Card plastificata dalle linee classiche raffigurante San Giuseppe lavoratore. Il materiale la rende resistente all'usura.
Sul retro è possibile leggere la preghiera al santo:
O San Giuseppe,
padre putativo di Gesù e sposo purissimo di Maria,
che a Nazareth hai conosciuto la dignità e il peso del lavoro,
accettandolo in ossequio alla volontà del Padre e per contribuire alla nostra salvezza,
aiutaci a fare del lavoro quotidiano un mezzo di elevazione;
insegnaci a fare del luogo di lavoro una "Comunità di persone",
unita dalla solidarietà e dall'amore;
dona a tutti i lavoratori e alle loro famiglie, la salute, la serenità e la fede;
fa' che i disoccupati trovino presto una dignitosa occupazione
e che coloro che hanno onorato il lavoro per una vita intera,
possano godere un lungo e meritato riposo.
Te lo chiediamo per Gesù, nostro Redentore,
e per Maria, Tua castissima Sposa e nostra carissima Madre.
Amen
L'immagine di san Giuseppe con il bambino in braccio evidenzia l'importanza e la dignità del ruolo paterno del Padre putativo di Gesù e di tutti noi, in passato spesso sminuite.
Leone XIII scrive nella sua enciclica Quamquam Pluries: «È certo che la Madre di Dio poggia così in alto, che nulla vi può essere di più sublime; ma poiché tra la beatissima Vergine e Giuseppe fu stretto un nodo coniugale, non c'è dubbio che a quell'altissima dignità, per cui la Madre di Dio sovrasta di gran lunga tutte le creature, egli si avvicinò quanto mai nessun altro. Poiché il matrimonio è la massima società e amicizia, a cui di sua natura va unita la comunione dei beni, ne deriva che, se Dio ha dato come sposo Giuseppe alla Vergine, glielo ha dato non solo a compagno della vita, testimone della verginità e tutore dell'onestà, ma anche perché partecipasse, per mezzo del patto coniugale, all'eccelsa grandezza di lei».
San Giuseppe, sposo di Maria Vergine, e padre putativo di Cristo, viene menzionato poche volte nei Vangeli, che lo qualificano come tecton, l'artigiano. Le sue vicende sono state narrate più diffusamente dai Vangeli apocrifi. Gli evangelisti citano Giuseppe negli episodi relativi all'infanzia di Gesù, ma non ne parlano a proposito della vita pubblica di Cristo.
Nei Vangeli apocrifi si racconta che Giuseppe (anziano e vedovo) era tra i pretendenti della Madonna: i sacerdoti fecero collocare le verghe dei dodici pretendenti nel tempio; il giorno successivo quella di Giuseppe era miracolosamente fiorita e vi si era posata sopra una colomba. Proprio da questo episodio trae origine il suo attributo iconografico più frequente, il giglio, il quale sarebbe la trasformazione della verga fiorita.
Nel Vangelo di Matteo leggiamo che a Giuseppe viene attribuito il titolo di "giusto". Giuseppe aveva deciso di separarsi da Maria dopo aver scoperto che aveva concepito per opera dello Spirito Santo. Tale decisione non era dettata da un sospetto, ma esprimeva il rispetto verso l'azione e la Presenza di Dio, tale da spiegare la fiducia che gli venne conseguentemente accordata, per mezzo dell'angelo, di tenere con sé la sua sposa e di fare da padre a Gesù.
Articolo ideato, studiato e prodotto esclusivamente in Italia da un'azienda leader a livello mondiale nella produzione, realizzazione e commercializzazione di articoli religiosi da oltre 40 anni, che si distingue per la cura nei dettagli e la qualità dei materiali e delle lavorazioni.
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Dott. DONATELLA PEZZINO il 12 aprile 2021 alle 13:57 ha scritto:
L'ho regalata a mio marito che la tiene sempre bene in vista sulla scrivania dell'ufficio. Penso che, oggi più che mai, la protezione di San Giuseppe ci sia di aiuto nel lavoro e in tutte le altre occasioni del quotidiano. Molto bella la preghiera sul retro.
Studente Virginia Girotto il 10 gennaio 2022 alle 13:42 ha scritto:
Questa immaginetta plastificata mi aiuta ad avere coraggio come Giuseppe nella vita. PADRE devoto, servo di Gesù con lui il nostro Signore crebbe in età, sapienza e grazia. Il mio papà è morto tanti anni fa ma sogno sempre che sia una menzogna e di poterlo conoscere. Grazie Giuseppe per avere donato la tua vita a noi.