Quando la fede diventa difficile. Domande e risposte su Dio, la Chiesa, la morte, l'aldilą
(Primavera. Mondo giovane) [Libro in brossura]EAN 9788801037104
Recensione di QUANDO LA FEDE DIVENTA DIFFICILE. DOMANDE E RISPOSTE SU DIO, GESÙ, LA CHIESA, LA MORTE, L’ALDILÀ (Lasconi T.) e DIO A UN PASSO DA NOI. RIPRENDERSI LA FEDE (De Vanna U.)
Ci troviamo di fronte a due pubblicazioni che pongono al centro dell’attenzione interrogativi esistenziali e religiosi degli adolescenti e dei giovani ai quali gli Autori offrono orientamenti risolutivi. Il testo di Tonino Lasconi presenta un’ampia serie di domande poste in prima persona dai ragazzi alle quali l’Autore offre una risposta puntuale. Gli argomenti toccati sono molteplici come, ad esempio, la fede, l’amicizia, l’amore, Dio, Gesù, la Chiesa, il peccato, la preghiera, la morale, i sacramenti, il diavolo, l’aldilà… Le risposte precise, brevi, essenziali offrono una prima soluzione ai problemi posti e suscitano, il più delle volte, l’interesse di approfondire l’argomento in sedi appropriate. Il testo di Umberto De Vanna si rivolge ad adolescenti e giovani che prevalentemente si trovano di fronte all’interrogativo se continuare o abbandonare la fede cristiana. Si tratta di nove capitoli nei quali l’esposizione delle problematiche relative all’incontro con Dio, alla libertà, alle motivazioni del credere, alla preghiera, all’amore cristiano, alla vocazione è intercalata da esperienze e inquietudini espresse dai giovani e da proposte di soluzione offerte dall’Autore. Ogni capitolo si conclude con la presentazione di piste per la riflessione personale e di gruppo. Le due pubblicazioni sono indirizzate ai ragazzi e ai giovani ma anche agli educatori, ai catechisti e ai genitori.
Tratto dalla Rivista di Scienze dell'Educazione n. 2/2008
(http://www.pfse-auxilium.org)
Il testo si presenta come un viaggio nel meraviglioso mondo dei ragazzi. Fin da piccolo, il bambino pone delle domande alla mamma ma, crescendo, le domande si fanno più complesse e non basta più la sola risposta dei genitori; infatti, chi risponde alle domande è don Tonino Lasconi, un parroco della diocesi di Ancona, che da sempre si prende cura dei giovani. La loro sete di conoscenza è esplicitata dalle tante domande sull’esistenza: l’amicizia, l’amore, la famiglia, la scuola, il tempo libero, il dolore, il male, la felicità. I giovani vanno alla ricerca di amici, sfiorano le ricchezze della sessualità, così nascono simpatie e si avvertono le esigenze di nuovi spazi per vivere meglio. Lo sforzo di don Tonino nel cercare delle risposte costituisce l’esigenza di dare un senso alla vita, un quadro di riferimento globale: una specie di “sintetico credo”.
Egli offre una prima sintesi sui contenuti di fede. I ragazzi sono stimolati un po’ alla volta non solo a conoscere il Dio dell’alleanza, il Gesù Cristo amico, il sostegno dello Spirito Santo, ma anche a interiorizzare tali dati, fino ad assumere il compito di diffonderli in prima persona e a essere responsabili delle proprie scelte. Il cammino di fede non si snoda lungo una sfilza di verità astratte e teoriche, ma si muove dentro le linee portanti di una storia di salvezza attuale e personale. In effetti, in questa storia di salvezza c’è sempre un posto anche per ciascun ragazzo con tutti i vari dubbi che gli frullano nella mente e nel cuore. La fede rende pressante la proposta di Gesù, chiarisce i termini della posta in gioco. Nessuno d’ora in avanti può obbligare il ragazzo a credere certe cose, a praticarle, nemmeno i suoi familiari. Gesù è presentato come modello attraente di vita credibile ed esigente. Egli attua l’uomo nuovo, quello che tutti vorrebbero essere: una persona dinamica, santa, giusta, intraprendente, capace di grande autonomia da tutti, ma anche di grande fedeltà a Dio e di lealtà nell’amicizia. È per questo che Gesù, da vero amico dei ragazzi, propone loro se stesso come via al compimento delle attese di ogni giovane. Le risposte a ogni singola domanda del ragazzo sono convogliate verso la maturazione di una convinta condivisione del progetto di Gesù.
Sul piano della conoscenza esso si propone di aiutare i ragazzi a scoprire un volto caratteristico di Gesù: uno che sceglie Dio e gli è sempre fedele, uno che parla chiaro e dice sempre la verità, uno che non si tira indietro sulla strada del progetto di Dio, uno che è coerente con le sue scelte. È la via dell’attuazione del regno di Dio nel mondo; è la vera via anche dei ragazzi, per realizzarsi personalmente. Sul piano degli atteggiamenti, i ragazzi sono stimolati a credere fortemente in Gesù Cristo, a condividere le sue scelte, a maturare anche atteggiamenti di coraggio, di fiducia, ad amare il Signore con profonda amicizia e fedeltà. Sul piano dei comportamenti, i ragazzi sono stimolati alla coerenza, agli impegni derivanti dalla fede in Gesù Cristo, a tradurre la fede in pratica sacramentale attiva e costante, nonché a fare comunione, nella gioia come nella sofferenza, con i coetanei, con la gente della parrocchia, con le varie associazioni, testimoniando essi stessi l’amore e la solidarietà cristiana. Un particolare rilievo è dato al sacramento della riconciliazione dei ragazzi. Dalle domande poste si percepisce che essi non vivono nell’eden innocente, e non fanno parte della categoria degli angeli; anch’essi, come tutti, faticano alquanto a camminare con fedeltà sulla via del bene e dell’onestà. La fede qui presentata ci assicura che Dio non lascia soli questi ragazzi, alle prese con le loro difficoltà e tentazione: Dio si prende cura con la grazia di Gesù Cristo e la forza dello Spirito Santo.
Così, anche i ragazzi sono chiamati alla santità e sono inviati nel mondo, sempre più vasto, per testimoniare la bontà e la santità. Il testo risulta valido soprattutto per educatori, genitori, catechisti, animatori: sottolinea la necessità di dialogare a lungo con questi ragazzi non più bambini e, comunque, desiderosi di capire le ragioni di una condotta da tenere nella vita quotidiana. Come è evidente, l’incontro dialogico serve alla buona comunicazione anche dei contenuti della fede. Ma, prima ancora, è al servizio dei ragazzi: per instaurare relazioni umane profonde tra educando ed educatore, tra amici di uno stesso gruppo. Nello stesso tempo, il testo rende un importante servizio di chiarificazione su ciò che è vero. Quindi, rende un servizio di rinforzo anche al giudizio morale, che è quello che conta, in quanto i dialoghi e le discussioni passano.
Tratto dalla rivista Asprenas n. 1-2/2010
(http://www.pftim.it)
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