Casula verde tutta bordata in oro. Un ricco ricamo, anch'esso in oro, occupa verticalmente tutto il davanti della casula e culmina all'altezza del petto con una croce gigliata. Lo stesso ricamo è presente sulla schiena.
La stola abbinata (compresa nel prezzo) è impreziosita da una piccola croce ricamata sul collo.
Il giglio è simbolo di purezza, bellezza, innocenza e fragilità.
Nell'Antico Testamento viene citato nel libro di Osea: «Sarò come rugiada per Israele; [il popolo di Israele] fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano» (Os 14,6). Nel Cantico dei cantici il "giglio delle valli", cioè cresciuto spontaneamente, è simbolo della bellezza dell'amore fedele, unico e gratuito: «Io sono un narciso della pianura di Saron, un giglio delle valli. Come un giglio fra i rovi, così l'amica mia tra le ragazze» (2, 1-2).
Nel Nuovo Testamento il giglio viene citato in questo passo di Matteo: «Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro» (Mt 6, 28-29). Tramite la metafora del giglio, Gesù invita a non affannarsi per il domani e ad avere fiducia in Dio che ha cura di tutte le sue creature, soprattutto delle più fragili e deboli.
Nell'iconografia cristiana il giglio, simbolo di innocenza e candore, è un attributo spesso associato alla Madonna, definita "giglio tra i cardi", e ai santi, dei quali esprime la nobiltà, la purezza, e il loro affidamento a Dio.
Il fatto che stiamo all’altare, vestiti con i paramenti liturgici, deve rendere chiaramente visibile ai presenti e a noi stessi che stiamo lì "in persona di un Altro". (PAPA BENEDETTO XVI)
La casula liturgica è una veste che il sacerdote indossa durante la celebrazione della Santa Messa. Può essere di varie fogge. Normalmente va indossata sopra l’amitto, il camice o l’alba, il cingolo e la stola.
Il nome casula viene da ‘piccola casa’, perché originariamente la veste avvolgeva completamente la figura del celebrante, coprendolo fino ai polsi e fino alle tibie. Nel corso dei secoli la casula sacerdotale ha conosciuto un’evoluzione formale, con braccia coperte o scoperte, tessuti rigidi, tagli più ampi. In generale, vista la sua importanza, è sempre stata ornata con immagini sacre e ricchi ricami. I colori delle casule liturgiche variano a seconda del periodo liturgico e della celebrazione in corso: la casula può essere bianca, rossa, viola, verde, rosa, nera e oro.
Dopo il bianco il colore più utilizzato è il VERDE, che simboleggia speranza, costanza nel cammino e ascolto perseverante. Viene usato nelle messe domenicali e feriali del tempo ordinario, al di fuori di festività particolari.
"La differenza dei colori nelle vesti liturgiche ha lo scopo di esprimere, anche con mezzi esterni, la caratteristica particolare dei misteri della fede che vengono celebrati, e il senso della vita cristiana in cammino lungo il corso dell'anno liturgico." (Messale Romano - Introduzione - n. 37)