Che senso ha la vita? Che cosa significa incontrare Dio e fare esperienza del Suo amore? E ancora: chi era veramente Gesù? Quali sono gli eventi che dopo la Sua morte hanno portato alla nascita del cristianesimo? Perché l'amore è così importante per vivere? Che cosa sono la carità, la speranza, il perdono? Che cosa vuol dire credere? Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, nominato da papa Francesco Segretario Speciale del Sinodo sulla famiglia, in queste pagine affronta alcuni grandi quesiti che si pongono tanto i credenti quanto chi è ancora alla ricerca della fede, della gioia della preghiera e dell'esperienza dell'amore divino.
Scritte sotto forma di lettere, con un linguaggio semplice nonostante la profondità dei temi trattati, le risposte a tali interrogativi ci mostrano come è possibile cercare il Dio della fede dei cristiani, un Dio innamorato della Sua creatura, dall'amore forte e sicuro, e insieme infinitamente capace di tenerezza. "Nate dal desiderio di comunicare il dono della fede, la gioia della preghiera e l'esperienza dell'amore divino a quanti ne siano in ricerca", ci spiega Bruno Forte "queste lettere vorrebbero parlare al tuo cuore. Non hanno la pretesa di spiegare tutto. Vorrebbero solo aiutarti a porti domande che contano e a pensare. Leggile come un messaggio di amicizia, una proposta per avvicinarti all'esperienza della fede nel Signore Gesù." Ma come si può arrivare a conoscere davvero questo Dio che è Amore? Mettendoci "in ascolto di Lui"...
INTRODUZIONE
Nate dal desiderio di comunicare il dono della fede, la gioia della preghiera e l'esperienza dell'amore divino a quanti ne siano in ricerca, queste lettere vorrebbero parlare al tuo cuore. Non hanno la pretesa di spiegare tutto. Vorrebbero solo aiutarti a porti domande che contano e a pensare. Leggile come un messaggio di amicizia, una proposta per avvicinarti all'esperienza della fede nel Signore Gesù.
Le ho scritte meditando e pregando nella casa dove abito, posta sulla collina della città dove sono stato chiamato a vivere come pastore del mio popolo. L'immagine della collina mi suggerisce l'idea che queste pagine stiano fra la pianura della nostra vita quotidiana e il cielo delle nostre speranze, cariche delle opere e dei giorni di tutti e aperte alla luce che l'Eterno offre dall'alto a chi cerca il Suo volto.
Te le presento come un piccolo mezzo per scoprire un po' di più la bellezza di Dio e per fare insieme un pezzo di strada nel grande pellegrinaggio della vita e del tempo verso la patria, dove Lui sarà tutto in tutti. Leggile nell'ordine in cui le presento o in quelo che più ti piacerà scorrendo l'indice, soffermandoti su quelle che più ti sembrano parlare al tuo cuore. Sin da ora prego per te che vorrai leggerle, e ti chiedo di pregare per me.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
Il senso della vita
Che senso ha la mia vita? È la domanda che mi hai fatto, dando voce così all'inquietudine più profonda del tuo cuore. È una domanda importante e sono contento che tu me l'abbia posta, perché questo significa che sei una persona che si mette in gioco nel cercare la verità e che nel tuo intimo credi alla dignità della vita che ci è stata donata. È vero che non tutti sembrano porsi questa domanda, anche se sono convinto che in ciascuno essa sia presente come un tarlo nascosto, un desiderio incancellabile, che resta tale anche quando non è espresso. Se mi chiedi il perché di questa mia convinzione, non esito a risponderti che interrogarci sul senso di ciò che scegliamo e facciamo ci aiuta a essere più ricchi di umanità, motivati e aperti alla felicità, di cui abbiamo bisogno come dell'aria che respiriamo. Dare senso alla vita è consentire alla nostra anima di respirare, e il respiro dell'anima è ciò che ci fa vivere veramente.
Il senso della vita non è, insomma, qualcosa d'irrilevante: chi pensa di farne a meno si accorgerà presto che i suoi atti sono come frammenti senza comunicazione fra loro, e la somma dei suoi giorni gli apparirà prima o poi come un peso faticoso. Quando invece tI svegli al mattino e hai uno scopo per vivere, tutto risulta diverso e perfino la fatica del quotidiano diventa sostenibile o addirittura bella e degna di essere affrontata. Se poi rifletti su questo scopo, ti accorgerai che esso non è mai semplicemente qualcosa: non si può vivere solo per l'avere, il piacere o il potere. Anche se attraenti, il fascino delle cose, l'uso gratificante e il dominio di esse passano presto, lasciando una percezione di vuoto nell'anima. A dare senso alla vita è piuttosto Qualcuno. Un antico proverbio lo dice in maniera incisiva: «Si può vivere senza sapere perché, ma non si può vivere senza sapere per chi!».
È per questo che il senso della vita si trova unicamente nell'amore: chi ama ha qualcuno per cui vivere, lottare e sperare; ha un motivo sufficiente per affrontare e offrire sacrifici, uno scopo che dà gioia al cuore per il solo fatto di esserci. Chi ama va incontro alla fatica dei giorni con una ragione di vita e di speranza più forte del prezzo da pagare, del sudore e delle lacrime da versare. L'amore è la gioia della vita e un'esistenza senza amore è semplicemente triste e vuota. Se ami qualcuno, e se il tuo amore è ricambiato, la tua gioia può toccare momenti intensissimi, di cui neanche le prove più grandi riescono a cancellare l'attesa e il ricordo.
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Prof. Marco Vismara il 14 maggio 2015 alle 16:04 ha scritto:
I temi affrontati dal testo offrono grandi spunti di riflessione sulle verità fondamentali del cristianesimo e della vita di fede di ogni uomo; l'autore, il grande Bruno Forte, con la chiarezza e carica che contraddistingue i suoi libri, riesce ad affascinare e coinvolgere in temi a volte difficili da comunicare ai giovani.