologici reali, che il libro documenta, sfuggono al criterio filosofico della “selezione naturale”. Cosa resta allora dell’evoluzionismo?
Tratto da Il Timone n. 96 - anno 2010
(http://www.iltimone.org)
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