PERSONAGGI DEL NUOVO TESTAMENTO
4. MARIA E GIUSEPPE
Editoriale
Dionisio Candido
MARIA E GIUSEPPE:
UNA COPPIA TRA DAVIDE E GESÙ
Guido Benzi
LE VOCAZIONI DI GIUSEPPE E MARIA:
MT 1,18-25 E LC 1,26-38
Benedetta Rossi
MARIA E GIUSEPPE
NELLA RETE DELLE RELAZIONI
Annalisa Guida
I VOLTI DI MARIA
NEL NUOVO TESTAMENTO
Dionisio Candido
MARIA E GIUSEPPE DOPO LA BIBBIA.
TAPPE DI UNA STORIA DEGLI EFFETTI
Annalisa Guida
SULLA SOGLIA,
CON CORAGGIO E CON CURA:
LE FIGURE DI MARIA E GIUSEPPE
Valentino Bulgarelli
MARIA E GIUSEPPE:
UNA FAMIGLIA IN DISCERNIMENTO
PER SAPERNE DI PIÙ
Marcello Panzanini
«Chi ascolta la Parola, genera il Cristo»
MEN AT WORK
Valeria Poletti
Genitori
APOSTOLATO BIBLICO
Andrea Albertin
L’Apostolato biblico nella diocesi di Padova
LA BIBBIA NELLA RIFORMA
Mara La Posta
Authorized Version o King James Version (anno 1611)
VETRINA BIBLICA
ARTE
Marcello Panzanini
La Madre non ci abbandona mai.
La Madonna del parto di Piero della Francesca
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EDITORIALE
Maria e Giuseppe, i genitori di Gesù, sono
i due personaggi di cui ci occuperemo
in questo nostro fascicolo di Parole
di Vita. Sono due persone fondamentali
per la vita di Gesù e dunque anche della chiesa, eppure
il Nuovo Testamento parla molto poco di loro;
la tradizione della chiesa invece, dagli scritti apocrifi
fino alla teologia, si è interessata a loro in maniera
più ampia. Ancora più del solito, dunque, dovremo
fare qualche escursione fuori dagli scritti canonici.
Come ormai d’abitudine, un primo articolo pone
le basi su cui poi costruire; ci offre alcuni punti
di riferimento per fare la conoscenza di questa “strana
coppia”, che nel nostro percorso biennale (personaggi
dell’Antico e personaggi del Nuovo Testamento)
è posta in parallelo con il grande re Davide, di cui
Giuseppe è discendente (Dionisio Candido). È specialmente
nei “vangeli dell’infanzia” di Gesù, cioè nei primi
due capitoli di Matteo e di Luca, che Maria e Giuseppe
occupano un certo spazio. Noi ci soffermeremo
in modo particolare sui due racconti di “vocazione”,
quando l’angelo viene da parte di Dio con un messaggio
sia per Maria che per Giuseppe; entrambi, alla
fine, sono chiamati a donare un grembo, una casa
al Figlio di Dio. Questa è la vocazione che li accomuna,
al di là delle differenze che ci sono tra i due
(Guido Benzi). Rimaniamo in scia con questa riflessione
se guardiamo alle relazioni che hanno con gli
altri personaggi dei vangeli; gli evangelisti sono stati
assai discreti a tale proposito, perché la relazione più
importante – sulla quale insistono i loro racconti – è
quella con Gesù e il mistero del suo essere figlio loro
e di Dio (Benedetta Rossi). In particolare, a tale proposito,
il Nuovo Testamento mette a fuoco il ruolo
avuto da Maria. Scavando in profondità ci accorgeremo
che non c’è uniformità tra i vari scritti del Nuovo
Testamento, ma una traiettoria è riconoscibile, sintomo
di una riflessione sbocciata nelle prime comunità
cristiane a proposito del ruolo di Maria nella storia
della salvezza (Annalisa Guida).
Finora siamo rimasti entro i confini degli scritti
canonici; un articolo intero sarà dedicato alla risonanza
che Maria e Giuseppe hanno avuto oltre il
Nuovo Testamento, dai vangeli apocrifi al Vaticano
II (Dionisio Candido).
I due ultimi articoli, prima delle rubriche, ci offrono
alcuni spunti di sintesi. Da un lato guardere-
mo a come sono costruiti narrativamente i due personaggi:
sulla soglia tra Antico e Nuovo, vivono il coraggio
di chi non abbandona anche nella difficoltà,
esprimono la cura che fa crescere e diventare adulti.
Sono dei veri genitori (Annalisa Guida)! Non modelli
ideali da incorniciare e guardare con nostalgia; ma
persone capaci nella realtà della vita familiare di fare
discernimento, per scoprire e custodire la presenza
del Dio con noi (Valentino Bulgarelli).
Le rubriche, ciascuna dal proprio punto di vista,
riprendono molti di questi temi. I Sermoni mariani di
Guerrico d’Igny, per esempio, mettono in luce come
chi ascolta la parola di Dio genera il Cristo, perché
giunge a «concepire dentro l’utero del cuore» (Marcello
Panzanini). “Men at work” ci regala una riflessione-
racconto di come può essere avere un figlio reale
e non immaginato, un figlio che non avrà di sicuro
la vita perfetta che madri e padri desiderano per i
propri ragazzi eppure sarà sempre amato, anche nella
sua incomprensibilità (Valeria Poletti). “La Bibbia
nella Riforma” ci racconta il percorso complicato attraverso
il quale si è giunti alla Authorized Version (o
King James Version), una traduzione ufficiale in inglese
della Bibbia per le comunità della Riforma; anche
in questo caso ci si deve incontrare-scontrare con una
realtà più complicata delle belle idee di partenza (Mara
La Posta). L’“Apostolato biblico” porta l’esperienza
della diocesi di Padova. L’inserto staccabile continua
con una riflessione sul ruolo che la Bibbia può
avere nella scuola: quando diciamo che è importante
che la Bibbia ci sia, non è scontato che intendiamo
la stessa cosa… (Marco Tibaldi).
Come congedo riprenderemo l’immagine di copertina,
la celebre Madonna del parto di Piero della
Francesca. Originariamente il dipinto doveva stare in
un cimitero: la Madre, raffigurata nell’atto di guardare
in basso, verso la bara, garantisce fino alla fine
la sua presenza (Marcello Panzanini). Il nostro augurio
è che queste pagine siano non solo uno strumento
per conoscere meglio Maria e Giuseppe, ma anche
un invito discreto a lasciarsi accompagnare da coloro
che hanno saputo aver cura di Gesù.
Carlo Broccardo