Elegante quadro bianco in fibra di legno con decorazione a sbalzo lungo il bordo, spesso 1,5 cm.
Il soggetto del quadro, impresso su una stampa di qualità superiore di 70x50 cm, raffigura l'annunciazione così come dipinta dal Beato Angelico.
Nell'Annunciazione alla Beata Vergine è racchiuso il dogma della verginità di Maria, ovvero del concepimento senza peccato.
È il Vangelo di Luca a narrare l’annunciazione per mezzo dell’arcangelo Gabriele, che entra nella casa di Maria per comunicarle che concepirà il Figlio di Dio. E' l' inizio della storia del Dio che si fa Uomo e dell’unione tra umanità e divinità nella figura di Cristo. E' l'inizio della storia della salvezza.
L'Annunciazione è il primo dei 20 misteri del Rosario e costituisce la preghiera dell'Angelus.
Nella chiesa cattolica la solennità si celebra il 25 marzo, data stabilita in riferimento a quella del Natale.
L’iconografia mariana non prevede un canone fisso per la rappresentazione dell’Annunciazione, tuttavia ci sono delle ricorrenze e dei parametri che identificano tale soggetto, come la presenza dell’arcangelo Gabriele di fronte a Maria e la disposizione delle mani dei due protagonisti in segno di benedizione, di saluto e di accettazione del compito assegnato da Dio.
“L'Annunciazione” del Beato Angelico risale al 1440 circa ed è un affresco situato nel corridoio nord del Convento di San Marco, sede attuale del Museo Nazionale di San Marco di Firenze.
L’ambientazione è quella di un portico rinascimentale sobrio ed essenziale, reso elegante dai capitelli in stile ionico e corinzio del colonnato e dai colori pastello usati per il dipinto murale.
Sulla sinistra l’arcangelo Gabriele accenna una genuflessione verso Maria in segno di riverenza. Le mani incrociate sul petto in segno di saluto introducono a Maria l’annuncio divino del concepimento verginale del Figlio di Dio. La veste rosa riccamente decorata e le ali variopinte dell’arcangelo indicano gioia.
Sulla destra la Vergine accenna un inchino e le braccia incrociate sul petto indicano la docile accoglienza del volere di Dio e l’avvio della redenzione dal peccato originale. La veste rosa e il manto blu indicano l’unione tra umanità e divinità, unione che si realizzerà nella figura di Gesù Cristo.
In primo piano sul gradino è scritta l’esortazione alla preghiera verso la Madonna:
"VIRGINIS INTACTAE CUM VENERIS ANTE FIGURAM PRETEREUNDO CAVE NE SILEATUR AVE"
ovvero
"Quando passerai davanti alla figura della Vergine Immacolata, stai attento di non dimenticare di dire l'Ave Maria".
Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro (Vicchio, 1395 circa – Roma, 18 febbraio 1455), detto il Beato Angelico o Fra' Angelico, fu un importante pittore del Rinascimento italiano. Anche se dopo la sua morte divenne celebre con l'appellativo di Beato Angelico per le sue straordinarie doti umane e pittoriche, la vera e propria beatificazione arrivò nel 1982 per volere di papa Giovanni Paolo II.
Ebbe il merito di cercare di coniugare i nuovi principi introdotti dal Rinascimento, come la prospettiva e l'attenzione alla figura umana, con i vecchi valori medievali, che mettevano al centro dell'opera la finalità didattica e il significato mistico della luce.
Questo quadro fa parte della collezione SpiriQuadri.
Gli SpiriQuadri sono quadri a sfondo spirituale che propongono soggetti classici e moderni dell’iconografia cristiana e citazioni spirituali su sfondo policromo.
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Fanne anche dono a chi ti è caro, te ne sarà grato.
Caratteristiche del prodotto
- Pregevole fattura, finitura lucida.
- Struttura in fibra di legno e lamina.
- Protezione frontale in plastica per rendere più sicura la cornice e per proteggere l’immagine.
- Sul retro è già presente un gancio per appendere il quadro al muro.
- Si pulisce con un panno asciutto.
- I colori dell’immagine non stingono, non sbiadiscono e non si opacizzano.