EAN 9788810510650
Dopo 13 anni, una violenta crisi scuote il matrimonio dell'a.: egli vuole salvarlo, ma come? Sparendo per qualche tempo, nella speranza che in sua assenza la moglie si renda conto che non vuole perderlo. Percorre così il cammino di Santiago, 800 km a piedi fino a Fisterra (o Cabo Finisterrae), sull'oceano, per compiere il rito del rogo dei vestiti bruciati e del bagno purificatore. Il vol. non è una guida; non è un romanzo, perché il protagonista quei sentieri li ha percorsi veramente e le parole che lo compongono sono state scritte con l'angoscia, la disperazione, la speranza, il sudore, il sangue. È la storia di un uomo che, quando ha capito che stava perdendo ciò che aveva di più caro, si è messo uno zaino in spalla e ha cominciato a camminare. Sperando nel miracolo di salvare il suo matrimonio, alla fine ha ottenuto di ritrovare se stesso. E, forse, Dio.
Tratto dalla Rivista Il Regno 2008 n. 22
(http://www.ilregno.it)
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Ileana il 16 dicembre 2008 alle 16:18 ha scritto:
Mi ha attratto il titolo, da tempo sogno di fare il Cammno di Santiago. Poi quando mi è arrivato, cioè ieri, l'ho aperto per sfogliarlo un attimo pensando di leggerlo in serata. Ragazzi, magari non un "vero scrittore" (lui stesso si definisce "solo un traduttore di emozioni") ma sicuramente uno scrittore "vero".
Marco il 18 dicembre 2008 alle 01:55 ha scritto:
Credo che per scrivere un libro così ci voglia anche coraggio. Quello di affrontare la vita a viso aperto. Non credo sia molto facile.
Edo il 21 dicembre 2008 alle 19:15 ha scritto:
Gianluca ha messo in quel libro l'anima, il sudore, le vesciche, i passi del Cammino di Santiago, le sue angosce e suoi pensieri più intimi ... non è un diario nel vero senso della parola e nemmeno una guida, sono le sue emozioni, quelle emozioni che ti fanno sgorgare lacrime senza sapere nemmeno perchè piangi.
Sono i suoi passi su un cammino che una volta percorso ti cambia, ti cambia qualcosa dentro, perchè il camnmino non si fa .... è il cammino che ti fa.
L'ho letto tutto d'un fiato senza chiuderlo.
E' un libro che si capisce forse sino in fondo solo dopo aver percorso il cammino, come si capisce che il cammino non inizia dal primo passo .. il vero cammino inizia con l'ultimo passo, quello che ti riporta alla vita di tutti i giorni.
C'è vita vissuta dentro quel libro e Gianluca ha avuto molto coraggio ad aprirsi così.
MARIA NICOLETTA ARPINI il 18 aprile 2015 alle 17:18 ha scritto:
Bellissimo libro, scritto in maniera semplice che fa emozionare.