Il segreto del millennio
(Oscar bestsellers)EAN 9788804354215
Diciamo subito che Il segreto del millennio è un thriller, quindi un lettura di intrattenimento. Va segnalato, però, oltre che per una trama avvincente e un contenuto “alto” (il segreto in questione ruota intorno ad una preziosissima scacchiera d’oro appartenuta a Carlo Magno e alle sue connessioni simbolico-matematiche), per una descrizione fortemente negativa della massoneria e della Rivoluzione Francese: due elementi abbastanza inediti nella letteratura contemporanea, usualmente tendente ad esaltare l’una e l’altra. Una delle due protagoniste (la vicenda si svolge in parallelo tra il 1973 ed il 1793) vive gli eventi del Terrore da vittima, duplicemente colpevole per i giacobini, essendo aristocratica ed ex novizia carmelitana (fino alla chiusura forzata) del convento. La descrizione dei massacri viene fatta attraverso tinte talvolta molto forti che però hanno il merito di far percepire chiaramente, senza mezzi termini, il clima di violenza brutale e allucinata che attraversò Parigi e la Francia. Marat viene descritto come un mostro nel corpo (è ricoperto di disgustose pustole che emanano continuamente sebo) e nell’animo, assetato com’è di sangue; l’assassinio del Re viene descritto come un martirio; Carlotta Corday (anch’essa aristocratica e già novizia a Caen prima della soppressione del convento) come un’eroina… Insomma, una descrizione del Terrore molto più vicina al vero di tanta “agiografia” che dipinge Marat come un martire di una fanatica girondina e il regicidio come una qualsiasi condanna a morte, una tra le tante (ma non poi troppe, non demonizziamo la Rivoluzione, che va comunque percepita come positiva!) necessarie per realizzare il “bene” della Francia e dell’umanità intera. Ma commenta una personaggio, il pittore David, deputato della Convenzione: «La fiamma che distrugge non può certo costruire».
Tratto dalla rivista Radici Cristiane n. 49 - Gennaio 2010
(http://www.radicicristiane.it)
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2,50 €→ 2,37 € -
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