Progetto e direzione: Enzo Bianchi.
La nuova edizione Einaudi della Bibbia si caratterizza innanzitutto per la nuova traduzione, non confessionale, frutto del lavoro di un'équipe di filologi ed esegeti fra i più autorevoli al mondo, profondi conoscitori dell'ebraico, dell'aramaico e del greco. Una traduzione che vuole rendere accessibile il testo biblico al lettore odierno, ma senza omogeneizzare le sue asperità linguistiche, culturali e teologiche. «La Bibbia è sempre disponibile a una lettura infinita, e non solo per le interpretazioni che sono sempre molte, come testimonia tutta la copiosissima letteratura dei commenti biblici, ma infinita perché diventa diversa a partire da chi la legge. Ci sono letture diverse nella fede ebraica, letture diverse nella fede cristiana, letture diverse di chi non è credente né in Dio, né in Gesù Cristo e legge la Bibbia come «il grande codice» secondo la ben nota espressione di Northrop Frye. Grande codice della cultura occidentale soprattutto, ma non solo! Per il non ebreo e il non cristiano, la Bibbia non contiene «la parola di Dio», ma resta una testimonianza scritta del pensiero umano che si esprime imputando al soggetto «Dio» parole e azioni che hanno un significato alto per l'umanità. Ma non si dimentichi che nella lettura della Bibbia anche il credente non potrà fare a meno di tutti gli strumenti umani necessari per leggerla, interpretarla e comprenderla. Nella lettura infinita c'è un cammino comune del credente e del non credente che deve assolutamente essere messo in rilievo e praticato senza sospetti. D'altronde, le chiese oggi riconoscono che la Bibbia, pur contenendo la parola di Dio, è innanzitutto parola umana, che gli autori sono autori umani, e che la Bibbia è un testo che va interpretato rifuggendo ogni lettura fondamentalista. Oggi possiamo dire che la Bibbia è la biblioteca che non divide, non separa, non apre a fondamentalismi, chiede l'affermazione della diversità, delle pluralità e dunque del dialogo perché essa è strutturalmente dialogica!» (dalla Prefazione di Enzo Bianchi)
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Giovanni Basile il 26 dicembre 2021 alle 17:14 ha scritto:
Valida e interessante iniziativa della casa editrice Einaudi. Una Bibbia non confessionale, cioè adatta a tutti i cristiani a prescindere dalla confessione di appartenza. Sontuosa edizione, assai ben curata, dietro la quale c'è l'apporto di grandi studiosi e filologi. Il prezzo non è indifferente, ma ne vale davvero la pena.
Lara Munari il 27 gennaio 2022 alle 08:51 ha scritto:
Interessante traduzione della Parola, che si avvicina notevolmente al senso della lingua originale. L'unico aspetto a mio avviso carente è la grafica riguardo i numeri indicanti i capitoli dei testi - è difficile individuarli, basterebbe aumentarne il carattere - e le note - il cui rimando a piè di pagina non è subito visibile -. Tuttavia l'apparato delle note è molto buono, ho trovato rimandi non presenti in altre edizioni della Bibbia. Il testo si presenta come quello di un libro, mancando ai lati i classici rimandi a altri testi e passi paralleli. Personalmente mi piace.