Le più “famose” parole di Gesù, commentate da Padre Livio di Radio Maria. Ogni parola che Gesù ha pronunciato è viva e opera miracoli nei cuori e nel mondo. Due millenni dopo che sono state pronunciate, sono più vive e attuali che mai. Quali altre parole potrebbero essere paragonate a quelle di Gesù? Parole semplici, che tutti possono comprendere. Quante persone hanno cambiato vita, comprendendo a fondo anche una sola parola del vangelo! Ma sono pochi i cristiani che se ne rendono conto. Nel loro cuore pare essersi spenta la fiducia nella potenza del vangelo. Queste pagine vogliono risvegliare la speranza e rendere consapevole una generazione stanca e incredula che, senza il lievito quotidiano delle parole di Gesù, il mondo non sopravvivrebbe.
PRESENTAZIONE
La profezia di Gesù riguardo alle sue parole si sta mirabilmente realizzando lungo il corso dei secoli. Due millenni dopo che sono state pronunciate sono più vive e attuali che mai. Sono parole di luce, che rischiarano l'enigma dell'esistenza umana. Sono parole di vita, che infondono forza nei cuori stanchi. Sono parole di speranza che incoraggiano nell'aspro cammino. Sono parole di consolazione che asciugano le lacrime più amare. Quali altre parole potrebbero essere paragonate a quelle di Gesù? Sono parole semplici, che tutti possono comprendere. Sono parole umili, che entrano nell'intimo con dolcezza. Sono parole preziose, più di tutte le ricchezze del mondo. Una sola parola di Gesù, quando viene accolta nel cuore, lo ricolma di sapienza e di bontà. Quante persone hanno cambiato vita, comprendendo nella sua abissale profondità una sola parola del vangelo! Si affaticavano a costruire la casa della loro esistenza sulla sabbia, ma ogni volta che imperversava la bufera si trovavano in mezzo alle macerie. Aggrappandosi a una parola di Gesù hanno cominciato a edificare sulla roccia, resistendo al soffiare dei venti e allo straripare dei fiumi. Il vangelo è una fonte sempre viva e sempre fresca, alla quale l'umanità può attingere sino alla fine dei secoli.
Quali parole pronunciate dagli uomini potrebbero soddisfare le labbra assetate di eternità? Solo le parole di Gesù sono l'acqua che ristora e la medicina che guarisce. Quando uno si allontana da esse, per abbeverarsi alle pozzanghere della terra, non può che ripetere con Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!» (Gv 6,68). Le parole pronunciate da Gesù sono una forza divina che non solo trasforma la vita delle singole persone, ma anche l'intera società, imprimendo nella storia umana un sigillo indelebile. Gli insegnamenti del Rabbì di Nazaret sono il sale della terra e la luce del mondo. Sono il lievito che silenziosamente fa crescere le cose nuove che non periscono. Dal momento in cui sono state pronunciate, agiscono incessantemente come una forza misteriosa che guida la storia. Senza di esse il mondo sarebbe diventato una propaggine dell'inferno. Grazie ad esse l'umanità ha fiducia nella possibilità di un futuro migliore.
Dove si nasconde il segreto di questo miracolo stupefacente, che si rinnova ogni giorno, attirando nel suo raggio di luce moltitudini sempre più vaste? Le parole di Gesù sono vive, perché chi le ha pronunciate è vivo. Il Risorto è colui che è presente «ieri, oggi e sempre» (Eb 13,8). Non è forse lui che ha detto, inviando gli apostoli ad annunciare il vangelo: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20)? Perché le parole di Gesù non sono parole morte, che appassiscono e muoiono come foglie che il vento spazza via? Quante parole della sapienza umana giacciono inerti nelle biblioteche polverose della storia! Le parole di Gesù, al contrario, corrono di cuore in cuore, operando miracoli di vita e di speranza. Questo accade perché egli è la Parola eterna, che il Padre ha generato e che ha inviato nel mondo per illuminarlo e per salvarlo. Poiché egli è il Verbo, la sua parola «è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, e scruta i pensieri e i sentimenti del cuore» (Eb 4,12).
Le parole di Gesù trasformano la vita degli uomini e plasmano la storia. Ma sono pochi i cristiani che se ne rendono conto. Nel loro cuore si è spenta la fiducia nella potenza del vangelo. Queste pagine vogliono risvegliare la speranza e rendere consapevole una generazione stanca e incredula dicendole che, senza il lievito quotidiano delle parole di Gesù, il mondo non sopravvivrebbe.
ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO
«LE PAROLE CHE VI HO DETTO SONO SPIRITO E VITA»
«Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mt 24,35).
È impressionante constatare come la profezia di Gesù riguardo alle sue parole si stia pienamente realizzando. Gesù non ha scritto nulla, ma le parole da lui pronunciate nei suoi tre anni di predicazione e poi raccolte nel vangelo, sprigionano una forza misteriosa di rinnovamento spirituale e morale della quale è impossibile offrire una spiegazione puramente umana. Chi legge il vangelo si rende subito conto di trovarsi di fronte a messaggi di vita eterna, che toccano il cuore dell'uomo di tutti i tempi. Si può senz'altro offrire un argomento a favore della divinità di Gesù a partire dalle parole che ha pronunciato. La gente semplice se n'è resa subito conto, rimanendo stupefatta per l'autorevolezza e la sapienza che manifestavano. Eppure Gesù era un modesto falegname, che non aveva frequentato le scuole dei maestri della Legge. Il parlare di Gesù è semplice, conciso, chiaro e va diritto al cuore. Tutta la Sacra Scrittura è Parola di Dio, ma i vangeli toccano altezze irraggiungibili. In essi è Dio stesso che si rivolge direttamente all'uomo con un linguaggio umano. Ogni parola di Gesù e ogni sua affermazione sprigionano una luce e una bellezza divine. Non c'è da meravigliarsi se alcuni santi hanno costruito la vita su una sola parola del Maestro.
Gesù è la Parola di Dio fatta carne. Le parole che egli ci rivolge sono il riflesso del mistero della sua Persona. Le sue parole illuminano, perché egli è la Luce. Le sue parole indicano il cammino da percorrere, perché egli è la Via. Le sue parole nutrono e infondono forza, perché egli è la Vita. Le sue parole sono divine, perché egli è Dio. Se paragoniamo le parole di Gesù con quelle degli uomini, fossero pure i più sapienti, si nota immediatamente una diversità abissale. Le parole degli uomini, anche quando sono brillanti, nobili e capaci di persuadere, sono come foglie che cadono volteggiando dall'albero. Irrimediabilmente si seccano e il vento dell'oblio le porta lontano. Chi potrebbe contare i fiumi di parole che gli uomini hanno pronunciato da quando Gesù è venuto sulla terra? Chi potrebbe catalogare le montagne di scritti che si sono accumulati? Chi potrebbe ricordare i nomi che una volta erano celebri e dei quali ora più nessuno conserva il ricordo? Anche riguardo agli insegnamenti dei grandi spiriti religiosi dell'umanità, quanto di essi parla ancora all'uomo del nostro tempo? Davvero le parole degli uomini sono scritte sulla sabbia e ben poche di esse sopravvivono al logorio del tempo. Quelle di Gesù al contrario sono scritte sulla pietra a caratteri indelebili e ancora più nei cuori degli uomini, anche quando non se ne rendono conto.
Leggendo il vangelo hai l'impressione di trovarti dinanzi a un albero sempre verde, che fruttifica ad ogni stagione. Gesù ha predicato alle moltitudini e i vangeli sono rivolti a tutti gli uomini, secondo il comando del Maestro agli apostoli: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura» (Mc 16,15). Eppure quando lo leggi, ti senti interpellato personalmente. E come se Gesù stesse parlando al tuo cuore, illuminando le tue oscurità e sanando le tue ferite. Ti chiedi come sia possibile che ciò che è stato detto a uomini d'altri tempi e in situazioni molto diverse, possa essere così vivo e attuale. È forse un'illusione? Le illusioni non trasformano le persone infondendo nei loro cuori forza, pace e speranza. Solo il vangelo ha in sé questa potenza misteriosa che ha fatto dire a Gesù: «Le mie parole sono spirito e vita» (Gv 6,62). Ma poi Gesù soggiunge: «Ma vi sono alcuni fra voi che non credono». Per chi ha il cuore chiuso dal pregiudizio e dall'ostilità le parole del Maestro rimangono incomprensibili, come se fossero lettera morta. Ma questo dipende dal fatto che il cuore indurito nell'incredulità non le recepisce. Infatti, la stessa persona che per molto tempo le ha disprezzate, come è il caso dell'apostolo Paolo, ecco che all'improvviso le comprende e le divora, incarnandole nella sua vita.
Si rimane colmi di stupore ogni volta che ci si trova davanti al miracolo di una persona che viene trafitta da una parola di Gesù e cambia vita. Nessun miracolo è più grande di quello di una conversione.
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rossana TAGLIALEGNA il 15 marzo 2020 alle 15:37 ha scritto:
Padre Livio, come ogni giorno da Radio Maria, in questo libro ci accompagna verso la vita di Cristo. consiglio vivamente di leggerlo... entra dentro con parole ferme, giuste, reali, attuali e non...
Credete in Cristo e le sue parole non passeranno mai.