STORICITÀ
Viene chiamata "storicità" la particolare determinazione fondamentale dell'uomo, grazie alla quale egli è posto nel tempo, in un passato che in grandissima parte non è stato definito da lui e che su di lui agisce, e di fronte a un futuro che lo provoca; egli è «disposto» in una condizione complessa che deve assumere nella libertà. Con ciò vien detto che egli realizza se stesso (e non «reagisce» semplicemente a una realtà precostituita), prendendo posizione di fronte a ciò che è avvenuto, e che egli stesso trasforma il tempo, in quanto nell'adesso, ora, della sua decisione responsabile trasforma ciò che è disposto, il tempo fisico, nel «suo» tempo, pervenendo così a se stesso come esistente. La storia, di conseguenza, è la realtà formata dagli uomini, a differenza dei decorsi dei processi naturali.
S. Kierkegaard (1855) istituisce la distinzione fra historisch e geschichtlich. Historisch è ciò che è attestato come accadimento in eventuali fonti, che si può ricostruire, interpretare e inserire in un contesto. Geschichtlich è ciò che spinge l'uomo a una decisione e caratterizza la formazione della sua identità. La realtà storica {das Geschichtliche) è al tempo stesso la realtà unica della decisione nell'istante, e ciò che nella decisione per la libertà viene trasceso verso la definitività. L'uomo, tuttavia, non adempie mai adeguatamente il compito dato con lo spirito umano, riguardo al tempo e la storia (Geschichte); egli fallisce a causa della sua finitezza. Ciò significa che la s. dell'uomo ha bisogno di esser salvata, cosa che non ci si può attendere dalla catena delle sue decisioni. A partire da ciò è evidente che soltanto la rivelazione di Dio porta la storicità dell'uomo a se stessa, presentando la vera fine della storia (Geschichte), come suo definitivo compimento, e dalla parola di Dio emerge anche il fatto che la storicità fa parte delle disposizioni fondamentali di un'esistenza nella fede. Dal punto di vista teologico, la storicità dell'uomo significa che la parola di Dio lo investe, come chiamata, in un determinato «istante» predefinito, sollecitandolo a una risposta che corrisponde proprio a questo «adesso», in modo tale che né la chiamata né la risposta sono atemporali e astorici (geschichtslos) (storicità della verità). Dal punto di vista teologico, storicità significa inoltre che «l'uomo» è in modo tale aperto alla disposizione sovrana di Dio, da poter attendere da un evento storico-personale la salvezza di se stesso, del proprio mondo e della propria storia (Geschichte). La storicità significa ancora che il ricordo di un evento salvifico, in quanto avvenuto (anamnesi), può avere la forza di giungere a una reale attualizzazione, che supera il puro passato. Storicità significa, infine, che l'evento salvifico, anche nel suo carattere comunicativo, è conservato nella sua memoria storicamente (geschichtlich), non puramente historisch, vale a dire che insieme a esso sono conservate le risposte precedenti della comunità di fede, e che la decisione di fede, richiesta all'uomo «di volta in volta adesso», è caratterizzata non soltanto dalla sua situazione «di volta in volta riferita all'adesso», dalla sua comprensione «di volta in volta d'adesso», ma anche da comprensioni passate.