Coccetto in resina bianca con candela profumata all'interno, decorato a rilievo con i simboli eucaristici: il cristogramma IHS, l'ostia, il grappolo d'uva.
La simbologia richiama chiaramente il sacramento della Prima Comunione, perciò questo coccetto risulta un significativo dono/bomboniera da scegliere per questa importante occasione.
L'ostia rappresenta lo stesso Gesù Cristo presente come corpo in quello che esteriormente mantiene le caratteristiche del pane. Questo miracolo è chiamato transustanziazione, cioè cambiamento del pane "oltre la sostanza". È uno dei simboli per eccellenza della Prima Comunione, quando per la prima volta si riceve l'Eucaristia, sacramento istituito dallo stesso Gesù durante l'Ultima Cena con i dodici apostoli.
Il grappolo d'uva è spesso utilizzato in riferimento all'Eucaristia. Il succo che se ne ottiene con la spremitura è il vino che ogni domenica viene consacrato in sangue di Cristo dal sacerdote, in memoria dell'Ultima Cena di Gesù con i suoi Apostoli.
IHS è un nomen sacrum che fin dal Medioevo ha un uso amplissimo nell'arte figurativa della Chiesa cattolica come Cristogramma.
La sigla IHS si configura come una trascrizione latina delle prime tre lettere che in greco compongono il nome di Gesù - Yesous (ΙΗΣΟΥΣ). Il fatto che la lettera eta assomigliasse ad una H ha dato avvio all'errata interpretazione che portò poi San Bernardino a vedere nelle tre lettere l'acronimo di Jesus Hominum Salvator.
La sigla, nella forma latina, compare per la prima volta nel III secolo fra le abbreviazioni utilizzate nei manoscritti greci del Nuovo Testamento, abbreviazioni chiamate oggi Nomina sacra. Oggi compare sempre associata alla croce e a raggi di luce. Molto spesso è rappresentata nelle ostie sacre o attribuita alle specie eucaristiche.
La luce è un simbolo molto rincorrente nella religione cristiana. Ci si avvale di questa simbologia per riferirsi direttamente alla figura di Dio.
LUCE E TENEBRE: fin da tempi assai remoti, la luce viene indicata come l'arma cui affidarsi per proteggersi dalla minaccia delle tenebre, sempre in agguato dietro l'angolo. Nell'immaginario collettivo la luce è vita, amore e verità, mentre la controparte rappresentata dal buio sta ad indicare l'abominio, l'oscurità e la solitudine.
LUCE E LITURGIA: non è un caso che la chiesa cristiana ricorra spesso e volentieri all'uso delle candele. I concetti alla base del simbolismo, in questo caso, sono tre: indirizzare il cristiano verso la luce della propria fede, indicare al cristiano di essere egli stesso la luce che rompe il buio nel mondo, preparare il cristiano perché, attraverso la propria testimonianza, riesca ad illuminare le menti dei suoi simili. La festa della Candelora, le candele presenti sugli altari, il cero pasquale o la candela usata durante il Battesimo ne sono testimonianza.
LUCE E DEVOZIONE CRISTIANA: nel gesto della candela accesa vi è un omaggio a Dio e ai Santi, ma anche una preghiera per i defunti. Sono esempio di devozione cristiana la lampada rossa votiva presso il tabernacolo, la candela votiva nel culto dei santi, oppure il lumino presso il cimitero.
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Flavio Segafredo il 26 settembre 2018 alle 17:04 ha scritto:
Piccolo oggetto di buona fattura con un gusto estetico antico. Dal simbolismo esplicito, l'ho trovato particolarmente indicato da regalare a persone assidue nella preghiera della mia comunità. E' stato molto gradito.