Il messale offre i testi liturgici di: Ferie (anni pari e dispari); Proprio dei Santi e Comuni; Messe per varie necessità e votive; Messe dei defunti; Collectio Messe della Beata Vergine Maria. I testi della Parola di Dio sono aggiornati secondo il Lezionario della Chiesa italiana (2009-2010). Nuova la parte del santorale e l'iconografia simbolico-descrittiva di tutto il Messale. Per la prima volta è accessibile in un messale la "Collectio mariana" (1987). I commenti che precedono e seguono le letture, le indicazioni rubricali e le proposte di preghiere dei fedeli aiutano l'assemblea a "celebrare i santi misteri", ad "annunciare la morte del Signore e proclamare la sua risurrezione nell'attesa della sua venuta". Un messale della e per l'assemblea, perché si pone a suo servizio per farle scoprire la sua realtà e per educarla a celebrare bene il mistero della salvezza.
INTRODUZIONE
UNA TRADIZIONE CHE CONTINUA
di G. Venturi e M. Gobbin
La prima edizione del Messale dell'assemblea cristiana apparve nel 1963 e risultò subito qualcosa di nuovo nel panorama dei messalini allora esistenti, e si avvaleva del lavoro condotto dai monaci dell'abbazia di Saint-André del Belgio. Nelle successive edizioni, sfruttando l'esperienza acquisita, un gruppo di lavoro dell'Elledici presentò ai fedeli un testo originale che ha avuto una convinta accoglienza e una grande diffusione.
Questa nuova edizione del Messale dell'assemblea cristiana vuole rimanere fedele ai principi di fondo che hanno ispirato le prime edizioni, aggiornandoli opportunamente. In particolare nuovi sono i testi della Parola di Dio secondo il rinnovato Lezionario pubblicato dalla Conferenza Episcopale Italiana (2009-2010).
Un messale della e per l'assemblea
Innanzitutto è un «messale della e per l'assemblea» in quanto si pone a servizio dell'assemblea per farle scoprire la sua realtà e per educarla a celebrare bene il mistero della salvezza.
Il punto di partenza è quanto insegna il Concilio Vaticano II e cioè che le singole azioni liturgiche «non sono azioni private, ma celebrazioni della Chiesa, che è "sacramento di unità", cioè popolo santo radunato e ordinato sotto la guida dei Vescovi. Perciò [tali azioni] appartengono all'intero Corpo della Chiesa, lo manifestano e lo implicano; i singoli membri poi vi sono interessati in diverso modo, secondo la diversità degli stati, degli uffici e dell'attuale partecipazione» (SC 26). Soggetto della celebrazione non è pertanto solo il sacerdote, ma l'assemblea all'interno della quale il sacerdote compie un ministero che gli deriva dalla sua ordinazione.
Tutte le proposte (preghiera dei fedeli, ...), i commenti che precedono e seguono le letture, le indicazioni rubricali presenti in questo libro vogliono aiutare l'assemblea a «celebrare i santi misteri», ad «annunciare la morte del Signore, proclamare la sua risurrezione nell'attesa della sua venuta».
Pertanto questo libro si prefigge di portare l'assemblea a scoprire e a manifestare la presenza del Signore: infatti «Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, specialmente nelle azioni liturgiche. È presente nel sacrificio della messa sia nella persona del ministro, "egli che, offertosi una volta sulla croce, offre ancora se stesso per il ministero dei sacerdoti", sia soprattutto sotto le specie eucaristiche. È presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura. E presente, infine, quando la Chiesa prega e salmeggia, lui che ha promesso: "Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20)» (SC 7): l'assemblea professa la sua fede nel Signore risorto in mezzo ai suoi; fare memoria di quanto Dio ha fatto nella prima e nella nuova alleanza, seguendo passo passo i testi biblici delle letture, dei salmi, delle antifone, cercando di collegarli in modo che appaiano come tessere di un unico disegno che trova in Cristo «il principio e la fine»: l'assemblea è introdotta a partecipare ai grandi eventi della storia della salvezza; impegnarsi a collaborare con Dio sotto la guida dello Spirito perché anche il nostro tempo risulti essere una storia di salvezza; infatti «la liturgia spinge i fedeli, nutriti dei sacramenti pasquali, a vivere "in perfetta unione", domanda che "esprimano nella vita quanto hanno ricevuto con la fede"; inoltre la rinnovazione dell'alleanza del Signore con gli uomini nell'Eucaristia conduce e accende i fedeli nella pressante carità di Cristo» (SC 10): l'assemblea testimonia la carità di Dio nella vita di ogni giorno; sentirsi partecipi delle vicende umane di oggi senza perdere di vista l'orizzonte e guardare al futuro dove trovano compimento tutte le promesse e dal vecchio mondo germina il nuovo. Infatti «nella liturgia terrena noi partecipiamo, pregustandola, a quella celeste, che viene celebrata nella santa città di Gerusalemme, verso la quale tendiamo come pellegrini, dove Cristo si trova assiso alla destra di Dio» (SC 8): l'assemblea tiene viva la speranza del compimento del regno.
Un messale che tiene desto l'impegno missionario
Fin dalle sue prime battute la Costituzione liturgica insegna che «la liturgia, mediante la quale, soprattutto nel divino sacrificio dell'Eucaristia, "si attua l'opera della nostra redenzione", contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e l'autentica natura della vera Chiesa... Così la liturgia, mentre ogni giorno edifica quelli che sono dentro la Chiesa in tempio santo nel Signore, in abitazione di Dio nello Spirito, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo, nello stesso tempo irrobustisce in modo mirabile le loro forze perché possano predicare il Cristo. Così a coloro che sono fuori essa mostra la Chiesa come vessillo innalzato sulle nazioni, sotto il quale i dispersi figli di Dio possano raccogliersi in unità, finché si faccia un solo ovile e un solo pastore» (SC 2). Questo significato missionario dell'assemblea quotidiana non è sempre percepito: il mondo liturgico non appare sempre solidale con il mondo degli uomini, e i cristiani che partecipano alle celebrazioni non fanno costantemente il nesso fra la liturgia e l'impegno missionario.
Il Messale dell'assemblea cristiana offre un tentativo di soluzione del problema. Le introduzioni di ogni giorno sono state redatte con la preoccupazione di incontrare i problemi di vita dell'uomo d'oggi e di definire le soluzioni offerte dal pensiero cristiano. Partecipando alla liturgia, il lettore del Messale dell'assemblea cristiana è nello stesso tempo solidale con tutta l'umanità, con tutta la Chiesa, con i problemi quotidiani della vita. Così il cristiano può tornare in mezzo agli uomini come un segno della salvezza che Dio arreca, come un testimone capace di rispondere alle questioni che il mondo propone.
II Messale dell'assemblea cristiana è uno strumento per la partecipazione attiva alla liturgia, ma vorrebbe soprattutto diventare il compagno fedele del cristiano nella preparazione della messa feriale e nella preghiera quotidiana, come pure la guida pratica per le riunioni di formazione, di catechismo o di preghiera. Si propone di essere una traduzione fedele di quanto ci ha lasciato in eredità il Vaticano II; se non fosse troppo ardito, vorrebbe aiutare a pregare e celebrare la messa.
ESTRATTO DALLA PRIMA PARTE
L'ASSEMBLEA CRISTIANA
Per celebrare il culto cristiano alcune persone si radunano, in un'ora stabilita di comune accordo, in un luogo determinato. Dapprima sono appena accostati l'uno all'altro; poi agiscono insieme: si alzano, cantano, fanno dei gesti, pregano, danno delle risposte. Accolgono la persona del prete celebrante come indispensabile per quello che stanno compiendo, lo ascoltano, danno il loro assenso alla preghiera che egli fa a nome di tutti.
È l'assemblea cristiana. Essa ha come presupposto la realtà profondamente umana e significativa dell'essere-insieme e come punto di riferimento la parola di Cristo: «Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20).
DA RIUNIONE CULTURALE AD ASSEMBLEA
Tutte le religioni hanno riunioni di culto; il cristianesimo trasforma la semplice riunione cultuale in assemblea, segno della riunione che il Dio della rivelazione opera nell'umanità lungo la storia della salvezza.
L'assemblea del deserto
Dio compie la riunione del popolo eletto, chiamandolo dalla pesante schiavitù dell'Egitto dove si trova disperso (Dt 4,10). L'iniziativa di convocare parte da Dio stesso, attraverso i suoi interpreti (Es 19,4). Motivo dell'assemblea del deserto è principalmente questa santa convocazione; non l'appartenenza a una determinata categoria sociale, culturale o politica, e neppure il semplice condividere gli stessi sentimenti o anche solo il desiderio di celebrare insieme un atto di culto.
Giunto al Sinai il popolo si purifica e si raccoglie ai piedi della montagna (Es 19,17); poi ascolta la parola dell'alleanza che propone il disegno divino di fare del gruppo una «nazione santa». Perché la parola proclamata non solo sia compresa, ma possa effettivamente edificare, Mosè la commenta a più riprese. L'assemblea manifesta la sua fede con l'Amen! In un rito sacrificale, presieduto da Mosè, il sangue dell'alleanza (Es 24,8) sigilla il patto con Dio.
Dopo il Sinai, Dio non si stanca di convocare e riconvocare in assemblea il suo popolo. Sono significative l'assemblea di Sichem e quella al ritorno dall'esilio babilonese.
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Giovanni Basile il 16 dicembre 2017 alle 15:01 ha scritto:
Compatto: oltre tremila pagine. I testi sono corredati di commenti. Il volume comprende: l'anno liturgico; il rito della messa; Santi e comuni; le messe per varie necessità; una collectio messe della Beata Vergine Maria; per ultimo, un lezionario supplementare. Anziché in cartonato, a mio parere sarebbe stata più pratica e funzionale una copertina flessibile. Ma va bene lo stesso.
Riccardo Tarchini il 25 novembre 2020 alle 20:16 ha scritto:
Questo messale è molto bello, ideale per le piccole chiese: è ben suddiviso in base al periodo e scritto con caratteri grandi. Sono molto soddisfatto dell'acquisto, arrivato in tempo e ben imballato.
Lara Munari il 16 aprile 2021 alle 07:29 ha scritto:
Ottimo messale che sto usando per essermi stato regalato. Grafica e impaginazione sono molto buone, compreso il colore della carta: il tutto rende il volume gradevole alla vista e ne rende quindi piacevole l'uso continuativo. Le letture del giorno sono precedute da commenti introduttivi che aiutano la comprensione più profonda dei testi; a tale scopo a mio avviso contribuiscono anche le immagini stilizzate che si trovano all'inizio di ogni giorno, che danno un tocco di vicinanza della Parola al lettore. Strumento indispensabile per prepararsi bene alla messa quotidiana.