Chiamata, nella lingua nordica, Birgitta, santa Brigida nacque a Finsta (Svezia) nellanno 1303. Si sposò a quattordici anni con Ulf Gudmarsson. Ebbe otto figli. Nel 1333 fu chiamata presso il palazzo del Re Magnus come educatrice e prima donna di corte della Regina Bianca di Namur. In questo modo entrò in contatto con i problemi del suo tempo e si originò in lei una particolare passione per la vita politica, specie quella europea; un interesse che per il bene della pace fra le nazioni si mantenne sempre vivo.
Nel 1340 dopo aver fato la sua opera di educatrice nella corte, lasciò il suo incarico anche per la difficoltà che ella trovava nelle tendenze totalitarie del monarca. Si dedicò allora con più fervore alle pratiche religiose e agli studi, intraprendendo con suo marito la via del pellegrinaggio.
Santa pellegrina toccò nella sua vita le grandi mete del pellegrinaggio medievale: Santiago di Compostella in Spagna, Roma, Gerusalemme.
Ricordiamo innanzitutto che l' Europa del medioevo è stata costruita nella sua unità anche dal flusso dei pellegrini; le strade che portavano a Compostella, a Roma, a Gerusalemme, erano le arterie della carità, dello scambio dei doni, della cultura cristiana, fatta di santuari della pietà ma anche di luoghi dove fiorivano le beatitudini evangeliche e le opere di carità spirituali e corporali. Tutti i pellegrini, di qualunque nazione e religione, erano accolti come ospiti e non come stranieri. E stato osservato che la divisione della Chiesa a Oriente e a Occidente ha frenato anche lo slancio del pellegrinaggio, come il rinnovarsi attuale dei pellegrinaggi ai luoghi della fede favorisce di nuovo la fraternità e contribuisce all'unità dei cristiani.
Ne 1341 Brigida intraprese un grande pellegrinaggio europeo che la porto prima alla tomba di Sant' Ulav, patrono della Scandinavia per orientarsi finalmente verso Santiago di Compostella, meta obbligata dei pellegrinaggi medievali.
Nel suo cammino verso Compostella, quasi in un grande pellegrinaggio per l' Europa ed i suoi santuari, si recò a Colonia, per venerare le reliquie dei Re Magi, a Marsiglia per rendere omaggio a Maria Maddalena e Tarascon per venerare Santa Marta.
Al ritorno dal pellegrinaggio a Compostella, nel 1342, suo marito Ulf si ammalò ad Arras in Francia e morì nel 1344, rimanendo vedova all'età di 41 anni. Dopo alcuni anni di apprendistato presso il monastero cistercense di Alvastra in Svezia, fondò a Vadstëna, castello donato dai Re della Svezia, l'Ordine del Santissimo Salvatore, composto di monaci e monache sotto l'obbedienza di na donna.
Nel 1349, per ispirazione divina si mise in viaggio verso Roma per partecipare al grande Giubileo del 1350 ed ivi rimase quasi 24 anni fino alla sua morte avvenuta nel 1373. Nella sua casa povera e ospitale, presso Campo dei Fiori, Brigida visse come cittadina romana, frequentando le basiliche e le tombe dei martiri, servendo i poveri e accogliendo tutti.
La sua «pietas» è tipica del cristianesimo medievale, con le visite ai Santuari dell'Urbe e dell'Italia del Nord e del Sud; va a Milano dove venera Sant'Ambrogio e a Pavia per invocare Sant'Agostino; ad Assisi si prostra presso la tomba di San Francesco, con il fervore di una terziaria francescana che ha rivissuto la spiritualità e l'imitazione concreta del Poverello; a Bari sosta in preghiera presso le reliquie del Santo orientale Nicola di Mira; passa per il Monte Gargano per sostare in preghiera nel santuario di San Michele Arcangelo; a Salerno ed Amalfi venera rispettivamente le reliquie di San Matteo evangelista e di Sant'Andrea apostolo, a Benevento quelle di San Bartolomeo. La sua e una pieta intrisa di venerazione per le reliquie e di fervore per l'acquisto delle indulgenze, come nella più tipica tradizione dei pellegrini medievali.
Alla fine della sua vita ha avuto finalmente la gioia di intraprendere e compiere, faticosamente ma con frutti straordinari, il pellegrinaggio alla Terra Santa di Gesù, toccando Cipro, quasi come un «Nunc dimittis» della sua esistenza terrena. In questo pellegrinaggio ha ricordato e vissuto i misteri della nascita, predicazione, passione e risurrezione del Signore, in parte contemplati nelle sue visioni.
Brigida è arrivata a Roma in un momento triste. La città era in mano al tribuno Cola di Rienzo ed in preda alle diverse fazioni che sconvolgevano la città e la rendevano insicura. Il Papa era fuggito , ad Avignone nel chiamato «esilio babilonese». Per la nobile pellegrina svedese Roma senza il Papa è come una regina senza la corona; Brigida si adopera con le preghiere e con tutto il suo coraggio affinchè il Vescovo di Roma, lasciata la sede agiata di Avignone, ritorni alla sua città, metta ordine e contribuisca alla pace e all'unità delle nazioni di Europa.
Le sue preghiere e le sue minacce avranno risultati concreti anche se effimeri. Infatti essa potra vedere il Papa Urbano V rientrare a Roma nel 1367, ma purtroppo, nonostante le minacce della santa svedese, tornera ad Avignone nel 1370 e morirà presto, come Brigida aveva predetto. Brigida tornera a tuonare con la sua voce, come un «tromba dello Spirito Santo», insisterà con le sue lettere affinchè il Papa ritorni a Roma. Le circostanze politiche lo impediranno. Finalmente, cinque anni dopo la morte di Brigida, e sollecitato questa volta da Caterina da Siena, il Papa francese Roger de Beaufort, Gregorio Xl, nipote di quel Clemente VI al quale Brigida scrisse una lettera minacciosa da parte del Signore perché tornasse a Roma, farà ritorno alla sua sede episcopale romana nel 1378.
Dopo il suo pellegrinaggio in Terra Santa, svoltosi fra il 1371-1372, Brigida fa ritorno a Roma dove muore il 23 Iuglio 1373.
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