Davide, secondo re d'
Israele, è una delle figure più rappresentate della storia dell'
arte. Oltre ad aver creato un importante regno, egli è musico e poeta.
Davide, il più giovane dei figli di Isai (Jesse) di Giuda, viene unto da Samuele secondo re d'Israele. Chiamato a corte, è nominato scudiero del re e si distingue per il suo coraggio nello scontro contro Golia. Saul, diventato malinconico e ostile a Davide, cerca di ucciderlo scagliandogli il giavellotto, ma egli lo evita. Quando Saul e i suoi figli, fra i quali Gionata, vengono uccisi nella battaglia contro i filistei a Gelboe, Davide, dopo averli compianti, sale al trono, divenendo prima re di Giuda e poi anche di Israele. Nel corso del suo regno egli combatte numerose battaglie con i filistei, gli edomiti, i moabiti e gli ammoniti. Conquistata la città di
Gerusalemme, la rende capitale del suo grande regno. Si innamora di Betsabea, la moglie di Uria, uno dei suoi comandanti, e lo fa schierare in battaglia in un posto pericoloso in modo che sia ucciso. Dopo la morte di Uria e del primo figlio avuto con Betsabea, Davide riceve da lei il secondogenito Salomone, che gli succederà al trono. Davide viene raffigurato mentre si dedica alla musica in diversi momenti della sua vita e in differenti occasioni. Talvolta è presentato come un pastore che, mentre sorveglia le greggi, suona la cetra. Si tratta di un tema che ricorda quello di Orfeo che incanta gli animali con la sua musica. Più frequentemente Davide suona davanti a Saul per confortarlo dalla sua malinconia. In seguito alle azioni compiute in disaccordo con il profeta Samuele, infatti, lo spirito di Dio ha abbandonato Saul, il quale è diventato sempre più malinconico. Davide viene chiamato a corte grazie alla sua fama di saper suonare molto bene lo strumento affinchè, ogni volta che il re è triste, lo allieti con la sua musica.
Diventato re d'Israele, viene ancora presentato con la cetra in occasione dell'episodio della danza davanti all'arca del Signore e in alcune scene nelle quali Davide suona la cetra per incitare i suoi soldati. Alcuni dipinti lo raffigurano quando, ormai anziano, si diletta ancora a suonare. Lo strumento musicale rappresentato varia a seconda dell'epoca e dell'artista. Generalmente si tratta di uno strumento a corda, per lo più una cetra, un'arpa o una viola. Talvolta egli viene raffigurato anche con un salterio. Durante il combattimento di Saul contro i filistei, un uomo dell'esercito nemico di nome Golia si presenta al sovrano dicendogli di voler combattere con uno di loro, in modo che il vincitore avrebbe reso schiavi gli antagonisti. Il gigante filisteo si presenta con un elmo e un'armatura di bronzo, e la punta del giavellotto di ferro. Nessuno osa sfidarlo. Il giovane Davide, giunto nell'accampamento per portare ai fratelli delle vettovaglie, chiede a Saul di poter combattere con Golia. Il sovrano accetta e gli offre la sua armatura, ma egli la rifiuta poiché si sente impacciato nei movimenti. Procuratosi cinque ciotoli nel fondovalle, prende la fionda e si dirige verso il gigante. Immediatamente colpisce con un sasso la fronte di Golia e, afferrata prontamente la sua spada, lo decapita. A quel punto gli israeliti attaccano i filistei, cacciandoli fino alle porte della città. Dopo la vittoria di Davide su Golia, il giovane pastore torna portando la testa del gigante come un trofeo. Egli viene accolto dalle donne d'Israele con musica, canti e danze, tanto da suscitare l'invidia di Saul. Da allora, infatti, il sovrano comincia a sospettare che il giovane voglia impossessarsi della sua corona.