Graziosa catenina in argento con ciondolo di piccole dimensioni formato dai simboli delle virtù teologali, fede, speranza e carità.
Il gioiello è confezionato in una graziosa scatolina di 6,5x4,5x2,5 cm.
Nel Catechismo della Chiesa cattolica in merito alle virtù teologali si trova scritto che fondano, animano e caratterizzano l'agire morale del cristiano [...] Sono infuse da Dio nell'anima dei fedeli per renderli capaci di agire quali suoi figli e meritare la vita eterna [...].
La FEDE è la virtù teologale per la quale noi crediamo in Dio e a tutto ciò che egli ci ha detto e rivelato, e che la Chiesa ci propone da credere, perché egli è la stessa verità. [...] Ma « la fede senza le opere è morta » (Gc 2,26). Se non si accompagna alla speranza e all'amore, la fede non unisce pienamente il fedele a Cristo e non ne fa un membro vivo del suo corpo. Il suo colore caratteristico è il bianco.
La SPERANZA, col colore verde, è la virtù teologale per la quale desideriamo il regno dei cieli e la vita eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo e appoggiandoci non sulle nostre forze, ma sull'aiuto della grazia dello Spirito Santo. [...].
La virtù della speranza risponde all'aspirazione alla felicità, che Dio ha posto nel cuore di ogni uomo; essa assume le attese che ispirano le attività degli uomini; le purifica per ordinarle al regno dei cieli; salvaguarda dallo scoraggiamento; sostiene in tutti i momenti di abbandono; dilata il cuore nell'attesa della beatitudine eterna. Lo slancio della speranza preserva dall'egoismo e conduce alla gioia della carità. [...] Le beatitudini elevano la nostra speranza verso il cielo come verso la nuova Terra promessa; ne tracciano il cammino attraverso le prove che attendono i discepoli di Gesù. [...]. Si esprime e si alimenta nella preghiera, in modo particolarissimo nella preghiera del Signore, sintesi di tutto ciò che la speranza ci fa desiderare.
La CARITA' è la virtù teologale per la quale amiamo Dio sopra ogni cosa per se stesso, e il nostro prossimo come noi stessi per amore di Dio. [...] La carità, frutto dello Spirito e pienezza della Legge, osserva i comandamenti di Dio e del suo Cristo: «Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore» (Gv 15,9-10). Cristo è morto per amore verso di noi, quando eravamo ancora «nemici» (Rm 5,10). Il Signore ci chiede di amare come lui, perfino i nostri nemici, di farci prossimo del più lontano, di amare i bambini e i poveri come lui stesso. [...] L'esercizio di tutte le virtù è animato e ispirato dalla carità. Questa è il « vincolo di perfezione » (Col 3,14); è la forma delle virtù; le articola e le ordina tra loro; è sorgente e termine della loro pratica cristiana. La carità garantisce e purifica la nostra capacità umana di amare. La eleva alla perfezione soprannaturale dell'amore divino. La carità ha come frutti la gioia, la pace e la misericordia; esige la generosità e la correzione fraterna; è benevolenza; suscita la reciprocità, si dimostra sempre disinteressata e benefica; è amicizia e comunione. Il suo colore è il rosso.
La forma dell’ancora cristiana è quella delle antiche ancore marine con due bracci e un anello in cima, dove si passava la corda.
Divenne un simbolo della croce cristiana nel periodo delle persecuzioni. Successivamente è diventata il simbolo della seconda virtù teologale, la speranza cristiana nelle promesse di Dio, che in Gesù morto e risorto trova la sua concretizzazione.
È Cristo la nostra ancora di salvezza, colui che ci libera da ogni pericolo e paura, in primis quella della morte. Nella Bibbia il richiamo all'ancora è presente negli Atti degli Apostoli [27,29] per descrivere l'arrivo di Paolo e dei prigionieri a Malta e nella Lettera agli Ebrei [6,17-20].
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Catechista Andrea Copat il 5 marzo 2015 alle 08:08 ha scritto:
Bellissima! E' un regalo per mia moglie ne sarà felice.
Tiziana Facchiano il 12 aprile 2019 alle 10:26 ha scritto:
L'ho regalata a mia nipote. Molto bella, come in foto. Non so se col tempo ha perso la sua lucentezza o si è ossidata.