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Catechesi
Primo sacramento dell’iniziazione cristiana, insieme alla
Confermazione e all’
Eucaristia, il Battesimo introduce nella Chiesa, comunità di salvezza, facendo partecipare il neofita, simbolicamente e realmente, alla morte e alla risurrezione di Cristo, al quale viene "incorporato". Il suo nome indica anzitutto il rito dell’acqua che è, con l’invocazione delle tre persone della santissima Trinità, al centro del rito tradizionale.
Nel greco classico, i verbi bapto e baptizo significano anche 'immergersi, essere immerso, annegare'.
Molte religioni hanno praticato riti di iniziazione o di purificazione in acque considerate sacre, in particolare di fiume.
Al tempo di
Gesù, il giudaismo comprendeva un’abluzione nel rito di accoglienza dei proseliti.
Il battesimo di Giovanni descritto dai vangeli viene presentato come un atto di pentimento e quindi di
conversione.
Giovanni Battista era un predicatore circondato da un gruppo di discepoli e conduceva uno stile di vita che ricordava quello degli antichi profeti; egli esortava la gente a cambiare condotta, a manifestare la propria fedeltà nei confronti di Dio con l'osservanza dei Comandamenti e battezzava nel Giordano coloro che andavano ad ascoltarlo. Anche Gesù andò a trovarlo e si fece battezzare da lui. In quell’occasione Giovanni indicò Gesù, nel quale vedeva il Messia, con un titolo certamente legato alla concezione dei tempi messianici: agnello di Dio (Gv 1,36). I vangeli aggiungono che Dio stesso si manifestò, proclamando Gesù suo “figlio prediletto” e inviandogli il suo Spirito. Giovanni è il precursore di Cristo e il suo battesimo nelle acque del Giordano prefigura il battesimo cristiano. Secondo la dottrina e la tradizione apostolica, il battesimo opera anche il perdono dei peccati, compreso il peccato originale, concede il dono della grazia santificante e permette di ricevere i doni dello Spirito Santo che che conforteranno e sosterranno il credente nel corso della sua vita. Tranne che per gli anabattisti, sorti ai margini della Riforma, il battesimo non è ripetibile. La pratica del battesimo dei bambini risale alla conversione delle prime famiglie, attestata negli Atti degli apostoli, ma la norma era il battesimo degli adulti. In origine si battezzava per immersione, come si può vedere nei battisteri più antichi. L’immersione è tuttora la norma nella
Chiesa ortodossa.
E’ stata ripresa dai protestanti (soprattutto dalle Chiese battiste) che praticano unicamente il battesimo degli adulti confessanti e non ammettono quello dei bambini, ancora incapaci di professare personalmente la fede.
Con l’andare del tempo, nella Chiesa latina si è passati al gesto dell'infusione, facendo scorrere un po’ d’acqua sulla testa del neofita. Il rituale cattolico e ortodosso, risalente all’epoca dei padri della Chiesta (II – IV secolo), comporta anche degli esorcismi, una professione di fede da parte degli adulti presenti e delle unzioni con l’olio consacrato dal vescovo.
Ma l’elemento essenziale del Battesimo è il rito dell’acqua, accompagnato dalla formula: Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
La teologia cattolica dei sacramenti insegna che, in caso di necessità, chiunque unisce la propria intenzione di battezzare a quella della Chiesa può battezzare validamente.